Frasi e aforismi sui bambini

Il 20 novembre si celebra la Giornata Mondiale del Bambino e dei diritti dell’infanzia (“World Children’s Day”). La data del 20 novembre coincide con il giorno in cui l’Assemblea generale delle Nazioni Unite adottò la Dichiarazione dei diritti del fanciullo e la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

Frasi e aforismi sui bambini, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla meraviglia e lo stupore, Frasi e aforismi sull’infanzia, Frasi e aforismi sulla giovinezza e Frasi e aforismi sulla purezza.

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Frasi e aforismi sui bambini

Non sei mai stato bambino se non sei saltato a piedi pari dentro una pozzanghera, svegliando le fate che dormivano e facendole saltare in mille gocce di luce fino al cielo.
(Fabrizio Caramagna)

Ogni mattina il mondo è un foglio di carta bianco e attende che i bambini, attratti dalla sua luminosità, vengano a impregnarlo dei loro colori.
(Fabrizio Caramagna)

Dobbiamo imparare dai bambini.
Amano senza dubitare.
Abbracciano senza avvisare.
Ridono senza pensarci.
Scrivono cose colorate sulle pareti.
Credono ad almeno 10 sogni impossibili.
Non arrivano al cassetto più alto, ma toccano il cielo con la punta delle dita.
E quando vengono affidati al sonno è come se il mondo avesse perso un po’ del suo splendore.
(Fabrizio Caramagna)

Gli scienziati dicono che siamo fatti di atomi, ma un albero mi ha sussurrato che siamo fatti di sogni, un’onda mi ha detto che siamo fatti di viaggi, un bambino che gioca con le fate mi ha raccontato che siamo fatti di meraviglia.
(Fabrizio Caramagna)

I bambini e la purezza sono così legati l’uno all’altra che non capisco perché siano state inventate due parole per esprimere quell’unico bagliore.
(Fabrizio Caramagna)

I bambini camminano con il naso all’insù e il cuore in ogni dove.
(Fabrizio Caramagna)

Lo stupore dei bambini sta sempre dieci passi più avanti delle loro gambe.
(Fabrizio Caramagna)

Le finestre sono di legno, di alluminio, di acciaio, poi ce n’è una di zucchero filato, esiste solo per i bambini che ogni volta si affacciano e vedono cose diverse.
(Fabrizio Caramagna)

Oggi la luce ha fatto incetta di colori purissimi per disegnare lo sguardo di un bambino
(Fabrizio Caramagna)

Gli adulti hanno teorie. I bambini hanno immaginazione.
(Fabrizio Caramagna)

Ho appena avuto in incontro silenzioso con un bambino. Ci siamo guardati negli occhi e abbiamo comunicato nel linguaggio delle stelle. Poi siamo giunti alla stessa conclusione che ci ha fatto scoppiare a ridere nello stesso momento.
(Fabrizio Caramagna)

Lo sguardo di un bambino: un buon conduttore che lascia passare la sua anima senza dispersione
(Fabrizio Caramagna)

Forse nell’arco di una giornata esistono tanti cieli
e la missione di un bambino
è toccarli tutti con un dito.
(Fabrizio Caramagna)

Dei bambini amo quel crederci con gli occhi.
Non la vedo più quella luce così incantata negli occhi degli adulti.
(Fabrizio Caramagna)

Di notte gli adulti pensano ancora alle fatiche del giorno. Solo i bambini si addormentano stremati di mistero
(Fabrizio Caramagna)

Un bambino si porta sempre in tasca un universo di riserva. Caso mai voglia cambiare gioco.
(Fabrizio Caramagna)

Ammiro la capacità dei bambini di trovare in un parco giochi il migliore amico della loro vita, giocare qualche minuto e poi non rivedersi mai più.
(Fabrizio Caramagna)

Un bambino. Corse scatenate nel prato, sguardi pieni di onde blu, un sorriso che colora i pensieri. Se gli dai un foglio, lo fa veleggiare nell’aria e lo trasforma in astronave.
(Fabrizio Caramagna)

Le voci dei bambini piccoli: un pigolio di futuro che profuma il tempo.
(Fabrizio Caramagna)

Ai bambini bastano i cinque sensi per dare senso alla vita.
(Fabrizio Caramagna)

Un bambino lascia la mano alla mamma per andare a saltellare sulle pietre di un gradino. I bambini hanno questa urgenza di fare cose inutili e bellissime.
(Fabrizio Caramagna)

