Frasi e aforismi sull’appoggio e l’appoggiarsi, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sul sostegno, Frasi e aforismi sul rifugio, Frasi e aforismi sull’aiuto e l’aiutare e Frasi e aforismi sull’equilibrio.
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Frasi e aforismi sull’appoggio e l’appoggiarsi
Scrivere è sentire la penna appoggiarsi sulla pagina, e vedere la pagina aprirsi a un cielo più grande del cielo.
(Fabrizio Caramagna)
Il divano, una tisana, un libro e appoggio la sera lì, nel mezzo. E sto a guardare il mondo.
(Fabrizio Caramagna)
A volte abbiamo solo bisogno di qualcuni che ci dica “Appoggiati a me”, senza parole, sentendolo sulla pelle e nei pensieri, finalmente non più soli.
(Fabrizio Caramagna)
Oggi mi servirebbe una fenice per appoggiare la testa sul suo petto e rinascere.
(Fabrizio Caramagna)
Appoggio una mano contro il vetro e respiro, chissà se ti arriva la mia carezza.
(Fabrizio Caramagna)
Il sole tramonta, e non c’è altra forma che si appoggia al mondo con quel tocco, con quell’impronta – se non le mani di un bambino sulla guancia di una madre o il cuore di una donna sul petto di un uomo.
(Fabrizio Caramagna)
E poi appoggiarsi al cielo di aprile come a una guancia leggera. Con la pelle che aderisce alla pelle della serenità e un filo d’aria a circondarmi.
(Fabrizio Caramagna)
Oggi è un giorno perfetto per appoggiarsi a un albero e farsi raccontare quanti gnomi e fate si nascondono sotto le sue radici.
(Fabrizio Caramagna)
Vorrei avere il coraggio dei sognatori, che dopo aver appoggiato una scala sulle nuvole ci salgono sopra.
(Fabrizio Caramagna)
Il silenzio della notte è come qualcosa che si appoggia alla finestra e cerca di entrare, ma senza spingere, senza fare alcun rumore. La finestra è chiusa, ma lui entra lo stesso, con il suo peso leggero. E avvolge ogni cosa.
(Fabrizio Caramagna)
Tu sei il punto d’appoggio da cui cominciano
le mie fughe verso la felicità.
(Fabrizio Caramagna)
E ora appoggiati al mio cielo che ti racconto la notte.
(Fabrizio Caramagna)
Quel momento magico in cui appoggiando il libro sul nostro petto, ascoltiamo battere il suo cuore sopra il nostro cuore.
(Fabrizio Caramagna)
Aveva una treccia tanto lunga che avrebbe portato sopra le nuvole chiunque si fosse appoggiato a lei.
(Fabrizio Caramagna)
Datemi un punto di appoggio e una birra e che il mondo lo sollevi qualcun altro.
(Fabrizio Caramagna)
Datemi un punto d’appoggio e un Ipobrufene, per favore.
(Fabrizio Caramagna)
Datemi un motivo, un punto d’appoggio e forse mi muoverò dal mio divano.
(Fabrizio Caramagna)
Dammi un punto di appoggio, e mi occuperò di tutto ciò che vacilla intorno a noi.
(Fabrizio Caramagna)
Dammi un caffè di appoggio e potrei non sollevare il mondo, ma sicuramente mi alzerò dal letto.
(Fabrizio Caramagna)
Quando appoggio le labbra sul tuo collo così caldo,
le mie paure non sanno più qual è il mio nome.
(Fabrizio Caramagna)
Se appoggio il collo sulla tua spalla
posso sentire il profumo di galassie sconosciute.
Se ci baciamo, sentiamo il gusto delle nostre prime parole.
(Fabrizio Caramagna)
Tu sei quella che mi fa sentire a casa.
Sei finestra di luce, mura che proteggono, tavolo dove appoggiare le chiavi, tetto che eleva i miei sogni.
(Fabrizio Caramagna)
Ti guardo dormire. I capelli agganciati al cuscino, i sogni appoggiati sugli occhi e dentro le mani migliaia di universi che ancora non conosco.
