Frasi e aforismi sulla felicità e l’essere felici, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sul sorriso, Frasi e aforismi sulla serenità e Frasi e aforismi sull’infelicità.
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Frasi e aforismi sulla felicità
Ci sono persone che entrano nella tua vita per farti felice e altre per cambiare la tua idea di felicità. E non è la stessa cosa.
(Fabrizio Caramagna)
Questa mattina
il mondo mi bacia
sulla tua bocca, felicità.
(Fabrizio Caramagna)
Seduti accanto, io e te. Da qui la felicità sembra non finire mai.
(Fabrizio Caramagna)
Della felicità mi piace che ci riprova sempre. A volte dura pochi istanti e viene sostituita dalla tristezza. Ma lei non si arrende.
(Fabrizio Caramagna)
La felicità è quando il tuo corpo, la tua mente e il tuo cuore si trovano nello stesso posto e con la stessa persona.
(Fabrizio Caramagna)
C’è stato un momento in cui ci siamo sentiti davvero felici e la vibrazione è stata così forte che deve essere arrivata fin lassù, a spostare gli assi e la geometria delle stelle, a modificare l’algebra infinita dell’universo.
(Fabrizio Caramagna)
Un grammo di meraviglia, quanta felicità occupa?
(Fabrizio Caramagna)
Il modo in cui tu mi ascolti, mentre io ti parlo. Qualunque sia la cosa che sto per dirti, tu la vesti di felicità.
(Fabrizio Caramagna)
Non conosco la ricetta della felicità, ma so che non può essere senza risate, cioccolato, fragole, indulgenza verso se stessi, mare, un po’ di incanto, molto senso dell’umorismo e molto di te.
(Fabrizio Caramagna)
Felice. Nei sogni. Nei penso. Nei sento. Coi ricordi a ciondoloni. E il tuo odore tatuato sulla mia pelle.
(Fabrizio Caramagna)
La felicità che amo di più è una sequenza di piccoli piaceri, la metamorfosi in luce di ogni preoccupazione.
(Fabrizio Caramagna)
È un peccato che la felicità non si accumuli e che si debba ricominciare da capo ogni giorno.
(Fabrizio Caramagna)
Volete conoscere la felicità? Guardatela, abbracciatela, ma non interrogatela.
(Fabrizio Caramagna)
Vai verso la felicità. Nell’infelicità ci sei già stato.
(Fabrizio Caramagna)
Appena senti un piccolo rumore di felicità, tu alza subito il volume.
(Fabrizio Caramagna)
Dovrebbe essere un fiore che spunta in giardino, una voce che mi viene a prendere e mi racconta la luce. Poche parole o tante. Così immagino la felicità.
(Fabrizio Caramagna)
La felicità improvvisa sale dal cuore
e va fino alla testa,
si ferma per un istante dietro gli occhi
e poi scende e si spalanca in un sorriso di luce.
(Fabrizio Caramagna)
Portami a essere felice dove non si tocca.
(Fabrizio Caramagna)
La voce, gli sguardi d’intesa e altri meravigliosi modi per perdere l’equilibrio e cascare dentro la felicità.
(Fabrizio Caramagna)
Starei ore a farmi raccontare la felicità dai tuoi occhi.
(Fabrizio Caramagna)
A volte la felicità è uno scrosciare, che imita freschissimi torrenti.
(Fabrizio Caramagna)
Melodia, armonia, tempo, ritmo: a volte la felicità è un filo invisibile che scorre tra queste parole.
(Fabrizio Caramagna)
Ci sono giorni in cui nulla pesa e ogni cosa pare girare a nostro favore. Ci sono giorni in cui ci sentiamo al centro di tutti gli universi possibili.
(Fabrizio Caramagna)
Sono da incorniciare quei giorni che, per incomprensibili eventi, o forse per strani prodigi, ci hanno regalato la leggerezza e la felicità.
(Fabrizio Caramagna)
Nella felicità non deve mai mancare la gratitudine: la capacità di vedere le nostre piccole fortune quotidiane, quell’infinità di cose che diamo per scontate fino a quando ci vengono a mancare.
(Fabrizio Caramagna)
C’è gente che butta per aria il mondo
per trovare la felicità,
per sentire il suo tocco,
per afferrare i suoi segreti.
Ma la felicità guarda da lontano e sorride.
Lei va da chi ha mani aperte,
cuore leggero
e non si aspetta nulla.
(Fabrizio Caramagna)
Raccontami di quando facciamo l’amore
e poi ci guardiamo
e prima che le parole dicano qualcosa
la felicità fa disegni di luce tra le nostre dita.
