Frasi e aforismi sul ritorno e il tornare, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sull’addio e la fine di un amore, Frasi e aforismi sul luogo e Frasi e aforismi sulla strada.
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Frasi e aforismi sul ritorno e il tornare
Quando sei infelice, torna nel luogo che più ami. Lui – a differenza delle persone – ha sempre qualcosa da dirti
(Fabrizio Caramagna)
Ritornarci, è una di quelle parole che solo a pensarci sa di nostalgia.
(Fabrizio Caramagna)
Qualcuno dice che non dovremmo tornare dove siamo stati felici, dovremmo tornare dove siamo stati invincibili.
(Fabrizio Caramagna)
Ci sono sorrisi che non tornano indietro, ma non dimenticare, ci sono anche lacrime che non lo fanno.
(Fabrizio Caramagna)
Vorrei vivere sempre con la meraviglia dell’andata e la soddisfazione del ritorno.
(Fabrizio Caramagna)
il bello di tornare al luogo che tu ami è che ti riempie un cuore che pensavi fosse già pieno.
(Fabrizio Caramagna)
E tu torni,
e con te porti l’estate
e un cielo che comincia con i tuoi passi.
(Fabrizio Caramagna)
Ritornare. C’è un sapore rotondo in questa parola. Di cerchio che si chiude.
(Fabrizio Caramagna)
Ci sono luoghi e promesse che torneranno.
E colori che mi mancano ma che sanno aspettare.
(Fabrizio Caramagna)
Rileggere un libro che ci piace, tornare in un luogo che non vedevamo da tempo, riascoltare una vecchia canzone, sono modi per accarezzare la memoria.
(Fabrizio Caramagna)
Generalmente si ritorna più volte di quanto si parte. Ecco perché abbiamo quella strana sensazione che il tempo sia circolare.
(Fabrizio Caramagna)
Colori sparsi ai bordi delle strade come manciate di “ora puoi”,
Case cucite insieme come per tenersi strette
e tu che dovunque ti volti vedi un un sorriso.
Di tutto questo è fatto il ritorno al paese che ami.
(Fabrizio Caramagna)
Che bello quando la felicità si ricorda di me e torna indietro a cercarmi.
(Fabrizio Caramagna)
Non sono ancora in grado di dare risposte sensate oggi, sono così pieno di colori mai visti, architetture fiabesche, sentieri che sussurrano a ogni passo nuovi suoni e la voglia di cercare un varco per tornare nel mondo del Bianconiglio.
(Fabrizio Caramagna)
Parole e ricordi che ti scuotono dentro e ti riaccendono la voglia di tornare a ciò che hai lasciato incompiuto perché non hai saputo dargli forma.
(Fabrizio Caramagna)
Le parole se ne stanno zitte sulla soglia a un passo da te che resti fuori, e io non so come chiamarti e chiederti di tornare indietro. E’ così che nascono gli addii.
(Fabrizio Caramagna)
Non sono gli altri che tornano, siamo noi rimasti ad aspettarli dentro una giornata di pioggia, siamo noi che riapriamo porte che non avremmo voluto riaprire, siamo noi che ci siamo adeguati e abbiamo messo da parte il nostro valore, siamo noi che ci siamo fatti di nuovo piccoli e insignificanti per farli entrare, siamo solo noi.
(Fabrizio Caramagna)
Ci sono persone che hanno la cattiva abitudine di andarsene quando ne hai più bisogno e la pessima abitudine di tornare proprio quando inizi a dimenticarle.
(Fabrizio Caramagna)
Il ritorno non trova mai gli inizi. Trova sempre un suo assurdo travestimento.
(Fabrizio Caramagna)
È sempre pericoloso tornare in quei luoghi che sono stati testimoni di un istante di perfezione.
(Fabrizio Caramagna)
La strada per tornare da una persona, dopo un litigio, ha sempre avuto pochissima luce e tanti spigoli. Per questo non l’ho mai voluta percorrere.
(Fabrizio Caramagna)
Lei fissava il bicchiere dove aveva bevuto la birra e sorrideva con una strana luce negli occhi. E poi mi disse: “con il passato bisogna parlare a bassa voce, altrimenti quello ritorna”.
(Fabrizio Caramagna)
Nella decisione di non tornare indietro, la forza delle onde.
(Fabrizio Caramagna)
Da bambini siamo stati spinti nel buio, e poi siamo tornati – ridendo o tremando – nella luce. Morire è essere spinti nel buio e non tornare più.
(Fabrizio Caramagna)
Nei viaggi ci sono istanti che sono aperture verso il futuro, e altri che sono ricordi e ritorni al passato.
(Fabrizio Caramagna)
I ricordi non sono luoghi in cui si continua a tornare, sono posti dai quali non si è mai andati via.
(Fabrizio Caramagna)
Ci sono ritorni che hanno il sapore della prima volta. E sono come un fiore nel mezzo di una frana.
(Fabrizio Caramagna)
Tutti abbiamo un viaggio, una persona o una situazione, in cui è stato stupido comprare il biglietto di ritorno.
(Fabriizo Caramagna)
Lo sento. Di solito parte dalle scapole. Poi si arrampica su per la nuca e di lì invade tutto. E’ la voglia di tornare dalla galassia da cui vengo.
(Fabrizio Caramagna)
Si ritorna bambini su un prato. Io oggi ho bevuto un biberon di stelle, sono salito in braccio a una margherita e mi sono fatto cullare dal canto di cento grilli.
(Fabrizio Caramagna)
C’è un lago di luce in fondo all’anima dove prima o poi tutti ritornano. È l’unico specchio sincero, l’unico di cui non avere paura. Sta lì, in un angolo, e attende, mentre noi lassù dissipiamo la vita con la nostra vanità, stupidità e orgoglio.
E’ così quieta l’acqua di quel lago e verrebbe voglia di immergersi per sempre.
Ma abbiamo ancora strade fangose da percorrere, persone da offendere, atti assurdi e insensati da realizzare.
Non siamo ancora saggi. Non siamo ancora pronti per quello specchio di luce. Siamo ancora troppo umani.
(Fabrizio Caramagna)
Nel corso della storia, alcuni sono stati visti tornare dalla morte. Nessuno, dalla vecchiaia.
(Fabrizio Caramagna)
Avere un posto dove tornare. Un lusso per tanti migranti e rifugiati che si sono lasciati alle spalle la vita. Cerco di ricordarmelo ogni giorno quando infilo la chiave nella serratura.
(Fabrizio Caramagna)
Il libro azzurro della neve, la primavera bianca delle margherite, le canzoni dorate dell’estate, gli alberi rossi dell’autunno: accetto che tutto questo sparisca perché so che un giorno ritornerà.
Accetterei anche di morire, se sapessi che la morte è solo una stagione e che un giorno ritornerò in terra.
(Fabrizio Caramagna)
I kilogrammi in eccesso sono come Pollicino, fai di tutto per perderli, ma briciola dopo briciola trovano sempre la strada del ritorno.
(Fabrizio Caramagna)