Frasi e aforismi sull’attenzione

Frasi e aforismi sull’attenzione e l’essere attenti, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla sensibilità, Frasi e aforismi sul rispetto e Frasi e aforismi sulla cura e il prendersi cura.

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Frasi e aforismi sull’attenzione

Guarda l’attenzione, che bella!
Si prende cura di tutte le cose che non riescono a chiedere aiuto.
(Fabrizio Caramagna)

L’attenzione non è qualcosa che si dà o si presta ma qualcosa che si è.
(Fabrizio Caramagna)

Le attenzioni sincere appartengono al piccolo mondo della gentilezza.
(Fabrizio Caramagna)

Le attenzioni richiedono tempo, volontà, generosità. Per questo non sono mai piccole.
(Fabrizio Caramagna)

L’attenzione è l’altro nome, più discreto, più delicato, dell’amore.
(Fabrizio Caramagna)

L’attenzione non ha bisogno di gesti eclatanti. A volte è una presenza invisibile.
(Fabrizio Caramagna)

Se presti attenzione, in cambio ricevi battiti del cuore.
(Fabrizio Caramagna)

Mi piace l’etimologia di considerare, dal latino “cum” e “sidus” (stella). Considerami, cioè osservami attentamente come una stella.
(Fabrizio Caramagna)

La bellezza di una persona premurosa e attenta in una stanza piena di gente loquace.
(Fabrizio Caramagna)

Si preferisce chiedere attenzione anziché prestarla.
(Fabrizio Caramagna)

Ferocia nel cercarti.
Determinazione nell’averti.
Dolcezza nel baciarti.
Attenzione e cura nel proteggerti.
Altro davvero non serve.
(Fabrizio Caramagna)

Ma tu ce l’hai un’idea di quanta cura, rispetto, attenzione, responsabilità, amore e tempo bisogna mescolare per avere un noi?
(Fabrizio Caramagna)

È vero, vogliono le mie attenzioni, ma non tutte vestono giusto.
Ci vuole cura del dettaglio, per amare.
(Fabrizio Caramagna)

Ma ci sarà qualcuno che di mestiere
trova il tempo per gli altri?
Che sa mettere le lancette in un modo
che, anche se non ha un solo momento per sé,
riesce a trovare attenzione e presenza per chi lo chiede?
(Fabrizio Caramagna)

Ci vuole tempo per fare le cose con attenzione. Ma il tempo manca. E più ancora manca l’attenzione.
(Fabrizio Caramagna)

I like «ti prego notami» sono le richieste d’attenzione della nostra epoca.
(Fabrizio Caramagna)

Manca l’attenzione, mentre abbonda l’approssimazione.
(Fabrizio Caramagna)

Tutte queste opzioni a cui abbiamo accesso tipo “ignora, salta, skip intro” la dicono lunga sul nostro livello di attenzione.
(Fabrizio Caramagna)

Quelli che nel giro di pochi istanti spostano l’attenzione da una persona all’altra, come se fosse una cosa leggera da spostare, come se si potesse buttare via quando si ha voglia.
(Fabrizio Caramagna)

Amori non rinnovabili.
Affetti a tempo determinato.
Amicizie a progetto.
Attenzioni a giorni alterni.
Anche i sentimenti sono diventati provvisori come il lavoro.
(Fabrizio Caramagna)

Mi piace leggere le storie che nessuno legge mai.
Quelle che sono scritte sul cuore, tra una cicatrice e l’altra.
Quelle che per fretta o disattenzione o egoismo il mondo trascura.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono attenzioni che sanno di luce e vento fresco, sulla pelle.
(Fabrizio Caramagna)

Quella semplice attenzione di chi si preoccupa per te, anche se sa di non poter dire altro che parole.
Vale una mano che ti sfiora e ti aiuta a rialzarti.
(Fabrizio Caramagna)

La cura è nel chiedere “cosa hai fatto oggi”, nel “fai attenzione”, nell’esserci e ascoltare in silenzio, nel prendere per mano le tue paure e farci quattro risate.
Il prendersi cura è fatto di piccole cose.
(Fabrizio Caramagna)

Una delle qualità dei bambini è l’attenzione: i bambini sono sempre attenti a quello che fai.
(Fabrizio Caramagna)

Attenzione per il prossimo, giustizia, gratitudine e rispetto.
Questi sono semi che trasformano la tua vita in un giardino di gentilezza.
(Fabrizio Caramagna)