Lasciate tranquilli i bambini che nascono. Fate spazio perché vivano. Non fategli trovare tutto pensato, non gli leggete la stessa favola, lasciate che scoprano gli unicorni e i lupi e che decidano chi è il loro eroe preferito. Indicategli la luna, ma lasciate che trovino altre galassie. Portateli in un campo di fiori e mostrategli i tulipani eleganti, ma anche i fiori selvaggi. E soprattutto non date un nome ai loro amori, ma lasciate che siano loro a darli.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono giorni in cui, spuntata dal nulla, la mia infanzia mi sale veloce sulle spalle, mi stringe i capelli brizzolati fra le manine e sorridendo mi dice: “Non è cambiato nulla. Io e te non ci lasceremo mai”.
(Fabrizio Caramagna)

Un bambino fa un drago con la carta d’argento delle caramelle.
C’è più luce in quegli occhi di drago
che in mille pagine di mille libri.
(Fabrizio Caramagna)

Dei bambini mi piace il loro chiudere le mani e metterle dietro la schiena, come a nascondere segreti.
E mi piace ancor di più quando aprono le mani, danno fiducia al mondo, respirano forte e con la punta delle dita toccano l’invisibile.
(Fabrizio Caramagna)

In qualche parte dell’universo c’è una piazza dove sono disegnate – linee luminose – tutte le corse di tutti i bambini.
(Fabrizio Caramagna)

I bambini amano capovolgere la realtà.
Non mettono i puntini sulle i ma le i sotto i puntini.
(Fabrizio Caramagna)

Solo i bambini sono capaci di pesare il cielo. Se chiedi a un adulto quanto pesa il cielo, non lo sa.
(Fabrizio Caramagna)

Solo la mente di un bambino ha i suoi porticati luminosi e il futuro vi passeggia sereno
(Fabrizio Caramagna)

Appena nati, i bambini tengono l’aldilà ancora stretto nelle loro manine rinchiuse
(Fabrizio Caramagna)

La giornata di un bambino è un rumore di passi che si avvicina al pozzo dell’invisibile e vi guarda dentro e poi torna divertito indietro a giocare con il visibile.
(Fabrizio Caramagna)

Dovremmo essere come i bambini, che giocano a far finta di tutto tranne che di amare.
(Fabrizio Caramagna)

Essere bambini è la fantasia di avviarsi verso qualcosa. Non importa cosa. Si che sarà sempre sorprendente.
(Fabrizio Caramagna)

In mano ai bambini il tempo viene spezzettato come tante briciole di pane. Nell’incavo della mano, schiacciate e rimescolate, formano un grumo d’eternità.
(Fabrizio Caramagna)

Nei bambini la realtà è così piena di forme e colori che l’orologio dimentica il tempo e gira come un caleidoscopio magico.
(Fabrizio Caramagna)

Poeti per vocazione, i bambini sono anche filosofi. Praticano, senza pensarci, la filosofia che Platone definisce nel Teeteto: “Si addice particolarmente al filosofo questa sensazione: il meravigliarsi”.
(Fabrizio Caramagna)

Le lacrime dei bambini brillano come, dopo un acquazzone, i fili d’erba nel prato.
(Fabrizio Caramagna)

Guardo i bambini giocare e ridere, e mi pare che i loro anni siano eterni, al contrario dei miei che sono volati.
Chissà se le nostre clessidre funzionano allo stesso modo, e se c’è la stessa sabbia.
(Fabrizio Caramagna)

C’è questo bambino con la maglietta che gli va corta corta,
ma poi sorride e il sorriso invece gli sta perfetto, gli veste anche gli occhi.
(Fabrizio Caramagna)

Quando in certe parti del mondo vedo lo sguardo triste di milioni di bambini, sento il dolore di tutte le scapole a cui sono state tolte delle ali.
(Fabrizio Caramagna)

Quando ero bambino i prati erano pieni di avventure e gli incontri con il mostro sotto il letto quasi quotidiani. Il cielo era più azzurro di adesso e ogni tanto Dio scendeva da una scala invisibile e mi carezzava i capelli.
(Fabrizio Caramagna)

Sei ancora bambino finché hai sulla bocca un “Ma questo è incredibile!”, scuotendo la testa e sbattendo le palpebre per la sorpresa.
(Fabrizio Caramagna)

Tornano dal parco i bambini, avvolti in una nuvola di stanchezza per i giochi a perdifiato. Anche i sogni puntano a terra lo sguardo e si dicono sfiniti, ma domani ricominceranno a volare in cielo.
(Fabrizio Caramagna)

