Il 21 novembre si celebra la Giornata Nazionale degli Alberi.
Frasi e aforismi sugli alberi scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulle foglie, Frasi e aforismi sulle radici e Frasi, citazioni e aforismi sui rami.
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Frasi e aforismi sugli alberi
Le mani dell’albero hanno le unghie sporche di azzurro a furia di scavare dentro il cielo.
(Fabrizio Caramagna)
Questi alberi così immensi, che sembrano quasi toccare il cielo, ci mostrano cosa può essere la felicità: un precipitare verso l’alto.
(Fabrizio Caramagna)
Oggi è un giorno perfetto per appoggiarsi a un albero e farsi raccontare quanti gnomi e fate si nascondono sotto le sue radici.
(Fabrizio Caramagna)
Il mio sogno? Sentire un giorno battere il cuore degli alberi.
(Fabrizio Caramagna)
Entra in un bosco, siediti accanto a un albero e raccontagli tutto
(Fabrizio Caramagna)
Sono stato una foglia di castagno in autunno, un’ombra di cipresso in inverno, un fiore di ciliegio in primavera e un ramo di quercia in estate. E tu, cosa sei stato?
(Fabrizio Caramagna)
Gli alberi fanno di tutto per non dominare ciò che li circonda. Lasciano che gli eventi accadano: il cielo azzurro, le tempeste, il vento, la pioggia.
Accettano ogni cosa senza l’ossessione di capire o di controllare.
(Fabrizio Caramagna)
Se gli alberi parlassero, ogni libro resterebbe muto tante sono le cose sagge che avrebbero da dire.
(Fabrizio Caramagna)
Che nome ho, quando un albero mi chiama?
(Fabrizio Caramagna)
Il vento parla agli alberi.
Racconta i suoi viaggi
ed essi vibrano di luce.
(Fabrizio Caramagna)
Ci sono giorni in cui gli alberi sembrano più alti di tutte le ambiziose architetture umane.
E se ci posi lo sguardo, senti una protezione che arriva da milioni di anni fa.
(Fabrizio Caramagna)
Quando un uccello si ferma su un albero, ne assorbe i pensieri e con essi impollina l’immaginazione dell’albero successivo.
(Fabrizio Caramagna)
Quando abbattono un albero, da qualche parte dell’universo una galassia muore.
(Fabrizio Caramagna)
La determinazione del seme, la flessibilità del ramo, la serenità del vecchio albero.
(Fabrizio Caramagna)
Vedendo certi alberi piegati, tu pensi alla forza devastante delle tempeste e delle stagioni, e invece sono protesi ad ascoltare l’universo.
(Fabrizio Caramagna)
Gli alberi millenari li trovi spesso fisicamente isolati, quasi come se ci fosse una sorta di sacra riverenza degli altri alberi. E chi vuole entrare nel bosco sa che deve prima passare da loro e ascoltare la loro voce, se non vuole perdersi i segreti di quel luogo.
(Fabrizio Caramagna)
Nella vita bisogna fare tre cose, dice un proverbio zen: “fare un figlio, scrivere un libro, piantare un albero”.
Poi ci sono quelli che fanno l’opposto: “Abbattono gli alberi, bruciano i libri, abbandonano i figli”.
(Fabrizio Caramagna)
L’albero non giudica nessuno, è lì dritto nel cielo con tutta la sua gentilezza e meraviglia. Il suo tronco riposa e rasserena. E I rami non fanno mai polemiche con il mondo. Offrono solo ombra e colori.
Perché l’uomo continua a tagliare gli alberi?
(Fabrizio Caramagna)
Gli alberi vivono dentro due flussi: quello degli umori che sgorgano dalla profondità della terra e quello della luce che viene dal cielo.
(Fabrizio Caramagna)
Quando un albero muore, i suoi sogni passano all’albero vicino. Per questo gli alberi non muoiono mai.