(Fabrizio Caramagna)
Quando le fondamenta tremano, il miglior punto di appoggio è l’orizzonte.
(Fabrizio Caramagna)
In quale giorno della tua relazione è cominciato il panico di perdere l’appoggio e hai iniziato a vedere la caduta come una possibilità reale?
(Fabrizio Caramagna)
La nostra storia era tutto una finzione: la risata, il punto di appoggio, il salvagente durante il naufragio, anche la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
(Fabrizio Caramagna)
Col passato che fa male,
con migliaia di perché nel presente
e senza un futuro
su cui appoggiare la testa.
(Fabrizio Caramagna)
Ho dovuto perdere il tuo appoggio per ritrovare l’equilibrio.
(Fabrizio Caramagna)
Finalmente solo, si appoggiò con la schiena alla porta chiusa, il suo respiro rallentò, per la prima volta era dalla parte giusta della porta.
(Fabrizio Caramagna)
Tutto ciò che ha a che fare con il sognare ha il mio appoggio incondizionato
(Fabrizio Caramagna)
Ho come colonna sonora, il battito del tuo cuore quando appoggio la testa sul tuo petto.
(Fabrizio Caramagna)
Sono appoggio, impulso o compagnia, ma mai riserva.
(Fabrizio Caramagna)
Se il tuo vicino è in pace con te, è perché è in lotta con l’altro e ha bisogno del tuo appoggio.
(Fabrizio Caramagna)
Gli amici più soccorrevoli sono quelli che ci fanno sentire la loro forza e la loro vulnerabilità. Se fossero solo fragili non potremmo appoggiarci su di loro, ma se fossero solo pieni di certezze, non potremmo condividere le nostre debolezze.
(Fabrizio Caramagna)
L’amore maturo non dice “Sei mia” o “Mi appartieni”. L’amore maturo dice: “Vorrei rispettare la tua libertà, appoggiarmi al tuo confine e sentire che ci sono milioni di strade che portano a te, ma anche spazi e tempi che sono solo tuoi”.
(Fabrizio Caramagna)
Appoggio l’orecchio al tuo cuore. E capisco come fa la conchiglia a raccogliere il respiro del mare.
(Fabrizio Caramagna)
Appoggio l’orecchio sul tavolo e sento l’eco di tutte le punte di matita rotte. Chissà dove sono scomparse.
(Fabrizio Caramagna)
La luna appoggia il suo sguardo curioso sulle vetrate delle cattedrali, e prova il rimpianto di non poter entrare là dentro.
(Fabrizio Caramagna)
Ci sono punti d’appoggio che possono sollevare il mondo, ma sono le persone che lo rivoluzionano.
(Fabrizio Caramagna)
I grattacieli sono scale appoggiate al cielo e gli ultimi scalini sembrano confinare con le stelle.
(Fabrizio Caramagna)
Vent’anni fa c’erano scrittori lodati e riveriti da tutti e ora – morti e senza l’appoggio dei critici, degli amichetti e dei salottini letterati – sono completamente dimenticati.
La mafia letteraria funziona in vita, ma per l’aldilà si deve ancora attrezzare.
(Fabrizio Caramagna)
Il paradosso folgora i concetti che svogliatamente si appoggiano alla logica.
(Fabrizio Caramagna)
Mi chiedo se la prima persona che ha guidato una bicicletta non sia stata bruciata sul rogo, perché come è possibile che quella macchina si regga senza ribaltarsi, con una base di appoggio così piccola! Pura stregoneria!
(Fabrizio Caramagna)
Per la parola “innamorarsi”, la lingua inglese ha una strana espressione “fall in love” cioè “cadere in amore”. Come se una persona, innamorandosi, potesse cadere in basso. Quando invece dovrebbe volare. Ma se proviamo a rovesciare il mondo, a mettere il cielo in basso e la terra in alto, “fall in love” è cadere dalla terra a cui ci appoggiamo, precipitando nel cielo.
(Fabrizio Caramagna)
Il problema è sempre stato il punto di appoggio del punto di appoggio.
(Fabrizio Caramagna)