Frasi e aforismi sulla ruggine

Frasi e aforismi sulla ruggine e l’arrugginito, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla polvere, Frasi e aforismi sull’oro e Frasi e aforismi sull’antico e l’antichità.

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Frasi e aforismi sulla ruggine

La rabbia dura poco. La delusione, no. Quella sa di ruggine. E piano piano avvolge i tuoi perché.
(Fabrizio Caramagna)

Le parole che non ti ho mai detto sono righe su un vinile, ruggine su una chiave, filamenti di lampade spente.
(Fabrizio Caramagna)

Avremmo dovuto proteggerci dalla ruggine, dai sorrisi che sapevano di veleno, dalle porte che cigolavano e non si aprivano più. Ora è solo strazio.
(Fabrizio Caramagna)

Le cose dimenticate hanno un odore tutto particolare. Molto diverso da quelle rotte.
Hanno l’odore della polvere e della ruggine.
(Fabrizio Caramagna)

L’inerzia genera ruggine, la ruggine crea crepe, le crepe originano tensione.
(Fabrizio Caramagna)

Ogni vita è un filo di metallo che di ora in ora si consuma: raro è che invece della ruggine si formi l’oro.
(Fabrizio Caramagna)

I chiodi arrugginiti guardano con occhi attoniti l’oro che non smette mai di brillare.
(Fabrizio Caramagna)

Stai attento quando il chiodo con cui intendi scacciare un altro chiodo è arrugginito e tu muori di tetano.
(Fabrizio Caramagna)

Ci siamo incontrati per la prima volta miliardi di anni fa
in una galassia lontana
e tutto ciò che ci siamo detti è diventato ferro e sogni, ruggine e tempesta,
polvere di stelle e suono di comete,
e ora giace, stupendo e inaccessibile,
in qualche parte dell’universo.
(Fabrizio Caramagna)

Una sedia quasi sempre arrugginita, due catene che la imprigionano, e un movimento ripetitivo e regolare. Eppure non c’è niente che dia un senso di libertà come l’altalena.
(Fabrizio Caramagna)

Tu che sei cocciuto, filo d’erba che cresci tra la ruggine, raccontami un po’ la tua forza.
(Fabrizio Caramagna)

Un’àncora arrugginita, che continua a sperare che il vento la sollevi come una vela, e che sciolga tutti i suoi nodi.
(Fabrizio Caramagna)

La dorata ruggine del tramonto che le ali delle rondini graffiano appena.
(Fabrizio Caramagna)

L’arancione che brucia di luce anche se sa di essere quasi ruggine.
(Fabrizio Caramagna)

La felicità ha questa proprietà fisica di evaporare facilmente.
L’infelicità invece permane, come ruggine su ferro.
(Fabrizio Caramagna)

La porpora dei papi ha riempito di ruggine i Vangeli.
(Fabrizio Caramagna)

Ti porto al mare è una dichiarazione d’amore.
E’ togliersi le ruggini della città,
è far prendere fiato al cuore,
e vivere l’azzurro come una strada.
(Fabrizio Caramagna)

La voce di un cancello arrugginito. Un grande cortile.
Le finestre di una casa accese come occhi nel buio
La campagna è il luogo in cui ti senti scorrere addosso l’infanzia.
(Fabrizio Caramagna)

La villa abbandonata.
L’aria rassegnata dei leoni in pietra di guardia ai cancelli. Il sapore della ruggine sulle mani. Le fontane senza più acqua. Le persiane storte delle finestre.
(Fabrizio Caramagna)

Le finestre chiuse e un po’ arrugginite della villa guardano il paesaggio circostante con gli occhi stanchi di chi non vive più la felicità.
(Fabrizio Caramagna)

La villa abbandonata è scura in volto per gli anni che passano. Dal cancello l’arrugginito leone di ferro ha perso la forza per ruggire.
(Fabrizio Caramagna)

Capannoni arrugginiti dei cartelli “affittasi”. Vie polverose e saracinesche abbassate. Si calcola anche così il declino economico.
(Fabrizio Caramagna)

Non dovrei lasciarti andare via così. Con quella corazza arrugginita addosso che ti ferisce la pelle. Dovrei insegnarti a toglierla.
(Fabrizio Caramagna)

L’istante dopo aver fatto quella promessa Impossibile, sa di ruggine in bocca e le parole risuonano dentro la testa con un’eco vuota.
(Fabrizio Caramagna)

Gente che si arrugginisce senza essere mai stata ferro.
(Fabrizio Caramagna)

Vi si è arrugginito il piedistallo.
Vi consiglio di scendere.
(Fabrizio Caramagna)

Hai fatto con me quello che l’ossigeno fa con il ferro: hai trasformato tutto in ruggine.
(Fabrizio Caramagna)

Io tanto cancello di ferro. Tu troppo ossigeno che ossida ogni cosa.
Non potevamo andare d’accordo.
(Fabrizio Caramagna)

La pesantezza dell’incedere, agli occhi chiusi, le spalle curve, le nuvole sfatte di pioggia, i gesti arrugginiti che non riescono più a voltare pagina. Fotografia della resa.
(Fabrizio Caramagna)

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