(Fabrizio Caramagna)
Gli uomini sono imprigionati nel tempo, ma non nello spazio. Gli alberi sono imprigionati nello spazio, ma non nel tempo.
Un uomo può andare sulla luna, un albero può attraversare i secoli.
(Fabrizio Caramagna)
Gli alberi non dicono “lo so”, dicono “io sono”.
(Fabrizio Caramagna)
Grazie, alberi, per non avermi detto nemmeno una volta come devo essere.
(Fabrizio Caramagna)
L’albero con tutti i suoi passeri dentro e, ogni volta che un passero fa il suo primo volo, l’albero prova una gioia indicibile.
(Fabrizio Caramagna)
Mi piace pizzicare gli alberi in primavera in modo che sappiano che non stanno sognando.
(Fabrizio Caramagna)
È bello ascoltare i canti degli alberi. Le sue melodie sono state imparate secoli fa e vengono ripetute quotidianamente con la stessa allegria.
(Fabrizio Caramagna)
Noi subiamo il tempo. Gli alberi invece lo misurano.
(Fabrizio Caramagna)
L’albero beve tutta la luce del giorno. Non risparmia neppure una goccia.
(Fabrizio Caramagna)
Gli alberi si abbracciano tutto il tempo. Questo è il segreto della loro longevità.
(Fabrizio Caramagna)
La superiorità di Virgilio su Omero, è che il primo parla di alberi.
(Fabrizio Caramagna)
Se avessimo qualche frammento del nostro dna in comune con gli alberi, forse saremmo più umani.
(Fabrizio Caramagna)
Gli anelli dell’albero simboleggiano il suo fidanzamento con il tempo.
(Fabrizio Caramagna)
Il vento non passa mai due volte di seguito nello stesso modo nelle foglie dell’albero.
(Fabrizio Caramagna)
Entro in un bosco sfiduciato e giù di morale.
E subito un abete mi mette sulle spalle una cappa verde e fa di me un cavaliere
e sento di nuovo la vita vibrare
e la voglia di correre a perdifiato verso l’orizzonte.
(Fabrizio Caramagna)
Date un nome agli alberi, carezzate le foglie, riempite gli occhi di cielo, ascoltate i discorsi del prato, fate piccoli passi, fermatevi a meravigliarvi, sorridete, lasciate scivolare via tutto ciò che è pesante.
(Fabrizio Caramagna)
Ci sono delle stagioni e delle ore in cui gli alberi sono così leggeri che sembra che vogliano posare le radici in cielo.
(Fabrizio Caramagna)
Bevi una chioma d’albero e ubriacati di ossigeno.
(Fabrizio Caramagna)
Questa insonnia degli alberi che vibrano nella notte dopo il grande avvenimento del tramonto.
(Fabrizio Caramagna)
In ogni albero c’è sempre una foglia che non trema davanti alla tempesta.
(Fabrizio Caramagna)
Trova il tempo per pensare e sarai saldo come un albero.
Per leggere e vedrai cosa c’è sopra le nuvole.
Per distenderti e sarai dolce come l’erba.
E se trovi il tempo per amare, sarai come il cielo quando è più azzurro.
(Fabrizio Caramagna)
L’albero è un libro le cui foglie non sono numerate.
(Fabrizio Caramagna)
Ci sono alberi che si notano solo in autunno. Proprio prima che si spoglino.
(Fabrizio Caramagna)
Autunno. L’albero, spoglio di foglie, si consolerà in un improvviso desiderio di ombra e freddo.
(Fabrizio Caramagna)
Gli alberi che non vogliono cedere all’autunno. Che conservano il loro manto di foglie, seppur secco, sino all’ultimo. Che non hanno il coraggio di mostrare la loro nudità.
(Fabrizio Caramagna)
Pensai a quell’albero, in mezzo all’asfalto e con poca terra, come a un’anima stanca che aveva appoggiato i suoi sogni nel posto sbagliato. Così presi a fargli compagnia e fu un silenzio complice.
