Frasi e aforismi sulla giornata storta, la brutta giornata e la giornata difficile, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla tristezza, Frasi e aforismi sulla depressione e Frasi per dire Buongiorno.
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Frasi e aforismi sulla giornata storta e la brutta giornata
Quei giorni che attraversi guardandoli di sfuggita, senza toccarli. Sperando che anche loro facciano lo stesso e si allontanino subito.
(Fabrizio Caramagna)
Quelle giornate storte,
in cui le strade si restringono,
le certezze si sgretolano,
i giorni del calendario ti sfidano a duello,
e tu ne esci ogni volta perdente.
(Fabrizio Caramagna)
Quelle giornate dove tutto va storto, si mette in bilico, precipita. E lo sai che ogni passo è un invito alla caduta, lo sai, ma intanto ti muovi e cadi.
(Fabrizio Caramagna)
Giornate in cui i miei punti di vista sono tutti interrogativi.
(Fabrizio Caramagna)
Certi giorni che trascorrono senza di me.
Certi me che trascorrono senza i giorni.
(Fabrizio Caramagna)
Certe giornate rivendicano il loro diritto di andare storte. Allora non ci resta che tirare a sorte, sperando che il caso ci riservi qualcosa di poco catastrofico.
(Fabrizio Caramagna)
Oggi sembra un giorno perfetto da passare avvolto da una pillola di Xanax e giocare a casca il mondo, tutti giù per terra.
(Fabrizio Caramagna)
Giornate così.
Erba piegata che sanguina anziché rialzarsi, luce che filtra senza illuminare, un filo sbrogliato che non si riannoda.
(Fabrizio Caramagna)
Sono entrato in questa giornata soltanto per metà, il resto di me è rimasto ancorato alla malinconia e al disincanto.
(Fabrizio Caramagna)
Giorni che ci passano sopra, come ruote di pietra su fragili fili d’erba.
(Fabrizio Caramagna)
Oggi è uno di quei giorni in minuscolo, senza accento e con un tratto tremante di matita smussata.
(Fabrizio Caramagna)
Vi sono giorni che spuntano molto presto, senza ricordare il loro nome, devono sicuramente aver sbagliato settimana e anno. Sono giorni in cui non troviamo le strade e le persone, giorni in cui abbiamo smarrito le chiavi dell’anima, giorni in cui persino i muri di casa ci negano un’uscita. Giorni in cui uno vorrebbe stare a letto e aspettare che tutto passi.
(Fabrizio Caramagna)
Mattine in cui si alza dal letto e c’è tutto. Le labbra per respirare, il corpo per avanzare, gli occhi per guardare. Manca solo l’anima
(Fabrizio Caramagna)
Che rumore fa una foglia quando si stacca dal ramo?
Fa me, nelle giornate in cui sono più triste e malinconico e le mie mani cercano qualcosa che si allontana.
(Fabrizio Caramagna)
E poi ci sono quei giorni un po’ così, con troppe domande e nessun noi.
(Fabrizio Caramagna)
Vanno prese per mano le giornate difficili. Se non altro per tutte le volte che vorremmo essere presi per mano noi.
(Fabrizio Caramagna)
Quelle giornate tutte buco, e la ciambella nemmeno l’hai vista.
(Fabrizio Caramagna)
Certe giornate sono come una mail in cui manca l’allegato. Incomprensibili.
(Fabrizio Caramagna)
Certi giorni no, di notte di più.
(Fabrizio Caramagna)
Quelle giornate che è sera e non ti perdoni niente, ma poi decidi di uscire e la leggerezza ti porta a spasso per farti sorridere.
(Fabrizio Caramagna)
Certi giorni sono soltanto un pensiero crudele da attraversare, per poi ripartire da zero.
(Fabrizio Caramagna)
Giornate in cui non riesco neanche a incontrarmi.
(Fabrizio Caramagna)
Disperso è l’unico aggettivo che trovo adeguato per la giornata di oggi.
(Fabrizio Caramagna)
Sono sceso dal letto contromano ed ho fatto un frontale contro la giornata.
(Fabrizio Caramagna)
Certe mattine sollevo con precauzione il lenzuolo per per paura di vedere il volto di un giorno minaccioso.
(Fabrizio Caramagna)
Alcune giornate iniziano storte, poi una donna mette un paio di scarpe con il tacco e le raddrizza subito.
(Fabrizio Caramagna)
Ci sono giorni che dovrebbero annunciarsi “con un posso?” prima di arrivare.
(Fabrizio Caramagna)