Frasi e aforismi sull’abbraccio e l’abbracciarsi

Il 21 gennaio è la Giornata Mondiale degli Abbracci. Nata nel 1986 negli Stati Uniti, con il nome di “Hugging Day” or “Hug Day”, la Giornata Mondiale degli Abbracci è oggi celebrata in molti paesi.

Frasi e aforismi sull’abbraccio e l’abbracciarsi, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulle carezze, Frasi e aforismi sulle braccia e Frasi e aforismi sul bacio.

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Frasi e aforismi sull’abbraccio e l’abbracciare

Nell’abbraccio – ciò che è stato spigolo, linea interrotta, groviglio – diventa di nuovo, come per miracolo, cerchio perfetto.
(Fabrizio Caramagna)

Mi piacciono quelle persone che ti offrono un abbraccio come se fosse un mezzo di trasporto e al tempo stesso una casa.
(Fabrizio Caramagna)

Mi piacciono gli abbracci che, anche se non risolvono nulla, sono un modo per dire alle difficoltà che no, che con noi non potrà farcela.
(Fabrizio Caramagna)

Verbo abbracciare. Un verbo aperto. Privo di muri. Verbo che mostra luce. Verbo che innamora.
(Fabrizio Caramagna)

Abbracciare è stupendo. Ma abbracciare da dietro. E’ la cosa più simile al volare.
(Fabrizio Caramagna)

Alcuni abbracci sono così magici. Sembrano fatti di luce, non di braccia.
(Fabrizio Caramagna)

Ho un abbraccio dentro cui stanno tutti i tuoi stupori e i tuoi sorrisi, vuoi provarlo?
(Fabrizio Caramagna)

L’abbraccio è un filo che si dipana dal gomitolo del cuore e avvolge due persone.
(Fabrizio Caramagna)

Gli abbracci. Questo modo che hanno di entrare nel corpo e di chiudere la porta a tutte le preoccupazioni.
(Fabrizio Caramagna)

Tutte questi desideri in disordine quando basterebbe riporli in un abbraccio per dare loro un senso.
(Fabrizio Caramagna)

Un abbraccio che arriva improvviso e salta tutti i livelli di comunicazione, è invincibile.
(Fabrizio Caramagna)

Se ci pensi prima di darlo, non è un abbraccio, è afferrare qualcuno.
(Fabrizio Caramagna)

Se la ami e in quell’abbraccio senti ancora che c’è un confine tra te e lei, continua a esercitarti.
(Fabrizio Caramagna)

E chissà dove va a nascondersi tutta questa mia solitudine, quando mi abbracci.
(Fabrizio Caramagna)

Quell’abbraccio bussò alle porte delle nostre fragilità e rallentammo perfino il respiro per farlo entrare.
Lui aderì ai nostri corpi e tirò via le paure come una pelle che non ci apparteneva più.
(Fabrizio Caramagna)

Certi abbracci non sono fatti per la terra: hanno un’apertura alare fatta per sfidare la gravità.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono abbracci che contano come trasfusioni di ossigeno.
(Fabrizio Caramagna)

Gli abbracci più belli sono quelli con le braccia attaccate alle spalle, dove l’aria non passa. E la testa che sente ogni cosa nel cuore che batte laggiù.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono abbracci così sinceri e intensi che travolgono tutto, e qualsiasi parola venga detta dopo è assurda.
(Fabrizio Caramagna)

Oggi ho solo bisogno di una mano che misuri la mia febbre di vivere
e di un abbraccio che mi porti in un altro pianeta.
(Fabrizio Caramagna)

“Ho voglia di sentirti”.
“Ti chiamo”.
“No. Abbracciami”.
(Fabrizio Caramagna)

Non chiedermi che giorno della settimana è.
Io non so neanche in che secolo siamo quando ci abbracciamo.
(Fabrizio Caramagna)

Meritiamo tutti una sorpresa e un batticuore, un cielo da inseguire, il soffio di un vento leggero e un abbraccio che non ti aspetti.
(Fabrizio Caramagna)

Muri, confini, limiti, staccionate, sbarre, gabbie, definizioni.
Quando l’unica cosa che dovrebbe starci attorno è un abbraccio.
(Fabrizio Caramagna)

Un giorno ti dirò una cosa bellissima. Dovrai avere un sacco di tempo, di braccia e di spalle, per abbracciarmi. Poi si riderà moltissimo.
(Fabrizio Caramagna)

Volteggiare. Abbracciare. Volare. La coreografia più bella dell’amare.
(Fabrizio Caramagna)

Un abbraccio deve togliere il fiato e ridare il respiro.
(Fabrizio Caramagna)

Abbracciare. L’intreccio delle b e delle c e la mansuetudine delle tre A. Sono suoni perfetti per guidarci a questa voglia di stringere e essere stretti e renderla fisica.
(Fabrizio Caramagna)

Quando ti abbraccio, tengo la mia testa accanto alla tua come per farle prendere luce. E poi domande e risposte. Che profumo hai, che cosa pensi, quando, dove. E pian piano tra le mie braccia e le tue spalle si crea uno spazio morbido, invisibile. Non vorrei mai lasciarlo quello spazio. Ci si sente protetti e compresi.
(Fabrizio Caramagna)

Ci abbracciamo e le mie braccia e le tue braccia sono finalmente ponti e strade che terminano nel punto esatto in cui devono terminare.
(Fabrizio Caramagna)

