Frasi e aforismi sulla regina

Frasi e aforismi sulla regina, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla principessa, Frasi e aforismi sul Principe azzurro e Frasi e aforismi sulle favole e le fiabe.

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Frasi e aforismi sulla regina

Negli scacchi, la regina interpreta l’eroe e il re è la damigella in pericolo che deve essere salvata.
Spesso è così anche nella vita, solo che gli uomini non lo sanno quante volte vengono salvati dalle donne.
(Fabrizio Caramagna)

Semiramide, Cleopatra, Isabella la Cattolica, Maria Stuarda, Isabella I di Inghilterra, Caterina de’ Medici, Cristina di Svezia, Caterina la Grande, Maria Antonietta d’Asburgo-Lorena, Regina Elisabetta II. Nella sonorità e nella bellezza dei loro nomi, le regine sopravanzano i re.
(Fabrizio Caramagna)

La corona è un anello che si adatta solo alla testa dei re e delle regine.
(Fabrizio Caramagna)

Non esistono un re o una regina vestiti di abiti corti. Ogni loro centimetro di pelle è ricoperto. Il sovrano non può mostrare la sua nudità.
(Fabrizio Caramagna)

Amori impossibili.
Sulla scacchiera, tutti i pezzi bianchi sono innamorati della regina nera.
(Fabrizio Caramagna)

Lei è una principessa eterea, vive in un castello in aria.
Il re stava sulla lancetta dei minuti, la regina su quella delle ore, e si incontravano fuggevolmente.
(Fabrizio Caramagna)

La regina guardava il mondo attraverso mura merlate perchè la vita e l’amore erano cose da cui cercava riparo.
(Fabrizio Caramagna)

Castelli invalicabili, feritoie. Parole d’ordine dimenticate. Piena l’acqua dei fossati. Ci sono regine che si sono rinchiuse nella propria dimora e hanno paura di tornare nel mondo.
(Fabrizio Caramagna)

Il re andava a trottare nel regno del Vorrei in compagnia del suo fido destriero, poi tornava in città e raccontava ai sudditi le meraviglie che aveva visto.
La regina invece andava a trottare nel regno del Senno di poi in compagnia del suo fido destriero, poi tornava in città con lo sguardo triste e raccontava ai sudditi i rimpianti che aveva incontrato.
(Fabrizio Caramagna)

Il re Bucaneve e la regina Ortensia non erano d’accordo su nulla, nemmeno sui giorni del mese, l’unico momento di coesione era quando guardavano i tramonti.
(Fabrizio Caramagna)

Facciamo sogni di regine e re, cavalli, torri e alfieri ma non siamo nient’altro che pedoni immobilizzati nella nostra casella.
(Fabrizio Caramagna)

Senza orchi, lupi, streghe e regine cattive non apprezzeremmo così tanto il lieto fine delle favole.
(Fabrizio Caramagna)

Il draghetto sputafuoco della regina si allenava sputando scintille e lapilli nel grande camino del castello.
(Fabrizio Caramagna)

Era una regina eccentrica. Nel suo castello c’erano solo pipistrelli biondo platino.
(Fabrizio Caramagna)

Nel regno dei folli, la regina misurava il tempo con girandole di danza, l’oca con il becco appuntito firmava i decreti e l’inverno chiedeva invano di essere ricevuto a palazzo.
(Fabrizio Caramagna)

Notare le cose, anche quelle più piccole, ma poi lasciarle andare con un gesto della mano, come farebbe la regina quando grazia gli errori di un suddito.
(Fabrizio Caramagna)

Se l’amore è reale, è perché da qualche parte c’è una Regina.
(Fabrizio Caramagna)

Adorala come una regina
Trattala come una principessa.
Baciala come un’amante.
(Fabrizio Caramagna)

Il mazzo di carte è l’unico posto del mondo dove il re e la regina si mescolano col fante.
(Fabrizio Caramagna)

Una regina che cerca di rieducare alla pace gli alfieri e i cavalli della scacchiera.
(Fabrizio Caramagna)

Cade la torre, salta il cavallo, i pedoni si inciampano, e la regina fugge con l’alfiere.
(Fabrizio Caramagna)

Una regina degli scacchi che disubbidisce alle regole. Lei vuole essere neutrale. Nelle sfide sta da entrambe le parti.
(Fabrizio Caramagna)

Quando la regina in bianco usciva dalla scacchiera, si metteva a nevicare su tutti i pezzi.
(Fabrizio Caramagna)

All’asilo il bambino ripete la scena della caramella davanti a Laura, La vuoi una caramella? vediamo se ce l’ho, fruga nei pantaloni, fa l’occhiolino, l’estrae e gliela porge come fosse un fiore, Laura sorride e dice grazie come solo le regine sanno fare.
(Fabrizio Caramagna)

Il grande castello sonnecchia, nessuna voce o movimento, sento il silenzio ma è indicibile a parole. Vorrei solamente restare in ascolto insieme con le statue all’ingresso, perdere gli occhi sui pendii di alberi secolari e sui prati che sanno di antiche feste, e poi vedere all’improvviso un cavaliere che avanza scortato dai valletti. Chissà se da qualche parte c’è anche la regina.
(Fabrizio Caramagna)

La regina di quadri non deve essere bella ma colorata.
(Fabrizio Caramagna)

Le termiti, re e regina, celebrano il loro matrimonio divorandosi reciprocamente le ali. Esemplare preludio al matrimonio degli essere umani.
(Fabrizio Caramagna)

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