Frasi e aforismi sul selvaggio

Frasi e aforismi sul selvaggio, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sull’educazione, Frasi e aforismi sul mistero, Frasi e aforismi sul lupo e Frasi e aforismi sulla natura.

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Frasi e aforismi sul selvaggio

Lei aveva lo sguardo selvaggio dei lupi e il cuore fragile del passero.
(Fabrizio Caramagna)

Il suo sorriso contiene la saggezza degli antichi, ma i suoi occhi verdi sono selvaggi e indomabili.
(Fabrizio Caramagna)

Hai catene. Hai cicatrici. Hai paure.
Ma hai le ali. Hai una canzone che si perde nel cielo. Hai un impulso selvaggio per l’orizzonte.
(Fabrizio Caramagna)

Siamo papaveri selvaggi, quelli che restano ai margini e crescono nei posti più impensati.
Quelli che non fanno numero, che non vanno nei giardini curati e ordinati, che amano le erbacce e le loro storie complicate.
(Fabrizio Caramagna)

C’è un lupo selvaggio dentro di te.
Ma non devi averne paura.
E’ lì non per farti male, ma per proteggerti da questo mondo.
(Fabrizio Caramagna)

Mi piacciono i lupi, i poeti e i folli.
Quelli che non hanno mai preso dimora nel mondo,
quelli che si guardano stupefatti per capire dove sono capitati
e ogni volta cercano un bosco selvaggio dove scappare.
(Fabrizio Caramagna)

Un fiore selvaggio non dovrebbe dire a una rosa che è la più bella e un soffione non dovrebbe scusarsi con gli alberi se al primo colpo di vento ha perso la sua corolla.
Fioriamo tutti in modo unico e originale.
(Fabrizio Caramagna)

La ribellione e l’istinto si mescolavano a formare la sua inquietudine. Lei si muoveva libera tra mille possibilità, incapace di domare i suoi slanci. Era selvaggia e fiera.
(Fabrizio Caramagna)

I cuori selvaggi amano viaggiare in libertà, con il timone rotto, l’orizzonte pieno di nebbia, la mappa in fiamme.
(Fabrizio Caramagna)

Mi piaci perché sei fatta di libri e lettere d’amore scritte a mano.
Mi piaci perché la tua risata è come il suono di uno scontro di stelle, come il fruscio di una scolaresca di bambini all’uscita di scuola
Mi piaci perché a volte assomigli a una fanciulla che scrive i suoi segreti sulla suola delle scarpe e li rivela solo al vento e ai fiori selvaggi.
(Fabrizio Caramagna)

Timido e selvaggio, la combinazione perfetta.
(Fabrizio Caramagna)

Delicata e selvaggia.
Succede quando l’armonia ha proporzioni auree.
(Fabrizio Caramagna)

E a un tratto incrociare nella sera un profumo selvaggio di fiori e muschio, che se ne va per le vie tutte solo, senza nessuna donna dentro.
(Fabrizio Caramagna)

La tua pelle sa di miele e cannella e colline carezzate dal sole.
Ma se mi avvicino al tuo collo sento un profumo particolare. Sa di strade nascoste, foreste selvagge e oscuri peccati.
(Fabrizio Caramagna)

Un giubbotto selvaggio in pelle nera, un paio di vecchi jeans e l’eleganza con cui certe donne sanno indossarli.
(Fabrizio Caramagna)

Sorprendenti i leggins in pelle, hanno un che di misterioso e selvaggio, rubano luce allo spazio per farla scorrere sulla propria superficie.
(Fabrizio Caramagna)

Non penso che fosse amore
era solo ossessionata da come la facevo sentire
selvaggia in un letto di umori e sospiri
sotto una luna mai vista.
(Fabrizio Caramagna)

A volte vorrei raccontare l’odore del bosco. È legno umido, pietra, muschio, qualcosa di smosso nel terreno (forse l’abisso?), un principio di frutta e bacche e foglie, una scia lasciata da fate o principesse e il pelo selvaggio di qualche animale.
(Fabrizio Caramagna)

Il selvaggio non è assenza di controllo, è esuberanza della percezione.
(Fabrizio Caramagna)

La bellezza della periferia, con i viali che si allungano e non vanno da nessuna parte. O forse sì, portano dove ciò che è incolto e selvaggio ha una magia che pochi vedono.
(Fabrizio Caramagna)

Siamo riusciti a spiritualizzare molte parti del corpo, tranne alcune che continuano a vivere in uno stato selvaggio.
(Fabrizio Caramagna)

Certi giorni mi sento il capitano Achab, folle e ossessionato dal suo obiettivo, altri giorni Moby Dick, creatura libera e selvaggia, altri giorni ancora mi sento l’abisso oscuro da cui non riesco a riemergere.
(Fabrizio Caramagna)

Dei quattro elementi il fuoco è il più distruttivo, il più doloroso, il più selvaggio. Ma quando le sue fiamme bruciano in un caminetto, il fuoco si trasfigura: diventa leggero come l’aria, chiaro come l’acqua, solido come la terra e soprattutto caldo e luminoso come il fuoco.
(Fabrizio Caramagna)

Lo smeraldo è magico, luminoso, profondo, selvaggio, mistico, esotico, intenso.
(Fabrizio Caramagna)

La natura umana è la più selvaggia. E’ piena di bestie crudeli e di una densa vegetazione che occulta trappole e inganni.
(Fabrizio Caramagna)

L’uomo è sulla terra da più di 500.000 anni, ma quella che chiamano civiltà è iniziata soltanto 10.000 anni fa, cioè ieri. Prima l’uomo faceva il pesce, la scimmia, il selvaggio. E’ stato un tirocinio piuttosto lungo quello di diventare uomo. Ed è ancora ben lontano dal finire.
(Fabrizio Caramagna)

Soltanto cinquecento generazioni separano l’uomo civile dall’uomo primitivo e selvaggio.
(Fabrizio Caramagna)

“Nessuno si suicida da anni nella mia tribù. Puoi dire lo stesso della tua società?”, chiese il selvaggio all’uomo civilizzato.
(Fabrizio Caramagna)

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