Frasi e aforismi sul divano

Frasi e aforismi sul divano, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla casa, Frasi e aforismi sulla sedia, Frasi e aforismi sulla pigrizia e Frasi e aforismi sulla televisione e la tv.

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Frasi e aforismi sul divano

In molte case si celebra l’unione civile tra il divano e le serie tv.
(Fabrizio Caramagna)

Certe giornate sono tutto un equilibrio tra divano e frigorifero.
(Fabrizio Caramagna)

Oggi poltrisco, anzi no, divanisco.
(Fabrizio Caramagna)

Orientamento religioso: sdraiato in pigiama sul divano.
(Fabrizio Caramagna)

Io sono per la pluralità. Condivido il divano con dodici telecomandi diversi.
(Fabrizio Caramagna)

La felicità: divano, plaid, un corpo caldo accanto a me.
O qualcosa di simile.
(Fabrizio Caramagna)

Quei pomeriggi da divano, plaid e te.
(Fabrizio Caramagna)

Sì, camminare sotto la pioggia avrà il suo senso ma ascoltarla dal divano abbracciati sotto la coperta, è un’altra cosa.
(Fabrizio Caramagna)

Un divano, una coperta come una crisalide, e fare il bozzolo tutta la domenica.
(Fabrizio Caramagna)

Strati del mio divano: la guaina copridivano, io, una coperta, un’altra coperta, la copertina del libro, il cane, il portatile.
(Fabrizio Caramagna)

Vivere da soli è accorgersi dei lamenti notturni della casa, parlare sempre con la pianta di basilico, fare briciole sul divano, accumulare decine di libri aperti nella parte vuota del letto.
(Fabrizio Caramagna)

Il divano, una tisana, un libro e appoggio la sera lì, nel mezzo. E sto a guardare il mondo.
(Fabrizio Caramagna)

Io, il mio divano e il mio libro siamo probabilmente il posto più silenzioso del pianeta.
(Fabrizio Caramagna)

Sere così con la magia di un libro da cui non riesci a riemergere. E sprofondi in quelle pagine mentre il divano ti avvolge.
(Fabrizio Caramagna)

La notte che si affaccia alla finestra, la musica che ami, una candela profumata, un libro sul divano. Che altro serve.
(Fabrizio Caramagna)

Quei pomeriggi in cui il divano si trasforma in pane e io in marmellata.
(Fabrizio Caramagna)

Il divano ci guarda mentre siamo tutti affannati a superarci a vicenda in società e sembra dire:
“Relax. Siete tutti pazzi. Perché questa competizione continua?”.
(Fabrizio Caramagna)

Il maschio in casa diventa una creatura mitologica metà divano e metà telecomando.
(Fabrizio Caramagna)

Il maggior successo del capitalismo: aver costruito un essere umano che crede che la felicità sia bere birra, mangiare pizza e guardare serie tv sul divano.
(Fabrizio Caramagna)

Il pigro non sceglie: così gli rimane un’ampia collezione di possibilità da contemplare dal suo divano.
(Fabrizio Caramagna)

Il pigro non sa fare la verticale, ma sa fare un’orizzontale perfetta sul divano.
(Fabrizio Caramagna)

Non sono pigro, sto solo facendo un esperimento per vedere quanto resiste il divano con me sopra.
(Fabrizio Caramagna)

Oggi la mia produttività è al livello: alzati dal letto e vai sul divano a stenderti sotto la coperta perché fa troppo freddo per fare qualsiasi cosa.
(Fabrizio Caramagna)

Sono così stanco che mi dimenticherò sul divano mentre vado al lavoro.
(Fabrizio Caramagna)

Io con te mi sento
come chi si sente finalmente a casa
e butta le chiavi sul tavolo
e le scarpe per terra
e le ossa sul divano
e gli occhi sulla scrivania
e il cuore e l’anima sul letto.
E vicino ci sei tu.
(Fabrizio Caramagna)

Nella casa una parola tira l’altra, e il divano ascolta. Chissà cosa direbbe se potesse parlare
(Fabrizio Caramagna)

Le cose che non si possono realizzare si sono date appuntamento tutte sul mio divano.
(Fabrizio Caramagna)

Mi occorre solo un nome da dare al mio divano e poi posso presentarlo a mia madre.
(Fabrizio Caramagna)

Il progresso ci toglie senza sosta dal nostro divano per darcene uno più ergonomico e comodo. Peccato che non abbiamo più il tempo per sedervici sopra.
(Fabrizio Caramagna)

E poi c’è chi, dopo una giornata di routine, nel girotondo del proprio divano, davanti alla tv, finge di provare vertigine.
(Fabrizio Caramagna)

C’è gente che, sul divano, davanti alla tv, raggiunge la perfezione della propria mediocrità.
(Fabrizio Caramagna)

Guardare serie tv sul divano ed essere in grado di rendere luminosi dei pavimenti sporchi. Solo questo siamo capaci a fare nelle nostre case?
(Fabrizio Caramagna)

L’uomo che ha come modello generazioni di madri che cucinavano per padri sdivanati e ora non si alza da lì neanche se suona l’allarme antincendio.
(Fabrizio Caramagna)

Il divano è la fabbrica degli sbadigli.
(Fabrizio Caramagna)

Il luogo preferito dagli italiani per prendere posizione è sul divano.
(Fabrizio Caramagna)

Niente, il divano è uscito a farsi una birra, dice che ha bisogno dei suoi spazi.
(Fabrizio Caramagna)

Certe sere sono soltanto una stanza in penombra, con gli orologi fermi, un divano rigido e uno specchio sul soffitto a giudicarti.
(Fabrizio Caramagna)

Questo strano mondo pieno di regole in cui non si può sporcare la tovaglia, in cui non si possono usare le posate di pregio, in cui si mette un telo sopra il divano per non rovinarlo. È come se le cose fossero molto più importanti del nostro diritto alla libertà.
(Fabrizio Caramagna)

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