Frasi e aforismi sulla follia e la pazzia, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sull’anticonformismo, Frasi e aforismi sulla meraviglia e Frasi e aforismi sulle abitudini.
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Frasi e aforismi sulla follia e la pazzia
Vado d’accordo con i bambini, con i matti e i poeti,
quelli che perdono la bussola, il tempo e gli schemi,
quelli che saltano sopra i muri e corrono liberi dall’altra parte.
(Fabrizio Caramagna)
E se invece prendessi un’altra strada,
se invece di fare lo stesso percorso
inventassi una capriola
o un salto sulla luna?
(Fabrizio Caramagna)
Fallo come un matto o impazzirai a non farlo.
(Fabrizio Caramagna)
Siamo tutti unici. Siamo tutti ordinari. Siamo tutti smarriti. Siamo tutti nel luogo giusto. Siamo tutti eroi. Siamo tutti indifesi. Siamo tutti noiosi. Siamo tutti folli. Dipende solo dal giorno.
(Fabrizio Caramagna)
C’è chi lo chiama coraggio, chi incoscienza, chi follia, chi utopia.
In comune hanno lo spregio per tutto ciò che sa di compromesso e mezze misure.
(Fabrizio Caramagna)
Datemi un po’ di follia, una manciata di colori, poi serviranno solo due giri di danza e un segreto da condividere con qualcuno.
(Fabrizio Caramagna)
Non c’è posto nella mia vita per chi non rispetta l’anima, chi non respira un po’ di follia e chi non sa guardare il cielo.
(Fabrizio Caramagna)
Cerca una persona a cui mostrare tutta la tua vulnerabilità. Una che possa classificare i tuoi vizi in ordine alfabetico, le tue manie in ordine cronologico, i tuoi sogni in ordine di follia, e nonostante questo amarti.
(Fabrizio Caramagna)
Forse stiamo solo cercando qualcuno con cui coincidere nelle manie, nelle paure e nella follia… e non è così facile.
(Fabrizio Caramagna)
La follia è un mazzo in cui tutte le carte sono fiori, ma ogni fiore è diverso dal resto.
(Fabrizio Caramagna)
“Che fai oggi?”
“Mi sono disegnato Saturno sul palmo della mano e poi vado a cavalcare un arcobaleno”.
(Fabrizio Caramagna)
Nel regno dei folli, la regina misurava il tempo con girandole di danza, l’oca con il becco appuntito firmava i decreti e l’inverno chiedeva invano di essere ricevuto a palazzo.
(Fabrizio Caramagna)
Che i treni diventino pazzi
e ci portino agli angoli del mondo dove la sorpresa è del tutto inattesa.
(Fabrizio Caramagna)
A ruota libera ed impazzita, che binari e traversine non fanno per me.
(Fabrizio Caramagna)
A volte vorrei farneticare, sprecare tutto il fiato, correre nel vento e coprire di parole sorprendenti i vuoti, le distanze, le impossibilità.
Vorrei stordire il destino a colpi di gesti folli.
(Fabrizio Caramagna)
Le streghe e gli eretici, come si sa, erano innocenti. Pagarono la stupidità e la malvagità degli esseri umani. Non è diversa oggi la sorte dei non conformisti, di tutti coloro vengono scambiati per folli solo perché controcorrente.
(Fabrizio Caramagna)
Agli egocentrici preferisco i folli: i primi pensano che il mondo giri intorno a loro, i secondi che intorno a loro girino galassie, buchi neri e pianeti dalle forme e dai colori sconosciuti.
(Fabrizio Caramagna)
È vero quel che vai dicendo di me:
che da troppo tempo abito sulla luna
parlando con gente matta
di antichi castelli e cose perdute.
(Fabrizio Caramagna)
La ragione sa molte cose, ma la follia ne sa una più grande.
(Fabrizio Caramagna)
I folli sono indispensabili, hanno delle idee che non sarebbero venute in mente neppure a un genio.
(Fabrizio Caramagna)
Il mondo lo hanno sempre cambiato i folli, i sognatori, i romantici, gli eretici e le streghe.
Non le greggi.
(Fabrizio Caramagna)
Siamo pieni di strappi, tagli, cuciture,
ma anche di follie fuori dagli schemi,
parole fuori dalle righe, viaggi sulla luna.
(Fabrizio Caramagna)
Nelle mente ci sono troppi fili che legano tra di loro delle idee che avrebbero bisogno di libertà, disse il pazzo mentre comprava un paio di forbici.
(Fabrizio Caramagna)
Mi hanno detto dei tuoi viaggi, mi hanno detto che guardi il cielo sotto la corolla di un fiordaliso, che sei diventata pazza ma io so che sei solo un po’ strana, come me.
(Fabrizio Caramagna)
Da lei ho imparato che dolcezza e follia possono avere lo stesso nome.
(Fabrizio Caramagna)
L’amore e la follia non sono opposti. Entrambi sono intrecciati al punto che è impossibile determinare quale sia la causa e quale la conseguenza.
