Frasi e aforismi sulla pesca e il pescare, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla natura, Frasi e aforismi sul mare e Frasi e aforismi sui pesci.
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Frasi e aforismi sulla pesca e il pescare
I pescatori gettavano in mare le loro canne fatte di pazienza, di attesa e di orizzonti.
(Fabrizio Caramagna)
Il pesce che è stato preso all’amo e buttato nel secchio della barca è solo un pesce che boccheggia e la cui vita sta per finire.
Ma prima era la libertà, la costa, gli scogli, l’azzurro, tutto quello che si vedeva con gli occhi e tutto quello che si sognava.
Era il mare.
(Fabrizio Caramagna)
Deve essere terribile per un pesce essere preso all’amo e sentirsi tirato fuori dall’acqua. Quella gioia di stare nel fondale interrotta all’improvviso, come un ramo che viene strappato dall’albero, e dentro il ramo c’era la luce e la linfa e adesso c’è solo la sensazione di soffocare.
(Fabrizio Caramagna)
Il pesce è muto, convinto dell’inutilità di ogni dialogo con il pescatore.
(Fabrizio Caramagna)
Il più piccolo pesce diventa sempre grande nel racconto del pescatore.
(Fabrizio Caramagna)
L’uomo ha sempre portato il cane con sé a caccia.
Strano che non gli sia venuta l’idea di addomesticare l’orso per andare a pesca.
(Fabrizio Caramagna)
Quando è morto mio padre, le sue canne da pesca sono andate ai suoi compagni sul molo. Ho sempre pensato fosse un modo per continuare a portarlo nei luoghi che amava. Coi suoi amici.
(Fabrizio Caramagna)
I giri e i giri e i giri della lancetta dell’orologio: mulinello che finisce per pescarci tutti quanti.
(Fabrizio Caramagna)
Ci sono delle idee nuove come dei laghi appena scoperti. Bisogna gettare la canna da pesca per sapere se sono pescosi.
(Fabrizio Caramagna)
Amava l’oceano, ma non amava catturare i pesci. Il suo modo di pescare era andare al largo verso sera, con la vela piena di vento. Buttare una rete piena di buchi e scappatoie, e sentire i pesci provare l’ebrezza della salvezza.
(Fabrizio Caramagna)
Sulla riva del mare vidi un angelo, travestito da pescatore, che contava le onde: “chissà quante onde ci sono in mare! Quante aperte e quante chiuse (così chiamava quelle che si infrangevano a riva). Quante allegre e quante tristi e arrabbiate, quante piene di luce e quante piene di ombra”.
Ma neanche lui sapeva quante onde ci fossero in mare.
(Fabrizio Caramagna)
Le storie d’amore dei pesci le riconosci dal riflesso che lasciano sulle reti.
(Fabrizio Caramagna)
Quel pesce non voleva l’esca. Voleva solamente abbracciare l’amo. Ma il pescatore fu spietato.
(Fabrizio Caramagna)
Non importa l’esca che usi, se l’amo è immaginario.
(Fabrizio Caramagna)
E mi siedo per ore a pescare, su una roccia che non è una pietra ma un blocco di cemento. Alla fine l’amo sente la mia stanchezza e finisce per convincere il pesce ad abboccare.
(Fabrizio Caramagna)
Il pesce si aggancia all’amo per poter respirare il cielo.
(La cosa brutta, come sempre, sono le conseguenze del voler andare oltre se stessi)
(Fabrizio Caramagna)
Dopo tanti anni, ormai stanco di non pescare mai niente, decise lanciare in mare la canna senza esca.
E fu in quel momento, quando tutto era ormai perduto, che il destino fece apparire un pesce diverso dagli altri che si innamorò del bagliore dell’amo.
(Fabrizio Caramagna)
Quando stai pescando e intorno a te qualcuno annoiato lancia le pietre in acqua, ti verrebbe voglia di fargli mangiare gli ami come chewingum.
(Fabrizio Caramagna)
Lei disse: “Se dai un pesce a un uomo, mangerà per un giorno.
Se gli insegni a pescare, vinci un comodo pomeriggio, da sola in casa a fare quello che vuoi senza nessun seccatore”.
(Fabrizio Caramagna)
Lo spreco. Usare trote per esca e pescare vermi.
(Fabrizio Caramagna)
Peschiamoci un attimo, ancora uno sguardo di passione, due baci e poi ributtiamo questo nostro amore in mare.
(Fabrizio Caramagna)
Aspettare che l’altro abbocchi all’amo, per poi ributtarlo nel suo mare.
Cercando un’altra preda e così all’infinito.
L’amore moderno.
(Fabrizio Caramagna)
Ogni notte, il piccolo riccio saliva in superficie e cercava nel cielo l’amata stella marina che quel pescatore gli aveva rubato.
(Fabrizio Caramagna)
Ognuno pesca con metodo dalla sua postazione. Io, invece, passo il tempo a inseguire pesci fuori dall’acqua, cercando di catturarli con una pistola ad acqua.
Che spreco la mia vita.
(Fabrizio Caramagna)
La pesca è uno sport di persone pacifiche e gentili. Dal punto di vista del pesce si tratta di un massacro organizzato da sadici malvagi.
(Fabrizio Caramagna)
Gli aquiloni sono le canne da pesca che usiamo per catturare la meraviglia.
(Fabrizio Caramagna)