(Fabrizio Caramagna)
Il pioppo che si riflette nell’acqua della sera sta pregando rivolto a un dio dei pioppi.
(Fabrizio Caramagna)
Alcuni di noi trovano impossibile lasciarsi andare, e non so se questo sia una maledizione o una benedizione.
Eppure oggi ho guardato gli alberi. Avevano i rami sbattuti dalla tempesta e le foglie a brandelli, ma di erano di nuovo pronti ad accogliere qualsiasi cosa: la luce del cielo sereno o la pioggia. E sembravano felici.
(Fabrizio Caramagna)
Quegli alberi le cui radici crepano l’asfalto e i cui rami entrano nelle case abbandonate. Quanti modi ha la natura di riprendersi i suoi spazi.
(Fabrizio Caramagna)
Quando gli alberi vengono abbandonati non sono tristi, sono liberi.
(Fabrizio Caramagna)
L’albero dava voce al vento e il vento lo rivestiva con foglie dai colori mai visti: indaco, viola, rosso magenta.
(Fabrizio Caramagna)
Nella notte l’albero si gira al contrario. Le sue radici affondano nel cielo stellato.
(Fabrizio Caramagna)
Il mondo: una foglia appesa all’albero dell’universo.
(Fabrizio Caramagna)
In un’altra vita sarai un albero. E i passeri e le foglie parleranno al posto tuo.
(Fabrizio Caramagna)
Quando non si sentirà più un solo canto di uccello, forse sarà troppo tardi per accorgersi che non ci sono più alberi intorno a noi.
(Fabrizio Caramagna)
Il noce, raggiunge anche i 25 metri di altezza e i 12 di diametro. Comincia a dare noci verso l’età di 15 anni. Il suo massimo rigoglio è verso i 60 anni. E’ un albero a crescita lenta che può vivere anche tre secoli.
Per contro, la durata media dell’uomo è 76 anni. Durante la maggior parte della sua vita non dona nulla. E ha il coraggio di proclamarsi immortale.
(Fabrizio Caramagna)
L’ostinazione dei grandi alberi a sfidare il massacro del tempo.
(Fabrizio Caramagna)
Devo avere qualcosa di un albero, perché il tocco tiepido del sole fa scorrere una linfa invisibile nel mio sangue.
(Fabrizio Caramagna)
Incidiamo le iniziali della nostra unione sulla corteccia, nella speranza che l’amore sia duraturo, forte e stabile, proprio come l’albero.
(Fabrizio Caramagna)
Nei boschi ci sono alberi nascosti che nei giorni di pioggia profumano di gelato al pistacchio.
(Fabrizio Caramagna)
C’era un sogno qui, molti alberi fa. Adesso è tutto deserto.
(Fabrizio Caramagna)
In Amazzonia hanno verso gli alberi la stessa ossessione che Hitler aveva per gli ebrei. Li vogliono sterminare tutti. E’ una tragedia assurda vedere il polmone della terra trasformarsi a poco a poco in un deserto.
(Fabrizio Caramagna)
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Le mie 5 frasi preferite sugli alberi di autori celebri e famosi
C’è qualcuno seduto all’ombra oggi perché qualcun altro ha piantato un albero molto tempo fa.
(Warren Buffett)
Alberi,
eravate frecce
cadute dall’azzurro?
Che terribili guerrieri vi scagliarono?
Sono state le stelle?
(Federico García Lorca)
Piantate alberi. Ci danno due degli elementi più cruciali per la nostra sopravvivenza: ossigeno e libri!
(Whitney Brown)
Amo appoggiare la mia mano sul tronco di un albero davanti il quale passo, non per assicurarmi dell’esistenza dell’albero – di cui io non dubito – ma della mia.
(Christian Bobin)
ALBERO
l’esplosione lentissima
di un seme.
(Bruno Munari)