Frasi e aforismi sulla linea

Frasi e aforismi sulla linea, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sull’orizzonte, Frasi e aforismi sul punto, Frasi e aforismi sulla geometria e Frasi e aforismi sul disegno e il disegnare.

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Frasi e aforismi sulla linea

Prendete l’orizzonte: è solo una linea immaginaria, ma è da millenni che trasforma i marinai in sognatori.
(Fabrizio Caramagna)

I pirati avevano capito tutto. Il tesoro piu grande del mondo è quella linea laggù, tra cielo e mare: l’orizzonte.
(Fabrizio Caramagna)

Amo le linee, con loro velocità, la loro tenacia, la loro urgenza di arrivare sempre da qualche parte.
(Fabrizio Caramagna)

Amo le linee aggrovigliate e le forme che mutano. Perché se fossimo rette non ci incontreremmo mai.
(Fabrizio Caramagna)

Tutto dovrebbe seguire la linea delle labbra.
E’ l’unica linea che porta all’infinito.
(Fabrizio Caramagna)

Nella vita, come nell’arte, il bello si muove con linee e curve.
(Fabrizio Caramagna)

La sfera è il modo in cui le linea cerca di spiegare a cubi e piramidi la spiritualità.
(Fabrizio Caramagna)

Punto o linea: due modi opposti d’intendere il significato del mondo.
(Fabrizio Caramagna)

Le abitudini sono insistenti testardaggini che intendono proclamare la superiorità del punto fisso rispetto alla linea aperta.
(Fabrizio Caramagna)

Chi va controcorrente, non vuole chiudere il cerchio. Preferisce la libertà della linea.
(Fabrizio Caramagna)

Mi piacevano quei due. Si amavano ed erano felici, ma avevano anche imparato a star da soli, come due barche a vela che, sebbene vibrino della stessa aria, procedono parallele e si si godono la loro linea di luce.
(Fabrizio Caramagna)

Poi pensavo che ognuno ha la sua bussola e il suo ago rivolto a nord
Che le vite non sono linee che si sovrappongono, ma rette che divergono all’infinito. Ognuno nella sua direzione, ognuno con il suo nord.
Ci sovrapponiamo solo per po’. Pochi attimi.
Pensando che in quegli attimi ci sia sia tutto.
(Fabrizio Caramagna)

Basta una linea per disegnare un labirinto: la linea della vita.
(Fabrizio Caramagna)

Oggi il vento ha preso tutti i miei punti interrogativi e li ha distesi e li ha fatti diventare linee che portano verso l’orizzonte.
(Fabrizio Caramagna)

Nell’invisibile sono nascosti sguardi nasi, sorrisi, labbra, volti, linee e movimenti che aspettano solo l’occhio del fotografo per uscire fuori.
(Fabrizio Caramagna)

Nella serenità le linee della vita sono facili, gli occhi guardano i panorami più belli e le dita stringono delicate lo stupore.
(Fabrizio Caramagna)

La grande architettura è maschile e femminile. Linee dritte e curve si mescolano per dare origine a una luminosa durata.
(Fabrizio Caramagna)

A volte la linea tra il giorno e la notte si ferma. E sembra che la luna rubi il tramonto al sole.
(Fabrizio Caramagna)

Sul volto di una persona cerco motivi per potermi fidare di lei: se vedo occhi chiari come sorgente, linee scavate dal dolore, tracce di stupore e di delicatezza, allora mi fido.
(Fabrizio Caramagna)

Il tacco: una specie di infinito che prolunga la linea delle gambe.
(Fabrizio Caramagna)

Da secoli è in atto una guerra geometrica. Il cactus è a favore delle rotondità e delle curve smussate, ma le spine amano le linee dritte e affilate. Chi vincerà?
(Fabrizio Caramagna)

Tra il sottinteso ed il taciuto. Una linea sottile dove si possono creano complicità, ma anche litigi.
(Fabrizio Caramagna)

Il paradosso è che puoi restarci impigliato una vita nella linea sottile tra il bene e il male.
(Fabrizio Caramagna)

La linea che divide l’interesse dal disinteresse è talmente sottile che la si attraversa più volte al giorno.
(Fabrizio Caramagna)

Il problema delle linee di confine è che, spesso, non le attraversiamo.
Indecisi, ci camminiamo sopra come un equilibrista sul filo, senza mai avere il coraggio di stare da una parte o dall’altra.
(Fabrizio Caramagna)

