Il 6 luglio si celebra la Giornata mondiale del Bacio, meglio conosciuta come “International Kissing Day”. La giornata Mondiale del Bacio si celebra anche il 13 aprile di ogni anno, per ricordare il bacio più lungo della storia, ovvero quello di una coppia thailandese, durato 46 ore, 24 minuti e 9 secondi.
Frasi e aforismi sul bacio e il baciarsi, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sull’abbraccio e l’abbracciarsi, Frasi e aforismi sulle labbra e Frasi e aforismi sulle carezze.
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Frasi e aforismi sul bacio
Se vuoi sapere che gusto ha l’universo,
baciala sul collo.
(Fabrizio Caramagna)
I percorsi per baciarsi sono infiniti. Che la bocca è solo un primo punto d’approdo.
(Fabrizio Caramagna)
Come è inaspettato e sorprendente un bacio: l’unica forma che non ha mai la forma di se stessa.
(Fabrizio Caramagna)
Verranno giorni impossibili e persone capaci di aggiustarli con un bacio.
(Fabrizio Caramagna)
Ci siamo baciati una dozzina di volte, in un centinaio di stupori, in un milione di vite.
(Fabrizio Caramagna)
Posso passare attraverso le tue labbra in quattro lingue e in una dozzina di baci.
(Fabrizio Caramagna)
Piano piano i miei baci ti trasformano nel mio corpo, mentre i tuoi occhi fanno compagnia alla mia anima.
(Fabrizio Caramagna)
Baciami in silenzio, affinché non si perda una parola di tutto quello che mi dici.
(Fabrizio Caramagna)
E se non ci baciamo adesso, mentre le paure dormono, allora la notte è solo buio sprecato.
(Fabrizio Caramagna)
Le mie parole non sanno come vestirsi per uscire con i tuoi baci.
(Fabrizio Caramagna)
Il nostro primo bacio era fatto di promesse, incanto, fiducia.
Solo il secondo di labbra.
(Fabrizio Caramagna)
Si sono dati la mano e non è successo niente ma hanno ascoltato più attentamente, trattenendo il respiro ed è arrivato, il silenzio del primo bacio.
(Fabrizio Caramagna)
Difficile che non abbia un senso ciò che ne ha avuti cinque contemporaneamente, quando ti ho baciato.
(Fabrizio Caramagna)
Se ti baciassi gli occhi, bacerei tutto ciò che hai visto?
(Fabrizio Caramagna)
Voglio un bacio.
Gusto erotismo, stupore e dolcezza.
(Fabrizio Caramagna)
Baciarti in mezzo alla strada, tra la folla, ha un sapore più buono.
(Fabrizio Caramagna)
Delle cose indescrivibili a parole mi piace il tempo che passiamo io e te cercando di descriverle con i baci.
(Fabrizio Caramagna)
Se hai intenzione di etichettarmi, fallo come “molto fragile”.
Se hai intenzione di spezzarmi, un piccolo colpo andrà bene.
Ma se decidi di baciarmi, usa tutto il tuo furore.
(Fabrizio Caramagna)
Non ho capito. Potresti ripetere il bacio?
(Fabrizio Caramagna)
Bacio-lingua-saliva-morbidezza-labbra-morsi-braccia-respiro-morbidezza-bacio-risate-silenzio-carezza-silenzio-amore.
(Fabrizio Caramagna)
Al gioco degli sguardi, lascio vincere i baci.
(Fabrizio Caramagna)
Fai sorrisi così belli che starebbero bene su tutti i miei baci.
(Fabrizio Caramagna)
Voglio fermarmi per qualche istante dove finisce il dire, giusto un attimo prima del baciare. Per guardare il colore delle tue voglie.
(Fabrizio Caramagna)
Baci di andata e brividi di ritorno.
(Fabrizio Caramagna)
Aspettavo un motivo per baciarti ed è arrivata l’orchestra.
(Fabrizio Caramagna)
Occhio per occhio.
Dente per dente.
Bacio per bacio.
(Fabrizio Caramagna)
Il nostro bacio occupò tutti gli spazi e i continenti e le terre emerse. Non era solo un bacio. Era un biglietto pieno di destinazioni per l’altrove.
(Fabrizio Caramagna)
In ogni bacio dovresti sentire anche il sapore di stelle e pianeti lontani, altrimenti non è un vero bacio.
(Fabrizio Caramagna)
Mordere le tue parole come mele croccanti. Finché rimane solo un torsolo. Di baci.
(Fabrizio Caramagna)
L’arte lenta e sensuale del baciare che dice “Mi piaci tanto”. Quella che lascia senza fiato del “mi sei mancato”. Quella sognante del “vorrei vivere per sempre con te”.
