Il 16 novembre si celebra la Giornata Internazionale della Tolleranza (International Day for Tolerance), un’osservanza annuale dichiarata dall’UNESCO nel 1995 per ricordare i principi ispiratori della Dichiarazione universale dei diritti umani, approvata dalle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948.
Frasi e aforismi sulla tolleranza e l’intolleranza, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sul fanatismo, Frasi e aforismi sulla gentilezza e Frasi e aforismi sull’empatia.
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Frasi e aforismi sulla tolleranza e l’intolleranza
La mancanza di cultura si cura con la lettura, la chiusura mentale con i viaggi, l’intolleranza con l’empatia e le sciocchezze con i problemi reali.
(Fabrizio Caramagna)
L’intolleranza è il risultato del credere che un mero punto di vista possa essere assolutamente vero.
(Fabrizio Caramagna)
Abbiamo appreso il significato dell’intolleranza la prima volta che siamo stati chiamati “stranieri”.
(Fabrizio Caramagna)
Il miglior pregio della democrazia è la tolleranza. Difende ciò che pensi, accetta che gli altri la pensino diversamente.
(Fabrizio Caramagna)
Ultimamente ci sono così tante cose intollerabili che essere tolleranti richiede uno sforzo di volontà indicibile.
(Fabrizio Caramagna)
Vivere in società richiede una laurea specialistica in pazienza e sopportazione, un master in tolleranza e una carriera in risoluzione organizzativa di problemi dettati dall’egoismo e dall’invidia altrui.
(Fabrizio Caramagna)
Raramente l’amore muore per una singola ferita, le donne hanno una grande tolleranza per gli errori e gli uomini hanno un’alta tendenza a commetterli.
(Fabrizio Caramagna)
La più grande tolleranza è quella di Dio: non mi obbliga a credere in lui.
(Fabrizio Caramagna)
Si comincia a essere tolleranti quando si accettano le proprie contraddizioni.
(Fabrizio Caramagna)
C’è chi tollera l’altro per rispetto, chi per calcolo e chi per disinteresse.
(Fabrizio Caramagna)
La facilità con cui i politici passano dall’intransigenza più estrema alla tolleranza a seconda della loro convenienza.
(Fabrizio Caramagna)
Il problema della democrazia è che ci ha insegnato a tollerare gli imbecilli, e ora soffriamo di una sovrabbondanza di imbecilli.
(Fabrizio Caramagna)
La tolleranza è una forma di sopportazione in attesa che il tollerato si ravveda. Chi predica la tolleranza, si aspetta che il tollerato nel lungo termine diventi come lui.
(Fabrizio Caramagna)
La tolleranza va oltre i pregiudizi e le convenzioni. Ma in alcuni casi si ferma un po’ prima dell’accettazione totale dell’altro.
(Fabrizio Caramagna)
La vera tolleranza è quando riconosci nell’altro la tua stessa umanità e le tue stesse debolezze. Altrimenti è solo aspettare che l’altro, prima o poi, sbagli per poter dire: “Io l’avevo detto!”.
(Fabrizio Caramagna)
La tolleranza che si ritiene migliore e più vera delle altre è una specie di intolleranza.
(Fabrizio Caramagna)
C’è chi predica la tolleranza nel chiuso di casa sua e e c’è invece la vive e la pratica tutti i giorni.
(Fabrizio Caramagna)
Va bene la tolleranza. Ma la tolleranza indiscriminata disorienta e appiattisce la nostra sensibilità.
(Fabrizio Caramagna)
E’ vero: bloccare le persone sui social e in chat significa lasciarsi alle spalle la tolleranza e la democrazia. Ma la tua vita non può che cambiare in meglio.
(Fabrizio Caramagna)
Non capisco la tolleranza con chi fa male il proprio lavoro: è un modo di togliere l’opportunità a un altro che lo fa bene.
(Fabrizio Caramagna)
Che cos’è tutta questa tolleranza nei confronti degli idioti?
(Fabrizio Caramagna)
Albert Einstein ha scritto sulla tolleranza, ma io ho ancora problemi con quelli che scrivono Eistein anziché Einstein!
(Fabrizio Caramagna)
La tolleranza termina dove l’istinto di sopravvivenza attiva il senso del pericolo.
(Fabrizio Caramagna)
La tolleranza dei genitori moderni verso i figli che stanno sempre attaccati ai telefoni è più una specie di indifferenza.
(Fabrizio Caramagna)
Il relativismo. Se ci aggiungi un grammo di gentilezza è tolleranza verso le idee altrui.
Se ci aggiungi un grammo di scetticismo è ostilità verso l’impegno e la ricerca della verità.
(Fabrizio Caramagna)
L’intolleranza è il residuo dell’ultima glaciazione, quando l’homo sapiens cacciava dai suoi luoghi l’uomo di neanderthal.
(Fabrizio Caramagna)
Parole come pace, libertà, tolleranza, razionalità, sono eccezione, non regola, nella storia.
(Fabrizio Caramagna)
Per ogni ideale che nasce c’è un’intolleranza, nascosta da qualche parte, che non vede l’ora di scavargli la fossa.
(Fabrizio Caramagna)
Si chiamano razzisti, xenofobi e sono pieni di odio verso tutto ciò che non ha l’accento del loro territorio. Ciò che leggono non vale il pesce che viene incartato e ciò che pensano si riassume in due parole: “Proprietà privata”. Privata di amore, privata di tolleranza, privata di generosità e di attenzione verso ogni essere vivente.
Non riuscendo a vedere al di là del proprio naso, soddisfatti di non essere né neri né ebrei, prendono per neuroni i pregiudizi che divorano il loro cervello.
(Fabrizio Caramagna)
“Qual è il contrario di fanatismo?”
“Gentilezza, empatia, sensibilità, onestà, tolleranza, giustizia, accoglienza, rispetto, pace”.
(Fabrizio Caramagna)
Il politico di oggi pensa: a furia di parlare male di me vi abituerete a tollerare ogni mia mostruosità.
(Fabrizio Caramagna)
E’ bene tollerare le idee delle persone, non le loro ideologie.
(Fabrizio Caramagna)
Quelle scortesie gratuite che ti mettono dentro un fastidio sottilissimo, che ti toglie l’ultima porzione di tolleranza.
(Fabrizio Caramagna)
Aveva un’intolleranza al lattosio e alla fortuna.
(Fabrizio Caramagna)