(Fabrizio Caramagna)
Lei non rendeva solo la mia vita felice.
Ma anche la mia felicità viva.
(Fabrizio Caramagna)
Vuoi farti un regalo? Semina la gentilezza, cogli la gioia, coltiva la serenità.
(Fabrizio Caramagna)
Sono felice insieme te.
Tieni un attimo la mia mano, mentre esplodo in migliaia di lune.
(Fabrizio Caramagna)
La voglia di parlarsi per ore, con il cuore appeso ad ogni parola. Senza io voglio, tu devi. Niente. Solo il gusto di stare nella felicità.
(Fabrizio Caramagna)
Vieni che ti preparo una torta di mele avvolta nello zucchero, e dopo giochiamo ad essere felici insieme, per tutta la vita.
(Fabrizio Caramagna)
Vestire gli altri di felicità è per pochissimi.
(Fabrizio Caramagna)
Dentro la felicità dei nostri figli è il luogo più bello.
(Fabrizio Caramagna)
Se anche la gioia lasciasse cicatrici… Ognuna il ricordo di un momento bello. “Questa cicatrice, me la sono fatta a 20 anni, davanti a un tramonto.
(Fabrizio Caramagna)
La felicità ci solleva sulle braccia, ci porta per qualche istante sul suo viso come la madre col bambino, e poi senza avvisare ci rimette a terra, sul terreno scivoloso della vita.
(Fabrizio Caramagna)
Rendimi felice oppure rendimi la felicità.
(Fabrizio Caramagna)
Ci sono così tante occasioni, opportunità, attrazioni. Il bersaglio della felicità è sempre più grande ma la superficie è instabile, le freccette si piantano per pochi secondi e poi cadono subito.
(Fabrizio Caramagna)
Non dovresti giocare a nascondino con la felicità, lei è campionessa del mondo.
(Fabrizio Caramagna)
Oggi la felicità mi ha invitato alla sua festa, ma non ho un sorriso adatto da mettermi.
(Fabrizio Caramagna)
La porta della felicità è sempre aperta, ma noi a volte cerchiamo una chiave inesistente.
(Fabrizio Caramagna)
E’ una causa persa in partenza, pensare di ripetere la felicità, come la natura ripete ogni giorno i suoi colori.
(Fabrizio Caramagna)
La felicità è sempre meglio guardarla di profilo. Se la guardi in faccia, potresti vedere una luce di smarrimento nel suo sguardo.
(Fabrizio Caramagna)
La felicità ha questa proprietà fisica di disciogliersi facilmente nell’acqua.
L’infelicità invece permane, come terra che macchia l’abito candido. Ruggine su ferro.
(Fabrizio Caramagna)
Non c’è niente di più felice che la promessa di una futura felicità. La felicità presente è così effimera che solo la felicità futura pare solida e stabile.
(Fabrizio Caramagna)
Se dovessi scegliere tra una felicità e una infelicità sarebbe semplice. Ma spesso la vita ci impone di scegliere tra due infelicità.
(Fabrizio Caramagna)
Gli orologi dovrebbero avere un freno – come le biciclette – quando si è felici e un acceleratore quando si è in sala d’attesa.
(Fabrizio Fabrizio)
Che strana la vita.
La felicità e la bellezza e l’amore sono sempre a un centimetro fuori dalla nostra portata.
E il premio è così distante che non basta salire su centinaia di podi.
E il sogno sta sempre così in alto che nessun’ala è in grado di avvicinarsi.
(Fabrizio Caramagna)
Cose che passano troppo in fretta
Le stelle cadenti. Le ore felici. Gli haiku di Basho. L’estate. I nonni. Le foglie quando c’è vento. Le domeniche. Il primo bacio.
(Fabrizio Caramagna)
La malinconia va a conficcarsi proprio in quel punto del cuore in cui sei stato felice.
A ricordarti che cos’era la felicità.
(Fabrizio Caramagna)
“E’ da tanto che non ho più notizie di me”, mi disse la felicità.
(Fabrizio Caramagna)
Ci si accorge, toccando la vetta, che la felicità era all’inizio.
(Fabrizio Caramagna)
Acerbe o marce, certe felicità. Mature mai.
(Fabrizio Caramagna)
A meno che non vengano in nostro soccorso una serie di combinazioni magiche dell’universo, il cavallo della felicità disarciona presto il suo cavaliere.
(Fabrizio Caramagna)
I giorni più felici: quelli in cui non abbiamo temuto nulla.
(Fabrizio Caramagna)
La grazia della felicità è che spesso è senza ragione, quando invece il dolore ne ha mille.