(Fabrizio Caramagna)
Un bacio, l’ultimo giorno d’estate, prima di un treno da prendere,
farà sempre più male di qualsiasi altro bacio.
(Fabrizio Caramagna)
È che mi baci in un modo che le parole non servono più. E poi mi lasci lì appeso a un filo di silenzio, pieno di stupore.
(Fabrizio Caramagna)
Non è solo un bacio, è mischiare sapori, sogni e brividi, è raccontarsi senza dire una parola.
(Fabrizio Caramagna)
Passione, intensità e continuità: i segreti di un bacio.
(Fabrizio Caramagna)
Niente è più potente di quello che succede quando dai il primo bacio.
L’immaginazione, a confronto, può chiudere.
(Fabrizio Caramagna)
Lei è fatta di cose belle.
Di caramelle morbide, da luna park.
Di baci che non ti levi più di bocca.
Di certi cieli che staresti a guardarli fino a sera.
(Fabrizio Caramagna)
Se mi cerchi sono qui, con un libro e una tazza di the in mano, accoccolato tra un bacio ed un sorridimi.
(Fabrizio Caramagna)
Il bacio è un morso tra il collo e il cielo.
(Fabrizio Caramagna)
Tra me e me, lo spazio di un tuo bacio.
(Fabrizio Caramagna)
Per me un bacio al gusto luna.
(Fabrizio Caramagna)
Tipi di bacio: bacio furtivo, bacio di addio, bacio in fronte con le mani sulle orecchie, quasi a dire “non ascoltare fuori ma senti il mio cuore”, bacio di Giuda, bacio dannato, bacio curioso, bacio delicato, bacio creatore di sogni e orizzonti, bacio eterno, della stessa taglia e temperatura, che soffia l’anima nei polmoni.
(Fabrizio Caramagna)
Mi hai dato un bacio da embolia polmonare
(Fabrizio Caramagna)
Quanto mi piace dare il ritmo.
A una frase: inserendoci virgole e incisi.
A un bacio: aggiungendo carezze, brividi e movimenti.
(Fabrizio Caramagna)
Spogliati le labbra e vieni qui a darmi un bacio.
(Fabrizio Caramagna)
Ti proibisco di baciarmi. Ogni tuo bacio sarà debitamente punito con un altro bacio!
(Fabrizio Caramagna)
Ti lascio un bacio, fatto di bocca e stupore.
(Fabrizio Caramagna)
Attraente. Intraprendente. Rivoluzionario. Perverso fino all’inverosimile.
Così è un bacio.
(Fabrizio Caramagna)
I baci che gli esseri umani non si sono dati, sono rinchiusi in qualche parte dell’universo, in un caveau a temperatura costante, che profuma di immortalità, dove sono suddivisi secondo la forza del desiderio negato.
(Fabrizio Caramagna)
Prima di morire Don Giovanni diede ordine di liberare un numero cospicuo di baci ricevuti in sogno che conservava nei suoi forzieri.
(Fabrizio Caramagna)
Don Giovanni, esperto nell’arte amatoria, sapeva identificare con gli occhi bendati più di cento donne al solo contatto delle labbra.
(Fabrizio Caramagna)
Si dice che un collezionista feticista arrivò a collezionare oltre 6000 impronte di baci.
(Fabrizio Caramagna)
Un teologo scrisse un atlante del corpo dove segnalava i luoghi in cui baci avevano una diversa gravità morale, mettendo in guardia contro certi peccati.
(Fabrizio Caramagna)
Quando ci baciamo, anche gli ombelichi si baciano, ma noi non lo vediamo.
(Fabrizio Caramagna)
Amarti è più che baciare le tue labbra, è prendermi sempre cura del tuo sorriso.
(Fabrizio Caramagna)
Il contrario di un bacio è apporre un timbro burocratico.
(Fabrizio Caramagna)
A me piace vedere la gente che si corre incontro, mi piacciono gli occhi tremanti e i sorrisi, le domande che la bocca non riesce a pronunciare e allora servono le braccia per abbracciare, le risposte che la paura non riesce a dire e allora servono i baci.
(Fabrizio Caramagna)
E’ solo più tardi che si scopre se un bacio è stato una breve escursione, l’inizio di un lungo viaggio o un soffio che si sposta – forse per sempre – in una nuova dimora.
(Fabrizio Caramagna)
Ci hanno insegnato a baciarci in cielo, tra una galassia e l’altra,
e poi ci hanno mandato sulla terra per vedere se sapevamo ripetere la lezione.
(Fabrizio Caramagna)
Mi manca il movimento di un battito di ciglia a pochi millimetri dal mio sguardo, proprio nel momento in cui la bocca fa un respiro e sai che vorresti baciarla.