Con rispetto e attenzione, è già mezzo cuore.
(Fabrizio Caramagna)

Uno dei motivi per cui amiamo i fiori è in quella loro fragile bellezza che richiede una attenta premura. Pari a quella che vorremmo che venisse riservata a noi nel corso della vita.
(Fabrizio Caramagna)

L’eccessivo bisogno di attenzioni che hanno quelli che non riescono a darle.
(Fabrizio Caramagna)

Se devi agitare le braccia per avere la sua attenzione, allora lascia perdere.
(Fabrizio Caramagna)

C’è un gelo impossibile da sopportare tutte le volte che mi addormento fuori dalla tua attenzione.
(Fabrizio Caramagna)

Passo a trovarti tutti i giorni senza attirare la tua attenzione. Oggi però c’era il vento giusto e ti ho mandato un sorriso diverso dal solito e forse te ne sei accorta.
(Fabrizio Caramagna)

Lei è una fiamma di egoismo e vanità
e quando provi a smorzare il suo fuoco
con gesti di attenzione e presenza,
diventi solo ulteriore carburante
per il suo incendio.
(Fabrizio Caramagna)

Ricevere dagli altri quello che si attende invano da uno solo, dedicare a una solo un’attenzione con cui ci priviamo degli altri, è un gioco dove si perde sempre e non si dona mai.
(Fabrizio Caramagna)

I sorrisi finti, i ciao infiniti, i “ti trovo davvero in forma” e baci e abbracci e in realtà non sanno chi sei, non sanno quante volte si è rotto il tuo cuore, non sanno in che galassia vuoi fuggire di notte.
Ma come fanno a parlarti con quelle parole dette senza anima e lasciate senza attenzione, come fanno a scivolare sulla superficie di ogni cosa? Io non ci riuscirei.
(Fabrizio Caramagna)

A volte non capisco.
Lanciano appassionati appelli sull’accoglienza, sull’ospitalità, ma poi non ti salutano per strada, non ringraziano, non ti guardano negli occhi.
Come se l’attenzione verso l’altro non cominciasse dal molto piccolo, dal molto vicino.
(Fabrizio Caramagna)

Certe attenzioni assomigliano a quei mazzi di fiori bellissimi destinati a morire. Strappati da terra, per illuminare un volto che non se ne cura.
(Fabrizio Caramagna)

Prima ci attirano nella trappola dell’attenzione e poi ci fanno cadere nella botola del disinteresse.
(Fabrizio Caramagna)

Troppe cose hanno invaso la vita degli uomini. L’attenzione, la cura e la dedizione non possono moltiplicarsi secondo il numero delle cose. Così passiamo da un oggetto all’altro, da una persona all’altra, correndo contemporaneamente in varie direzioni. Diventiamo superficiali, egoisti, disumani. Bisognerebbe tornare a un mondo fatto di poche cose.
(Fabrizio Caramagna)

Quando il cielo cerca invano l’attenzione di un salice piangente.
Ma lui preferisce rimirarsi nello specchio di un lago.
(Fabrizio Caramagna)

Nella lettura di un testo non bisogna mai forzare l’attenzione. E’ il testo che deve attirare l’attenzione del lettore.
(Fabrizio Caramagna)

In libreria tutti queste migliaia di libri “novità” sfornati a getto continuo, in una competizione patetica per l’attenzione sempre più labile del lettore.
(Fabrizio Caramagna)

Questa poesia ci dichiara colpevoli
di non aver visto l’alba di oggi
e il processo andrebbe esteso
a tutti quelli che l’hanno vista
e hanno fatto finta di niente,
immersi nei loro loro lavori,
nelle loro preoccupazioni,
nelle loro ambizioni.
La pena inflitta
è una condanna all’attenzione,
alla meraviglia,
all’empatia.
Da scontare per le prossime
365 albe.
(Fabrizio Caramagna)

C’è attenzione quando trasformiamo in centro la periferia di qualcosa.
(Fabrizio Caramagna)

E poi arrivò quel giorno, pieno di noia, incomprensione e disattenzione, in cui ci baciammo senza sentire più alcun sapore.
(Fabrizio Caramagna)

Di solito le altre persone non leggono il libro della nostra vita, al massimo sfogliano e gira le pagine a casaccio, portano il panico tra i capitoli, fanno cascare tutta la punteggiatura e poi spariscono.
(Fabrizio Caramagna)

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