(Fabrizio Caramagna)
La felicità fa brillare gli occhi,
la serenità l’anima.
(Fabrizio Caramagna)
Quando diventerai saggio imparerai due cose.
Che non si può avere tutto ciò che si vuole. E che si può essere felici lo stesso.
(Fabrizio Caramagna)
Non è voltare le spalle.
È girarsi dalla parte della felicità.
(Fabrizio Caramagna)
Sarebbe bello definire la felicità, la gioia, l’allegria, la contentezza, l’euforia, la serenità, la letizia e l’esultanza e stabilire le loro infinite sfumature. Non per esigenze di pedante sistematizzazione o esattezza, ma per trovare nuove possibilità e magari nuovi nomi con cui sentirsi felici.
(Fabrizio Caramagna)
Nei tempi antichi, la felicità è stata un’aspirazione e una magia (un qualcosa di straordinario e quasi irraggiungibile, che accadeva poche volte nella vita). Nella concezione attuale la felicità è quasi una condizione permanente, il fluttuare in uno stato libero da fastidi, disagi e inconvenienti, dove tutto è facile e si evita ogni sforzo.
Nella ricerca della felicità tutti si accontentano di essere secondo violino (e anche qualcosa in meno) e nessuno aspira più a essere l’irraggiungibile: il primo violino.
(Fabrizio Caramagna)
Il problema è che si dà per scontato che la felicità stia tutto nel pacchetto desideri/diritti/godere. Ma quello è egoismo.
(Fabrizio Caramagma
Bisognerebbe vivere ogni felicità come se fosse la prima e ogni tristezza come se fosse l’ultima.
(Fabrizio Caramagna)
Se un giorno felice fosse un libro avrebbe tanti segnalibri quante pagine. E appunti scritti a margine, pieni di colori e di sorrisi.
(Fabrizio Caramagna)
Per calcolare il perimetro della felicità c’è sempre bisogno del lato positivo della vita.
(Fabrizio Caramagna)
Quando la paura vacilla, è la felicità che inizia a riemergere dal fondo.
(Fabrizio Caramagna)
Il trucco consiste nel non consumare del tutto ciò che ci ha reso felici.
(Fabrizio Caramagna)
Quanti di noi sono davvero consapevoli che la nostra felicità dipende da un algoritmo? La scelta di un luogo dove andare in vacanza può essere decisa da un algoritmo. I tempi di attesa di un cibo ordinato online sono regolati da un algoritmo. Persino la richiesta di un mutuo può essere decisa da un algoritmo.
(Fabrizio Caramagna)
Non perdere tempo a cercare la felicità: cerca un libro di poesie, un tatuaggio, una ragazza, un posto dove fare l’amore, un campo di lavanda, un tramonto.
(Fabrizio Caramagna)
Ho visto persone felici che hanno smesso di fare ciò che più gli piaceva per rendere felice qualcuno che non sapeva apprezzarlo.
(Fabrizio Caramagna)
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Le mie 10 frasi preferite sulla felicità di autori celebri e famosi
Di tanto in tanto è bene fare una pausa nella nostra ricerca della felicità ed essere semplicemente felici.
(Guillame Apollinaire)
C’è un’ape che si posa su un bottone di rosa:
lo succhia e se ne va…
Tutto sommato, la felicità è una piccola cosa.
(Trilussa)
Charlie Brown: Pensi mai al futuro, Linus?
Linus: Oh, sì…sempre
Charlie Brown: Come pensi che vorresti essere da grande?
Linus: Vergognosamente felice!
(Linus, Charles M. Schultz)
La felicità è sempre uguale, ma l’infelicità può avere infinite variazioni, come ha detto anche Tolstoj. La felicità è una allegoria, l’infelicità una storia.
(Haruki Murakami)
Quasi quasi mollo tutto e divento felice.
(thatsvane, Twitter)
A scuola mi domandarono cosa volessi essere da grande.
Io scrissi “Essere felice”.
Mi dissero che non avevo capito il compito,
e io risposi che loro non avevano capito la vita.
(John Lennon)
Ho commesso il peggior peccato che un uomo possa commettere: non sono stato felice.
(Jorge Luis Borges)
Quasi anonima sorridi
e il sole indora i tuoi capelli.
Perché per essere felici
è necessario non saperlo?
(Fernando Pessoa)
La più grande vendetta è la felicità: niente manda in bestia le persone più che vederti fare una fottuta bella risata.
(Chuck Palahniuk)
E’raro che una felicità si posi proprio sul desiderio che l’aveva invocata.
(Marcel Proust)