Su quale muretto si sono messi a camminare i miei piedi? A quale gioco stanno giocando le mie mani? Su quale prato la mia testa si rotola facendo le capriole? Su quale bicicletta le mie ginocchia si sono sbucciate? In qualche parte dell’universo la mia infanzia è ancora viva e fa le cose senza di me.
(Fabrizio Caramagna)

Le biglie di vetro con cui giocavamo da bambini. Si sono perdute, forse sono cresciute e sono diventati pianeti, mondi possibili, in altri universi.
(Fabrizio Caramagna)

La vita è troppo breve per smettere di essere un bambino.
(Fabrizio Caramagna)

Giuramenti di bambino (ahimè quasi tutti infranti).
Giuro che sarò fedele al prato. Alla prime parole che ho imparato. Alla mia mano innocente che gioca con le costruzioni. Alla bici che mi lancia verso l’infinito. All’aeroplano di carta che lancio verso il cielo. Lo giuro, sarò fedele al mio essere buono e semplice.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono bambini che hanno un cuore buono dentro una nuvola di rabbia. Non vogliono svelare da dove venga. Forse se la porteranno dietro tutta la vita.
(Fabrizio Caramagna)

Solo i bambini sanno amare e odiare senza finzione, senza esitazioni, senza sfumature.
(Fabrizio Caramagna)

“Aspetta ancora un po’” ha il sapore di un bambino disperato che guarda il mare, mentre gli adulti continuano i loro interminabili preparativi per la partenza.
(Fabrizio Caramagna)

I bambini sono fatti del: – 33% di risate – 33% di amore – 33% sogni.
Gli adulti sono fatti del: – 33% di ansia – 33% di noia – 33% disagio.
(Fabrizio Caramagna)

Immagino che per un bambino sia molto facile fare amicizia perché non dà ancora per scontato che molti esseri umani abbiano il vuoto al posto dell’anima.
(Fabrizio Caramagna)

Non è mai troppo presto per instillare nei bambini il dubbio, senza il quale non ci sarebbero la scienza, la filosofia e la democrazia.
(Fabrizio Caramagna)

La morte di un bambino toglie senso al mondo.
Noi siamo preparati alla morte dei grandi,
ma non alla morte di un bambino.
Dio, nella sua ingiustizia imperscrutabile,
sa essere ingiusto anche con gli angeli.
(Fabrizio Caramagna)

Ho visto bambini morire di vecchiaia quando si sono dimenticati di chiedere: “perché?”
(Fabrizio Caramagna)

Un tempo le meravigliose luci dei fuochi d’artificio si riflettevano negli occhi dei bambini.
Oggi si riflettono sugli schermi dei loro cellulari.
(Fabrizio Caramagna)

Rubare l’infanzia a un bambino, non conosco furto più grave.
(Fabrizio Caramagna)

Da grande voglio fare il bambino, è l’inesperienza che mi frega.
(Fabrizio Caramagna)

Da bambini eravamo tutti più bravi ad essere felici.
(Fabrizio Caramagna)

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Le mie 10 frasi preferite sui bambini di autori celebri e famosi

Tutti i grandi sono stati bambini una volta. (Ma pochi di essi se ne ricordano).
(Antoine de Saint-Exupéry)

Un neonato rappresenta il convincimento di Dio che il mondo debba continuare.
(Carl Sandburg)

Un bambino può insegnare sempre tre cose ad un adulto:
1. A essere contento senza motivo.
2. A essere sempre occupato con qualche cosa.
3. A pretendere con ogni sua forza quello che desidera.
(Paulo Coelho)

I bambini sono degli enigmi luminosi.
(Daniel Pennac)

I bambini sono come i marinai: dovunque si posano i loro occhi, è l’immenso.
(Christian Bobin)

Un bambino è un angelo le cui ali diminuiscono man mano che le sue gambe si allungano.
(Anonimo)

I bambini sono senza passato ed è questo tutto il mistero dell’innocenza magica del loro sorriso.
(Milan Kundera)

I bambini sono frammenti di polvere di stelle soffiati dalla mano di Dio.
(Larry Barretto)

I fanciulli trovano tutto nel nulla, gli uomini il nulla nel tutto.
(Giacomo Leopardi)

Sarebbe bello parlare con i bambini che eravamo e chieder loro cosa ne pensano degli adulti che siamo diventati.
(Juan Felipe Gabanhia)

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