Frasi e aforismi sulla scultura

Frasi e aforismi sulla scultura, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla pittura, Frasi e aforismi sull’arte e Frasi e aforismi sul museo.

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Frasi e aforismi sulla scultura

Conta il movimento nello spazio e il brivido negli occhi.
La bellezza di una scultura è tutta lì.
(Fabrizio Caramagna)

Una scultura mostra il tempo, il movimento, la luce.
Rivela la materia e la fa accadere davanti ai tuoi occhi.
(Fabrizio Caramagna)

Lo scultura trova una forma, nella lotta continua tra quel che libera dalla materia e quel che trattiene.
(Fabrizio Caramagna)

La scultura non si muove di un centimetro ma irradia un dinamismo infinito e perpetuo.
(Fabrizio Caramagna)

Nella scultura il marmo non è morto, è carne e respiro, e non vuole essere disturbato se non dal silenzio di chi lo contempla.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono sculture che sono dei tali capolavori che non sono scolpite in tre dimensioni, ma in quattro, dove per quattro si intende la dimensione dell’assoluto.
(Fabrizio Caramagna)

Scolpire come potrebbero scolpire un fiume o l’aria, con un continuo lavoro di piccoli colpi, leggeri passaggi di sabbia e vento, pressioni invisibili, scontri improvvisi.
(Fabrizio Caramagna)

Se una scultura è immobile non è una scultura. E’ una pietra o un masso.
(Fabrizio Caramagna)

Ogni scultura, anche quella più grigia, ha dei colori invisibili.
(Fabrizio Caramagna)

Alcune brutte sculture sono opera dello scalpello e non dell’artista.
(Fabrizio Caramagna)

Fotografare la scultura vuol dire tradurre la scultura in un nuova opera d’arte.
(Fabrizio Caramagna)

Quando un scultura invade il territorio diventa architettura.
(Fabrizio Caramagna)

Nell’arte la bellezza è fulminea. Un quadro, un’architettura, una scultura, un corpo offrono il loro contenuto in un baleno.
(Fabrizio Caramagna)

La pittura ha tante affinità con il cielo quante la scultura con le montagne.
(Fabrizio Caramagna)

Nel creare le sue forme, lo scultore celebra le nozze tra la materia e la luce.
(Fabrizio Caramagna)

Vuoti e pieni. Come i volumi di un bassorilievo. Lì davvero il vuoto e l’invisibile creano contenuto.
(Fabrizio Caramagna)

La sorpresa del marmo quando uno scultore costruisce un uomo al suo interno.
(Fabrizio Caramagna)

La scultura violenta la materia. La pittura la accarezza. Ma nessun arte lascia la materia veramente in pace.
(Fabrizio Caramagna)

Nella scultura il marmo e il legno si invaghiscono in modo assai diverso del nostro volto.
(Fabrizio Caramagna)

E in questo preciso istante il vento freddo batte sulle rocce della montagna. Una pietra tutta tremante maledice lo scultore che non l’ha portata con sé nel suo studio.
(Fabrizio Caramagna)

Sono strani giardinieri gli scultori.
Nella pietra scelgono un germoglio,
un frammento di luce, uno spazio
come luogo di fioritura della loro opera.
(Fabrizio Caramagna)

Gli scultori sono quasi scomparsi. Chi ha voglia di studiare le tecniche per scolpire la materia? E’ troppo faticoso. Richiede tempo e apprendistato. Più comodo comporre e montare installazioni. Chiunque può prendere un oggetto e farlo diventare una installazione e dichiararsi artista.
(Fabrizio Caramagna)

La cosa più dolorosa del calpestare un pezzo di lego è quando questo si adatta perfettamente al tuo corpo e allora scopri di essere una scultura di lego che pensava di essere umana.
(Fabrizio Caramagna)

La fiamma viene continuamente scolpita dalla mano invisibile dell’aria.
(Fabrizio Caramagna)

Ha un fisico scultoreo. Ma lo scultore è Arnaldo Pomodoro.
(Fabrizio Caramagna)

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