Frasi e aforismi sulle lentiggini e le efelidi, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sul viso e il volto, Frasi e aforismi sul neo, Frasi e aforismi sulla pelle e Frasi e aforismi sugli occhi.
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Frasi e aforismi sulle lentiggini
Dio creò le stelle e le lentiggini nel medesimo giorno.
(Fabrizio Caramagna)
Oggi è tutto un “ti puoi fidare”, tantissimo sole e le prime lentiggini sulla pelle dell’estate.
(Fabrizio Caramagna)
Non erano lentiggini le sue. Erano mappe del cielo, intere costellazioni segnate sulla pelle e nessuno che se ne fosse mai accorto.
(Fabrizio Caramagna)
– Che belle queste lentiggini.
– Non sono lentiggini. E’ polvere di stelle.
(Fabrizio Caramagna)
Cerco un luogo con vista su tutte le tue lentiggini.
(Fabrizio Caramagna)
Le sue lentiggini sono piccoli pezzi di paradiso sulla sua schiena, dove le mie mani e i miei baci hanno imparato a volare.
(Fabrizio Caramagna)
Nei suoi occhi c’era la luce
che ereditò dalla madre.
Il suo corpo era coperto
di piccole lentiggini,
le costellazioni che gli diede il padre.
(Fabrizio Caramagna)
Siamo tutti feticisti di qualcosa, la differenza è che pochi lo riconoscono. Lentiggini, tatuaggi e piercing mi fanno impazzire.
(Fabrizio Caramagna)
Resterei a vivere nella curva della tua schiena, nel turbinio delle tue lentiggini, nella bellezza dei tuoi tatuaggi.
(Fabrizio Caramagna)
Le donne con le lentiggini, portano sulla pelle piccoli pezzi di sole.
(Fabrizio Caramagna)
Non è necessario volare molto in alto per toccare il sole, baciando le lentiggini senti lo stesso calore.
(Fabrizio Caramagna)
Voglio raggiungere le stelle, toccando le tue lentiggini.
(Fabrizio Caramagna)
Lei aveva l’azzurro negli occhi, il biancore della luna sulla pelle e le lentiggini come piccoli soli luminosi.
(Fabrizio Caramagna)
Il suo viso era ricoperti da innumerevoli lentiggini, come un’infinità di minuscole isole distribuite in arcipelaghi su un oceano di pelle.
(Fabrizio Caramagna)
Non ti ho ancora conquistata del tutto, ma sento che quelle lentiggini sono già mie.
(Fabrizio Caramagna)
Mi sono perso in un sorriso e 12 lentiggini, e non posso né voglio tornare indietro.
(Fabrizio Caramagna)
Continuo a pensare che tu sia bellissima con le efelidi sotto gli occhi verdi, con i capelli in disordine e con la vita nel caos.
(Fabrizio Caramagna)
Lei mi disse: “Vieni e mettimi in disordine le lentiggini”.
(Fabrizio Caramagna)
Dovresti essere qui, a sfiorare i miei nei, a giocare con le mie lentiggini.
(Fabrizio Caramagna)
Nella scia di lentiggini, che sale dall’ombelico al collo, è lì che mi sono perso.
(Fabrizio Caramagna)
Vieni, fammi vedere la costellazione delle tue lentiggini.
Voglio mapparle insieme a te, voglio trovare un nome a ognuna di esse come si fa con le stelle.
(Fabrizio Caramagna)
Vorrei contare le tue lentiggini, i tuoi nei e tutti i tuoi piccoli segreti.
(Fabrizio Caramagna)
E cos’altro puoi dirmi di te, perché non riesco a vedere tutte le tue lentiggini.
(Fabrizio Caramagna)
Se le lentiggini e i nei parlassero, quante cose avrebbero da dire.
(Fabrizio Caramagna)
La partita tra le tue lentiggini sul viso e le stelle in cielo è finita in parità.
(Fabrizio Caramagna)
Possiamo costruire un’astronave e andare a fare l’amore in ogni galassia se vuoi o potremmo restare qui a giocare con le tue lentiggini.
(Fabrizio Caramagna)
Vorrei da te tanti baci quante sono le efelidi del tuo viso.
(Fabrizio Caramagna)
Tu distesa al sole fino al suo declino,
le tue lentiggini che aggiungono colore alle braccia, al viso e al collo,
che disegnano la geografia luminosa dell’estate.
(Fabrizio Caramagna)
Le piante di pomodoro crescono sulle canne dell’orto e riempiono la luce di lentiggini rosse.
(Fabrizio Caramagna)
“Quante lentiggini luminose sulla carnagione scura della notte”, disse guardando il cielo stellato.
(Fabrizio Caramagna)