(Fabrizio Caramagna)
Nei sogni di solito i pazzi guariscono e i normali impazziscono.
(Fabrizio Caramagna)
L’amore è un folle che corre in un campo di grano
e dorme tra i papaveri,
una parola lacerata dal vento,
uno sconosciuto che affonda un coltello di luce
nel cuore e lo fa esplodere come un mazzo di rose.
(Fabrizio Caramagna)
Vieni che ti stampo la mia follia. Non so se bastarenno tutti i colori del toner.
(Fabrizio Caramagna)
Quali parti di me non vuoi amare?
Sono fatto di tante lettere dell’alfabeto. Amale tutte.
La D di dolore, la P di paura, la V di vergogna, la L di luce, la F di follia, la S di sorriso.
(Fabrizio Caramagna)
Chissà se esiste un senso anche per quelli come me, quelli matti e colorati che si tengono in tasca la malinconia, i libri dell’ottocento e sogni ancora da esaudire.
(Fabrizio Caramagna)
La pazzia non è una malattia della mente. Ma una dimensione parallela a questo universo dove ogni tanto ci piace tornare.
(Fabrizio Caramagna)
Cos’è la pazzia se non un’accentuata attitudine all’immedesimazione con gli altri?
(Con una spiccata predilezione per gli elfi e le streghe)
(Fabrizio Caramagna)
A volte ho il sospetto che la mia follia stia cercando di farmi fuori per prendere possesso di tutta la mia identità.
(Fabrizio Caramagna)
Il matto cammina rigorosamente sul ciglio della strada perchè i pensieri son così ingombranti che il marciapiede non li contiene e quello sguardo puntato alla fine della via vede qualcosa che nessun altro vede. Solo io e un bambino lo guardiamo e capiamo tutto.
(Fabrizio Caramagna)
Non erano anime gemelle, avevano solo una cosa in comune: a entrambi mancava la stessa vite. È stato un amore folle
(Fabrizio Caramagna)
La follia finisce per diventare una forma di difesa, messa in atto dal soggetto, per destreggiarsi nel campo della cupa insensibilità.
(Fabrizio Caramagna)
Prima di prenderti gioco di un matto, chiedigli perchè è impazzito.
(Fabrizio Caramagna)
Tutti ridono davanti al pazzo finché non si accorgono che sta soffrendo, ma nessuno ride davanti a chi soffre anche se si comporta da pazzo.
(Fabrizio Caramagna)
Purtroppo esiste anche una follia oscura, guasta, che non si calma neanche ad accarezzarle le guance.
(Fabrizio Caramagna)
La follia colpisce chi ha ingannato se stesso per così tanto tempo che poi, alla fine, scopre la verità.
(fabrizio Caramagna)
Scusa l’attesa, sono venuto dietro ad un pazzo che calpestava solo le piastrelle bianche. Tutti sanno che è più veloce scegliere il nero.
(Fabrizio Caramagna)
Sul letto di morte non voglio parlare con il cappellano. Voglio parlare con il cappellaio matto.
(Fabrizio Caramagna)
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Le mie 10 frasi preferite sulle follia e la pazzia, di autori celebri e famosi
– Alice: Sto diventando matta, papà?
– Padre: Ho paura di sì, Alice: sei matta, svitata, hai perso la testa… Ma ti dirò un segreto: tutti i migliori sono matti.
(Dal film Alice in Wonderland)
L’imperfezione è bellezza, la pazzia è genialità, ed è meglio essere assolutamente ridicoli che assolutamente noiosi.
(Marilyn Monroe)
Ero matta in mezzo ai matti. I matti erano matti nel profondo, alcuni molto intelligenti. Sono nate lì le mie più belle amicizie. I matti son simpatici, non così i dementi, che sono tutti fuori, nel mondo. I dementi li ho incontrati dopo, quando sono uscita.
(Alda Merini)
L’equilibrio tranquillizza, ma la pazzia è molto più interessante.
(Bertrand Russel)
Ti viene data solo una piccola scintilla di follia. Non devi perderla.
(Robin Williams)
È tutta colpa della luna, quando si avvicina troppo alla terra fa impazzire tutti.
(William Shakespeare)
“Ma io non voglio andare in mezzo ai matti” protestò Alice.
“Oh, non puoi evitarlo” disse il gatto “Qui tutti sono matti. Io sono matto. Tu sei matta”.
(Lewis Carroll, Alice nel paese delle meraviglie)
In materia amorosa i pazzi sono quelli che ne sanno di più. Non chiedere d’amore agli intelligenti, amano intelligentemente, che è come non aver amato mai.
(Julio Cortázar)
Il pazzo è un sognatore sveglio.
(Sigmund Freud)
Un uomo che ha un’idea nuova è uno svitato finché quell’idea non ha successo.
(Mark Twain)
Ridevano di Edison, ridevano di Fulton, e rideranno di ogni pazzo senza speranza
(Aaron Haspel)