Gli abbracci sono dei venti
che hanno viaggiato nelle tempeste e ora cercano la pace.
Il mio Maestrale si intreccia con il tuo Zefiro.
Non cerca più l’onda alta o la nuvola nera di pioggia,
ma la sicurezza di uno spazio intimo.
(Fabrizio Caramagna)

Abbracciare è una cosa complessa. Devi usare le mani ma anche il cuore, devi fare piano e forte, devi racchiudere ma devi anche far entrare l’infinito. E soprattutto devi far incastrare il tuo corpo in un altro.
(Fabrizio Caramagna)

Amo i maglioni ampi, gli orizzonti e gli spazi aperti.
Ma non sempre le cose larghe sono confortevoli.
A volte si ha voglia di cose che stringano.
Forte.
(Fabrizio Caramagna)

C’è un lasciarsi abbracciare che somiglia al respiro dell’anima.
(Fabrizio Caramagna)

E comunque la notte è buia solo là fuori. Dentro casa, in un tuo abbraccio, fa tanta luce.
(Fabrizio Caramagna)

Tanti pensieri che girano nella notte, e io vorrei solo un braccio attorno al mio collo a fermarli.
(Fabrizio Caramagna)

Di tutti gli abbracci possibili ne basterebbe uno. A ripararci da una pioggia di giorni che tolgono i colori.
(Fabrizio Caramagna)

Lei aveva galassie negli occhi, stelle nelle mani, sanguinava materia oscura, brillava come comete, ti abbracciava come un buco nero, faceva l’amore come la luna piena.
(Fabrizio Caramagna)

Stretto in braccia a me familiari, mi trattengo e non scappo, rimanendo quasi immobile.
Oggi amo così, in silenzio e con gli occhi chiusi.
(Fabrizio Caramagna)

La piccolezza di un “cosa ti è successo?” di fronte all’immensità di un abbraccio che tra le righe svela un “Io sono qui con te”.
(Fabrizio Caramagna)

Se si stringono mani, se si abbraccia,
è perché l’anima sente
che l’unica forma possibile
per aderire a un’altra anima
è in quel corpo caldo,
in quella resistenza a separarsi,
in quell’uno e uno che fa due
e in quel due che è misteriosamente tutto.
(Fabrizio Caramagna)

Sono strani gli abbracci quando ci si dice addio.
Sei lì sospeso, e stringi qualcosa a cui non potrai mai rimanere aggrappato.
(Fabrizio Caramagna)

In fondo che ne sapete voi, che non avete mai fatto l’inventario delle vostre emozioni, dei milioni di abbracci che ancora avete da dare.
(Fabrizio Caramagna)

Non so voi, ma a me piace esplorare il mondo chiudendo gli occhi e abbracciando forte.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono degli abbracci che sono pugnalate
e degli sguardi furenti dove gli occhi si carezzano.
(Fabrizio Caramagna)

Gli alberi si abbracciano tutto il tempo. Questo è il segreto della loro longevità.
(Fabrizio Caramagna)

Come quando avresti bisogno dell’abbraccio di una speranza morbida e luminosa. E invece arriva una sfilza di delusioni aguzze e fredde, lame che ti tagliano in due e si prendono tutto lo spazio che c’è tra te e ciò che ti manca.
(Fabrizio Caramagna)

Un abbraccio è impossibile da fingere. Se non ti riscalda, non ti consola, non ti fa innamorare, non ti scuote, non ti calma, non ti sorprende o non ti libera, dubitane.
(Fabrizio Caramagna)

Detesto pianificare le giornate, preferirei andare a(b)braccio.
(Fabrizio Caramagna)

Ché poi lo chiamiamo semplicemente abbraccio, quell’universo in cui ci si custodisce. Ma quella profondità in cui ci si sente a posto con ogni cosa dovrebbe avere un nome tutto suo.
(Fabrizio Caramagna)

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Le mie 8 frasi preferite sull’abbraccio e l’abbracciare di autori celebri e famosi

Nessuno è troppo grande per un abbraccio. Tutti vogliono un abbraccio. Tutti hanno bisogno di un abbraccio.
(Leo Buscaglia)

Siamo angeli con un’ala soltanto e possiamo volare solo restando abbracciati.
(Anonimo)

Il mondo non è comprensibile, ma è abbracciabile.
(Martin Buber)

Un abbraccio vuol dire “Tu non sei una minaccia. Non ho paura di starti così vicino. Posso rilassarmi, sentirmi a casa. Sono protetto, e qualcuno mi comprende”. La tradizione dice che quando abbracciamo qualcuno in modo sincero, guadagniamo un giorno di vita.
(Paulo Coelho)

Dentro ad un abbraccio puoi fare di tutto.
Sorridere e piangere.
Rinascere e morire.
Oppure fermarti a tremarci dentro.
Come fosse l’ultimo.
(ilcontenudo, Twitter)

Nell’abbraccio tutto rimane sospeso: il tempo, la legge, la proibizione: niente si esaurisce, niente si desidera: tutti i desideri sono aboliti perché sembrano essere definitivamente appagati.
(Roland Barthes)

Il linguaggio dell’amore è un linguaggio segreto e la sua espressione più alta è un abbraccio silenzioso.
(Robert Musil)

C’è un posto nel mondo dove il cuore batte forte, dove rimani senza fiato per quanta emozione provi; dove il tempo si ferma e non hai più l’età.
Quel posto è tra le tue braccia in cui non invecchia il cuore, mentre la mente non smette mai di sognare.
(Alda Merini)

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