Frasi e aforismi sulla censura e il censurare, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla comunicazione e il comunicare, Frasi e aforismi sulla libertà di espressione, Frasi e aforismi sulla manipolazione e Frasi e aforismi sulla dittatura e la tirannide.
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Frasi e aforismi sulla censura
La realtà è la censura dei nostri sogni.
(Fabrizio Caramagna)
Penso alla parola censura e la traduco in “paura”.
Del censore per la libertà.
Del censurato per il censore.
E la paura è paralisi e battuta d’arresto. Delle parole, delle emozioni, della vita.
(Fabrizio Caramagna)
Censura: spazio dove la libertà e la verità sono imbavagliati e la menzogna del potere crea il suo dizionario.
(Fabrizio Caramagna
La censura ha sempre sbagliato soggetto: fin dalla notte dei tempi doveva essere indirizzata unicamente contro gli idioti.
(Fabrizio Caramagna)
Molti usano la creatività solo per censurare i creativi.
(Fabrizio Caramagna)
Chiedono libertà di espressione solo per toglierla agli altri. Vogliono essere censori ma non censurati.
(Fabrizio Caramagna)
Se approvi il bavaglio e la censura nei confronti di qualcuno, il prossimo che verrà zittito sarai tu. La cosa difficile della libertà di parola è accettare che lo sia per tutti, non solo per i tuoi interessi.
(Fabrizio Caramagna)
Ogni giorno ci sono sempre più argomenti proibiti, sui quali non si può nemmeno scherzare. Le stesse persone che da un lato invocano la libertà di espressione, dall’altro plaudono, senza rendersene conto, alla censura.
(Fabrizio Caramagna)
I più ferventi nemici della censura sono i primi a dire che “non si possono fare battute su questo argomento”. Questa si chiama censura.
(Fabrizio Caramagna)
Se decidessimo di censurare i luoghi comuni e gli stereotipi, dovremmo censurare il 99% dei discorsi.
(Fabrizio Caramagna)
Mettere pubblicamente alla gogna qualcuno affinché venga linciato per le sue opinioni è una sottile forma di censura.
(Fabrizio Caramagna)
Chiudere la bocca a un altro è l’unico modo che hanno alcuni di parlare.
(Fabriziop Caramagna)
Sprechiamo tonnellate di carta per scrivere, perché non sappiamo resistere alle lusinghe dell’autocensura.
(Fabrizio Caramagna)
Nella dittatura ciò che funziona è la censura. Nelle democrazia è più efficace la manipolazione.
(Fabrizio Caramagna)
La prova della nascita di una dittatura sono due: la censura e la comparsa dei delatori e delle spie.
(Fabrizio Caramagna)
Il favoritismo, il nepotismo, il clientelismo sui media, che danno spazio sempre alle stesso voci, sono una forma di censura indiretta nei confronti di altre voci.
(Fabrizio Caramagna)
Contro la censura gli autori possono in qualche modo farcela (e anzi, a volte ne traggono pure visibilità), ma contro le leggi del mercato (“mi spiace, ma non si vende”) sono del tutto impotenti.
(Fabrizio Caramagna)
L’amore sfugge a qualunque censura del nostro io. Nessuna legge può imbavagliare uno sguardo.
(Fabrizio Caramagna)
La censura è un abuso di potere della nostra indignazione di fronte a quelle idee che ci disturbano.
(Fabrizio Caramagna)
L’unica censura possibile contro l’insulto è l’autocensura: nel 99% dei casi chi insulta resta lì come un imbecille.
(Fabrizio Caramagna)
Se ascoltassi sempre il censore e l’editore che risiedono nel cervello, non scriverei mai un aforisma.
(Fabrizio Caramagna)
Inibizione: censura di desideri di portata tale da non poter essere confessata neppure a noi stessi.
(Fabrizio Caramagna)
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Le mie 5 frasi preferite sulla censura, di autori celebri e famosi
La censura è figlia della paura e madre dell’ignoranza.
(Laurie Halse Anderson)
La censura di qualsiasi cosa, in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo, con qualsiasi pretesa, è sempre stata e sempre sarà l’ultima risorsa dello stolto e del bigotto.
(Eugene O’Neill)
La censura qualunque essa sia, mi sembra una mostruosità, una cosa peggiore dell’omicidio: l’attentato al pensiero è un crimine di lesa-anima.
(Gustave Flaubert)
Nessuno può giustamente censurare o condannare un altro, perché veramente nessuno conosce perfettamente un altro.
(Thomas Browne)
La censura è una buona cosa, poiché in tal modo a ogni libro è garantito almeno un lettore attento.
(Alan Ayckbourn)