Frasi e aforismi sulle caviglie

Frasi e aforismi sulle caviglie, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sui piedi, Frasi e aforismi sulle gambe, Frasi e aforismi sui tacchi e Frasi e aforismi sulle scarpe.

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Frasi e aforismi sulle caviglie

I polsi e le caviglie, è lì che una donna è davvero bella.
(Fabrizio Caramagna)

La sensazione delle mie dita che stringono le tue caviglie sottili, una sensazione di armonia e di intimità.
(Fabrizio Caramagna)

La parte più bella del corpo di una donna sono quelle linee sinuose e quegli spigoli che sporgono dalle caviglie. Anche le zanzare lo sanno.
(Fabrizio Caramagna)

Le caviglie dentro l’acqua del mare, la carezza delle onde, il dorso liscio della mano. E poi gli altri spazi del tuo corpo da da tratteggiare, a seconda del vento e del sole.
(Fabrizio Caramagna)

Penso alle tue caviglie.
Penso a cosa fanno.
Alle scarpe che indossano,
alla luce che mostrano,
agli angoli del mondo che sfiorano,
Ci penso spesso.
(Fabrizio Caramagna)

Lei aveva delle caviglie così belle che ti toglievano la voglia di guardare più in alto.
(Fabrizio Caramagna)

Sulla caviglia del tuo piede riconosco la stessa vena del tuo cuore.
(Fabrizio Caramagna)

Un pezzo di caviglia, la schiena scoperta e i miei occhi che volteggiano nell’incredulità. Un corpo assomiglia sempre a un miracolo.
(Fabrizio Caramagna)

I fiori del prato crescono all’altezza delle caviglie. Amano sfiorarle.
(Fabrizio Caramagna)

Le storie segrete che le onde scrivono sulle caviglie delle donne che camminano scalze sulla spiaggia.
(Fabrizio Caramagna)

Il desiderio che in altri momenti riesce a mimetizzarsi bene tra uno sguardo e l’altro, adesso, in questo cielo pieno di contrasti, segue la curva di una caviglia femminile, ed è come se fosse nudo e visto da tutta la città.
(Fabrizio Caramagna)

Le scale mobili servono per capire le caviglie delle donne.
(Fabrizio Caramagna)

Tra amanti nel letto, ci si presta le caviglie, il sangue, i brividi, le ossa.
(Fabrizio Caramagna)

Sfilati le mutandine fino alle caviglie mentre i tuoi piedi sono in aria, e io ti darò un bacio dove sai tu.
(Fabrizio Caramagna)

Ho imparato l’anatomia nello sfiorare le tue labbra, nel modo di tenerti la mano, nel seguire il percorso delle tue vene fino alle caviglie, nel leggere la tua pelle, la storia dei tuoi brividi.
(Fabrizio Caramagna)

Forse nella caviglia stava per crescere un naso. Ma non era il posto giusto.
(Fabrizio Caramagna)

Che cosa pensa di me il mio vicino? E il mio cane? E la quercia davanti alla mia finestra? Ma dovrei anche chiedermi cosa pensa di me la mia caviglia sinistra, il mio intestino che si lamenta, il sangue che passa attraverso l’arteria del collo? Che cosa pensano di me le mie singole parti del corpo?
(Fabrizio Caramagna)

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