Frasi e aforismi sull’ignorare

Frasi e aforismi sull’ignorare, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sull’ignoranza e l’ignorante, Frasi e aforismi sul negare e la negazione e Frasi e aforismi sul trascurare.

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Frasi e aforismi sull’ignorare

Quella terribile sensazione di non poter ignorare che ti stanno ignorando.
(Fabrizio Caramagna)

Mi sento così ignorato.
Perché tutto ciò che avviene dentro il tuo cuore non pensa mai a me
e tutto ciò che accade fuori non mi riguarda.
(Fabrizio Caramagna)

Ma chi ti ha dato questi occhi, queste labbra, queste braccia, così irriconoscenti, così beatamente assenti, così incapaci di pensare a me anche solo un secondo?
(Fabrizio Caramagna)

Una tattica infallibile per rimanere soli è ignorare chi ti apprezza e dare valore a chi ti ignora.
(Fabrizio Caramagna)

C’è in me ciò che io so di ignorare, e anche ciò che ignoro di ignorare.
(Fabrizio Caramagna)

L’arte di fare una buona domanda è apprendere da un uomo ciò che l’uomo ignora.
(Fabrizio Caramagna)

Ho letto verità sul tutto ed il tutto ignorarle senza rancore.
(Fabrizio Caramagna)

Ogni pietra è una coscienza che si ignora.
(Fabrizio Caramagna)

Quello di ignorare i nemici è molto pericoloso. Intere popolazioni sono scomparse dalla faccia della terra per aver seguito un consiglio così saggio.
(Fabrizio Caramagna)

L’uomo si colloca in cima alla catena alimentare. Ignora che sopra di lui c’è quel predatore nominato tempo.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono libri – quasi sempre invenduti e ignorati – il cui scopo principale è evidenziare la mediocrità di molti lettori e la stupidità di molti critici.
(Fabrizio Caramagna)

Non è sufficiente essere riconosciuti dalle persone che ci stimano, se il mondo ci ignora.
(Fabrizio Caramagna)

Se unisci tutti i punti che hai ignorato, vengo fuori io.
(Fabrizio Caramagna)

Ok, adesso puoi andartene.
Ma ti chiedo solo una cosa.
Quando mi ignorerai,
ignorami
come se fossi la cosa più importante.
Quando mi dimenticherai,
dimenticami
come se fossi il ricordo più bello.
(Fabrizio Caramagna)

Facciamo un patto. Se vogliamo ignorarci, non leggiamoci sui social. Se vogliamo leggerci, non ignoriamoci.
(Fabrizio Caramagna)

Lei disse: “Nel gioco dell’amore io sono il premio Nobel per la letteratura e tu sei Bob Dylan: io vorrei stare con te, ma tu passi il tempo a ignorarmi”.
(Fabrizio Caramagna)

Accade spesso che le cose non le fai succedere.
Perché hai paura.
Perché è più facile ignorare il futuro.
Perché la strada è lunga.
Perché è già sera.
Perché è così.
(Fabrizio Caramagna)

A volte, essere ignorati è un onore.
(Fabrizio Caramagna)

I due verbi più amati dal codardo: ignorare e scappare.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono quattro tipi di reazione di fronte al male e alla violenza: giustificare, ignorare, accettare o condannare (la reazione più assurda ma anche la più diffusa è la prima).
(Fabrizio Caramagna)

A mezza distanza, tra ciò che si ignora e ciò che si tace, ci si intrattiene con l’altro.
(Fabrizio Caramagna)

Quelli di A vedono solo il lato della questione di A e non accettano il lato della questione di B. Quelli di B vedono solo il lato della questione di B e non accettano il lato della questione di A. Entrambi ignorano il resto delle lettere dell’alfabeto.
(Fabrizio Caramagna)

Ciao lunedì, ci siamo ignorati a vicenda ed è stato bellissimo.
(Fabrizio Caramagna)

I desideri proibiti puoi ignorarli quanto ti pare ma restano sempre lì, in un angolo del tuo istinto, pronti a esplodere.
(Fabrizio Caramagna)

Calpestato da un potente puoi risollevarti.
Ignorato da un amico puoi essere schiacciato.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono reazioni chimiche che ci aspettano a pochi centimetri di distanza, ma noi facciamo finta di ignorarle.
(Fabrizio Caramagna)

La delicatezza delle cose che restano nell’ombra e il sole ignora,
ma in quell’ombra che si compiono azioni che salvano il mondo.
(Fabrizio Caramagna)

Vieni, ti porto a cogliere asfodeli blu, tra un tentativo di ignorarsi e l’altro.
(Fabrizio Caramagna)

Esaurita la curiosità, finito l’interesse, ristabilite le giuste distanze, tracciati i confini, ora possiamo tornare ad ignorarci di nuovo.
(Fabrizio Caramagna)

Bisogna impararlo il silenzio. Ascoltare le sue vibrazioni, averci confidenza.
C’è quello empatico e denso di chi ascolta, quello leggero di chi sogna.
Quello di fuoco di chi aiuta.
E poi c’è quello crudele di chi ignora.
E’ fatto di ghiaccio e vento freddo.
Ti può ferire in qualsiasi momento.
(Fabrizio Caramagna)

La disperazione ignora le sfumature della malinconia.
(Fabrizio Caramagna)

Un ignorante mi insegna una cosa: a ignorarlo.
(Fabrizio Caramagna)

Non avrai mai l’onore del mio disprezzo. Ti concederò l’indifferenza di ignorare la tua esistenza.
(Fabrizio Caramagna)

La mezza conoscenza di molte lingue straniere non ci giustifica dall’ignorare la metà del vocabolario della nostra lingua.
(Fabrizio Caramagna)

Si può essere ignoranti in due modi: o perché si ignora gran parte di quello che ci riguarda o perché si ha una notevole conoscenza di quello che ci sfugge.
(Fabrizio Caramagna)

L’ignoranza non sente la mancanza di quello che ignora. Questo è la sua forza e il suo difetto.
(Fabrizio Caramagna)

E’ impossibile ignorare il rosso dei papaveri. Scuotono la vita anche al passante più distratto.
(Fabrizio Caramagna)

Non è la notte che scende,
ma sono piuttosto tutte le ombre ignorate del giorno
che si radunano come farfalle
(Fabrizio Caramagna)

Il tramonto può sapere delle cose che il cielo ignora.
(Fabrizio Caramagna)

I sentieri del bosco erano curati personalmente da una fata; ogni fiore e ogni ramo ignoravano il tempo.
Ma poi venne l’autunno.
(Fabrizio Caramagna)

Non dirmi nulla. Voglio ignorare il tuo nome, la tua età, il tuo passato, la tua professione, il tuo domicilio. Fammi inventare le tue mille identità, prima di scoprire chi sei. Magari sei un oceano che si lecca le ferite. Una cometa che si è fermata sul tetto di una città. Un fiume che suona la musica di Mozart. Una fata in fuga dal bosco.
(Fabrizio Caramagna)

Ignorare è un’arma così potente che a volte la usiamo e vinciamo anche battaglie senza rendercene conto.
(Fabrizio Caramagna)

Fra le varie e moderne forme di socializzazione la più usata è l’ignorarsi.
(Fabrizio Caramagna)

La regola non fa per me, specie quando comincia a darsi quelle arie da verità assoluta che ignora le eccezioni.
(Fabrizio Caramagna)

Aveva il dono dell’ubiquità. Veniva ignorato in più luoghi contemporaneamente!
(Fabrizio Caramagna)

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