Frasi e aforismi sulla libreria

Frasi e aforismi sulla libreria, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sul libro e la lettura, Frasi e aforismi sullo scrivere e la scrittura e Frasi e aforismi sulla biblioteca.

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Frasi e aforismi sulla libreria

Leggere un libro non è uscire dal mondo, ma entrare nel mondo attraverso un altro ingresso.
(Fabrizio Caramagna)

Una libreria non è solo un negozio, è un richiamo per i silenziosi e i sognatori, un luogo segreto e incantato nel quale possiamo sparire e tornare in un altro secolo e raggiungere un’altra dimensione.
(Fabrizio Caramagna)

Come fanno certi libri a restare così tranquilli negli scaffali delle librerie, dopo aver rapito l’anima di così tanti lettori.
(Fabrizio Caramagna)

Una libreria e un sacchetto di libri nuovi sono il primo antidoto di tutti i mali.
(Fabrizio Caramagna)

In un mondo parallelo ho visto chiudere una banca e aprire una libreria.
(Fabrizio Caramagna)

In una libreria siamo circondati da centinaia di cari amici che un incantesimo ha trasformato in copertine colorate e dorsi che profumano di carta.
(Fabrizio Caramagna)

La mia città ideale dovrebbe avere una sola lunga strada principale, e in fondo gelsomini e colorate bancarelle di libri.
(Fabrizio Caramagna)

Per un bibliofilo una grande città è solo l’anticamera della sua libreria. Tra quegli scaffali pieni di libri ci sono strade e percorsi infiniti.
(Fabrizio Caramagna)

Qualunque libreria ospita un folle sognatore che si aggira tra gli scaffali con un’aria magica e spiritata. Se non lo vedi, allora sei tu.
(Fabrizio Caramagna)

C’è sempre un aspetto che mi ha incuriosito delle librerie di seconda mano: il titolare ritira, spesso, i libri di una vita. Sono scatoloni dove vengono accatastati i volumi che una persona (magari appena scomparsa) ha cercato e comprato per sé, riempiendoli di sottolineature, impronte e segni personali. I libri non sono mai solo degli oggetti. Nascondono una vita segreta.
(Fabrizio Caramagna)

In libreria.
Chi è attratto dalla copertina del libro.
Chi dal prezzo.
E chi dagli occhi che sfogliano le pagine, lentamente, con l’indice leggero…
(Fabrizio Caramagna)

Vorrei aprire una libreria che profumi di vaniglia e di peonie in cui girare scalzi.
(Fabrizio Caramagna)

Come le volte in cui prendevo la tua mano e la portavo via. Che poi significava una libreria o un negozio di dischi usati a prendere un the con il bianconiglio.
(Fabrizio Caramagna)

In libreria ci sono dei libri così sacri che nessun lettore osa toccare.
E così nessuno legge più la Recherche di Proust o la Montagna incantata di Thomas Mann.
(Fabrizio Caramagna)

Lo scaffale della libreria ha un buco nascosto attraverso il quale, ogni notte, i personaggi dei romanzi scappano e vanno a vivere storie mai vissute. Così può succedere che Anna Karenina si innamori di Florentino Ariza e D’Artagnan sfidi a duello Scrooge. Al mattino ciascuno torna nella sua pagina e nessuno si accorge di nulla.
(Fabrizio Caramagna)

Sto sistemando la libreria non più in ordine alfabetico o di editore, ma avvicinando tra loro i libri che secondo me si amano segretamente.
(Fabrizio Caramagna)

Il lato B di un vinile, lo scaffale nascosto di una libreria, un muro scrostato, l’interno riservato di un cortile: è bello guardare dove nessuno si sofferma, è bello sorprendersi.
(Fabrizio Caramagna)

Quella notte, mentre gli uomini dormivano, tutti i libri si aprirono per un istante alla stessa pagina – una pagina che nessun lettore aveva mai letto – e mostrarono la vera storia di Dio e dell’Universo. Ma la vide solo un gatto e se ne andò senza dir nulla.
(Fabrizio Caramagna)

Vorrei che le mie ceneri fossero sparse in un’antica libreria, con stanze nascoste, pavimenti a doppio fondo e un accesso segreto su un bosco magico.
(Fabrizio Caramagna)

Se mi cercate, oggi sono Emily Dickinson e Marina Cvaeteva, giù, a sinistra, nel secondo scaffale.
(Fabrizio Caramagna)

In libreria tutti queste migliaia di libri “novità” sfornati a getto continuo, in una competizione patetica per l’attenzione sempre più labile del lettore.
(Fabrizio Caramagna)

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