(Fabrizio Caramagna)
Desideri che hanno il gusto di un bacio. Tra il collo e la spalla. Al confine di un noi.
(Fabrizio Caramagna)
Chiudi gli occhi. Disegna questo universo solo per noi. Baciami le labbra. E ora dimmi se non sei stata felice e libera nell’assoluto.
(Fabrizio Caramagna)
Ti vengo incontro con i capelli al vento e tutti i miei baci da gettarti sulle labbra.
(Fabrizio Caramagna)
Senza mettere i pro e i contro su una bilancia, senza confrontarmi con le regole o misurare il tempo, senza aprire gli occhi, è così che voglio baciarti.
(Fabrizio Caramagna)
Il miracolo di quel bacio che ha annichilito ogni risentimento, cancellato ogni errore e permesso di ricominciare.
(Fabrizio Caramagna)
Quanta dolcezza c’è nel bacio sulla fronte, è un modo per dire “Io sono qui”.
E un bacio sulla fronte non lo si dà a chiunque.
(Fabrizio Caramagna)
Un ritmo serrato del bacio che non lascia spazio agli sguardi, né alle domande difficili.
Oggi ti amo così, totalmente pieno di desideri.
(Fabrizio Caramagna)
Chissà se c’è un’unità che misura la distanza tra un bacio e il far finta che non sia mai successo nulla.
(Fabrizio Caramagna)
Il sapore dei baci mai dati posso solo immaginarlo.
E io lo immagino dolcissimo.
Con un retrogusto amaro di tempo perduto.
(Fabrizio Caramagna)
I suoi baci avevano quasi il sapore di una promessa dimenticata, di un’inimicizia spezzata da una breve tregua.
(Fabrizio Caramagna)
E io ci penso a quel bacio finito nel purgatorio dei baci non dati. Poi guardo fuori e il mondo è così incomprensibile e lontano.
(Fabrizio Caramagna)
E poi arrivò quel giorno, pieno di noia, incomprensione e disattenzione, in cui ci baciammo senza sentire più alcun sapore.
(Fabrizio Caramagna)
Ti ho trovato in un bacio. Ti ho perso mentre guardavi da una finestra e riempivi il buio di paure.
(Fabrizio Caramagna)
In una chiesa che non vuole rivelare il suo nome si conserva la reliquia del bacio di Giuda
(Fabrizio Caramagna)
Non è la pugnalata di Caino che temo, ma il bacio di Giuda.
(Fabrizio Caramagna)
I baci suicidi, controcorrente, arrivano alle labbra sbagliate e poi muoiono.
(Fabrizio Caramagna)
Gesti di altri tempi, che gli uomini non fanno più: inchino, baciamano, cedere il passo, aprire la portiera della macchina, dare il braccio, regalare fiori, scostare la sedia. In compenso hanno imparato a dire “ti amo, ma non ho voglia di impegnarmi” e “non sei tu, sono io”.
(Fabrizio Caramagna)
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Le mie 10 frasi preferite sul bacio di autori celebri e famosi
Se per baciarti dovessi poi andare all’inferno, lo farei. Così potrò poi vantarmi con i diavoli di aver visto il paradiso senza mai entrarci.
(William Shakespeare)
E ti bacio la bocca bagnata di crepuscolo.
(Pablo Neruda)
Baciare qualcuno per la prima volta è sempre una specie di miracolo, un viaggio inebriante lungo le rapide di uno strano fiume.
(Peter Cameron)
I baci non sono anticipo d’altre tenerezze, sono il punto più alto.
(Erri De Luca)
Non erano le mie labbra che hai baciato; ma la mia anima.
(Judy Garland)
Poi la baciò. Al tocco delle sue labbra sbocciò per lui come un fiore e l’incarnazione fu completa.
(Francis Scott Fitzgerald)
Un bacio, insomma, che cos’è mai un bacio? un apostrofo rosa fra le parole t’amo…
(Edmond Rostand)
Per una frazione di secondo mi domandai se, baciandola, avrei spezzato l’incantesimo tra di noi, ma era troppo tardi per tornare indietro. E quando le nostre labbra si incontrarono, fui certo che avrei potuto vivere cent’anni e visitare tutti i paesi del mondo, ma che niente avrebbe eguagliato l’intensità di quell’istante in cui baciavo per la prima volta la ragazza dei miei sogni pensando che il nostro amore sarebbe durato per sempre.
(Nicholas Spark)
Mi baciò, e la mia bocca scrisse una poesia di benvenuto sulle labbra.
(Terri guillemets)
L’anima incontra l’anima sulle labbra degli amanti.
(Percy Bysshe Shelley)