Frasi e aforismi sul grattacielo, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla città, Frasi e aforismi sul cielo, Frasi e aforismi sull’altezza e Frasi e aforismi su New York.
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Frasi e aforismi sul grattacielo
I grattacieli sono scale appoggiate al cielo e gli ultimi scalini sembrano confinare con le stelle.
(Fabrizio Caramagna)
La materia prima del grattacielo è il vetro, il metallo e la vertigine.
(Fabrizio Caramagna)
Il grattacielo nasce come sfida alla gravità, impulso verso il cielo, scala con intenzioni altissime.
(Fabrizio Caramagna)
Il grattacielo è come un volo reso immobile. L’ha fermato un architetto mentre saliva in alto.
(Fabrizio Caramagna)
Quando da bambino leggevo la parola grattacielo, pensavo a gente che vive all’ultimo piano e la sera se ne va in giro sulle nuvole a parlare con le stelle.
(Fabrizio Caramagna)
I grattacieli delle metropoli che si levano contro il cielo come le nuove Tavole della Legge.
(Fabrizio Caramagna)
L’ombra bassa di un grattacielo, sdraiata lungo il marciapiede. Anche lei vorrebbe toccare almeno una volta il cielo.
(Fabrizio Caramagna)
In tutto questo cemento della città ci vorrebbe da qualche parte una cascata di glicini che scende giù da un grattacielo.
(Fabrizio Caramagna)
I grattacieli si credono tutti belli, vedono le persone passare per strada ineluttabilmente col naso all’insù.
(Fabrizio Caramagna)
In merito ai costruttori di ponti e grattacieli, preferisco quelli che confidano più nei calcoli matematici che nella Divina Provvidenza.
(Fabrizio Caramagna)
Io con l’ascensore vado fino al trentesimo piano del grattacielo, poi però non mi fido e preferisco la guida sherpa.
(Fabrizio Caramagna)
Il cielo si alzò più in alto del normale perché il grattacielo gli faceva ombra.
(Fabrizio Caramagna)
Il cielo disegna una nube quasi infantile con le sue rotondità soffici, che accarezza la severa punta del grattacielo di una banca.
(Fabrizio Caramagna)
Di New York amo le strade, il cristallo dei grattacieli, le luci magiche della notte, i volti e i clamori che scorrono sottopelle.
(Fabrizio Caramagna)
Un tramonto su Manhattan, il mare che ti soffia addosso il vento dell’Atlantico, i grattacieli che si riempiono di luci e tu che da New York non te ne andresti mai.
(Fabrizio Caramagna)
A New York nascono in continuazione nuovi grattacieli.
Questo rito collettivo ricorda ai newyorkesi che qualsiasi creazione umana potrebbe essere migliore di quella che è. Ogni anno viene costruito un grattacielo più bello, e ogni anno un grattacielo antico viene distrutto, perché la perfezione sfugge sempre agli sforzi dell’uomo, a prescindere dalle capacità e dall’ispirazione.
(Fabrizio Caramagna)
Il pozzo è un grattacielo sotterraneo.
(Fabrizio Caramagna)
L’ascensore dei grattacieli è un servizio di trasporto metropolitano ma in verticale.
(Fabrizio Caramagna)
Quel grattacielo eraccome un giovane intimidito dalla presenza di un’antica dimora.
(Fabrizio Caramagna)
Taluni pensano di essere grattacieli. Ma non sfiorano nemmeno di sfuggita l’azzurro.
(Fabrizio Caramagna)
Era pieno di contraddizioni: un cavernicolo che viveva nei grattacieli, un senzatetto sedentario, un eremita che odiava la solitudine.
(Fabrizio Caramagna)
La bellezza dell’utopia è nella sua costruzione, non nella sua realizzazione. Mi piace guardarla salire come un grattacielo di 100 piani…e a ogni piano c’è una luce nuova… non importa se alla fine non riesci a mettere il tetto.
(Fabrizio Caramagna)