Brindo a chi traccia una linea per terra, dritta o storta, spessa o sottile… non importa come; ciò che conta è che la guardi e pensi fiducioso: “da qui non passeranno”.
(Fabrizio Caramagna)

La farfalla. Il suo volo è regolato dal tempo di un altro universo. E anche la sua geometria non è la nostra, ignora la retta e la linea dritta.
Una civiltà di farfalle non avrebbe mai inventato l’aeroplano. Nemmeno il treno. E neppure il denaro e il profitto. Ma la poesia sì. E anche l’arte.
(Fabrizio Caramagna)

L’ala è il battito visivo del cuore, una linea che infrange ogni volta i limiti dello spazio.
(Fabrizio Caramagna)

Il gabbiano mulina colpi bianchi e linee oblique, dando nuova luce all’orizzonte
(Fabrizio Caramagna)

Con le sue linee di luce
il sole inventa
nuove tigri nei giardini.
(Fabrizio Caramagna)

Mi piacciono le linee di confine, dove i prati diventano boschi, dove la parola diventa un tocco, dove la preghiera diventa ascolto.
(Fabrizio Caramagna)

Sono belli i contorni sfumati. le linee appena tratteggiate. i colori sfocati che non abbagliano. I gesti morbidi. La vaghezza di un sorriso.
(Fabrizio Caramagna)

E continuo a stupirmi della meraviglia dei dettagli fuori da margini, delle linee appena visibili, dei silenzi che nessuno ascolta.
(Fabrizio Caramagna)

Quello che amiamo del mare è sempre una linea fissa in lontananza. E da questa linea una parte arriva fino a noi con le sue onde, una parte va altrove verso l’infinito.
(Fabrizio Caramagna)

Vanno avanti e indietro i tram,
sempre legati a una linea di acciaio e di fatica.
A ogni fermata lasciano salire un volto, un corpo
che sembra un naufrago nella città.
(Fabrizio Caramagna)

La gente del circo appartiene ai cilindri ed ai trapezi, alle scatole e ai cerchi di fuoco, non cammina su linee rette e terreni solidi come noi.
(Fabrizio Caramagna)

Di certe onde sarebbe da farne linee guida per la felicità.
(Fabrizio Caramagna)

In molti cercano di salire sull’ultimo gradino, sull’ultimo piedistallo, sull’ultima vetta.
Io sono quello rimasto ancora alla linea di partenza, a giocare con i gessetti colorati e a respirare insieme alle petunie.
(Fabrizio Caramagna)

Chissà quanto sarebbe lungo il mio corpo umano se disponessi i suoi singoli atomi uno accanto all’altro in un’unica fila. Forse la sua linea sarebbe più lunga di quella dell’Equatore.
(Fabrizio Caramagna)

La linea grigia del Pil a cui molti dedicano la linea stretta della propria vita avida.
(Fabrizio Caramagna)

La mano che chiede l’elemosina mostra senza vergogna le linee di un destino sfortunato.
(Fabrizio Caramagna)

A volte vorrei che le mie spalle si rimpicciolissero.
Che diventassero fragili e insignificanti linee e non più bersagli su cui il mondo si aggrappa e colpisce.
(Fabrizio Caramagna)

La pazienza sa che ci sono labirinti anche nelle linee rette.
(Fabrizio Caramagna)

Il paradosso obbliga ad uscire dalla linea continua, per vedere altri piani inclinati.
(Fabrizio Caramagna)

In questa vita puoi tracciare tutte le linee gialle che vuoi, il problema sarà sempre decidere da che parte stare.
(Fabrizio Caramagna)

Fece della verticale una mistica e una passione. Si sentiva così affine a quella dimensione che, come un martire, era disposto a difendere la bellezza di una linea che sale dritta fino in cielo. A lui si deve l’idea della Prima Crociata Verticale, una lotta santa contro tutte le linee orizzontali.
(Fabrizio Caramagna)

Raccontava storie bellissimi disegnando linee invisibili sulla parete di una cella di cristallo. Ma nessuno riusciva a leggerle.
(Fabrizio Caramagna)

Mi piace raccogliere fragole. Mi piace scrivere a mano e allungare le linee delle t “minuscole”. Mi piace soffermarmi a guardare la gente e sorridere agli sconosciuti.
(Fabrizio Caramagna)

Nel libro dell’orizzonte c’è una linea sottile e minuscola. E’ lì che scrivo i miei aforismi.
(Fabrizio Caramagna)

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