Frasi e aforismi sull’altalena, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sui bambini, Frasi e aforismi sulla giostra e Frasi e aforismi sul luna park.
**
Frasi e aforismi sull’altalena
L’altalena è il pendolo dell’infinito.
(Fabrizio Caramagna)
Felicità, tira fuori l’altalena che sto arrivando.
(Fabrizio Caramagna)
Le altalene non vanno appese a un ramo qualunque. Ogni albero ha il ramo dei bambini. Devi cercarlo con pazienza.
(Fabrizio Caramagna)
Gli altri pensino ai soldi e al successo.
Noi bambini mai cresciuti lottiamo per cose serie, tipo chi sale per primo sull’altalena.
(Fabrizio Caramagna)
Quel dondolarsi sull’altalena, per toccare il cielo. E’ il bello del rimanere un po’ bambini, col cuore che si fa grande.
(Fabrizio Caramagna)
Il cigolio delle catene dell’altalena, che resta nell’aria dopo essere scesi.
Fotografia della nostra infanzia che vibra ancora da qualche parte.
(Fabrizio Caramagna)
Per curare le notizie brutali che viaggiano per il mondo, ci vogliono più scivoli e altalene e bambini che saltano felici sui materassi gonfiabili.
(Fabrizio Caramagna)
Le altalene mi dicevano che dopo un basso c’è sempre un alto, e per dimostrarlo mi facevano toccare il cielo con un sorriso.
(Fabrizio Caramagna)
Quella sensazione quando l’altalena arrivava in alto e si fermava per una frazione di secondo prima di scendere. Da adulto la chiami felicità.
(Fabrizio Caramagna)
Utopie, farfalle, altalene e altre cose su cui mi piacerebbe salire e oscillare nel vento.
(Fabrizio Caramagna)
Siamo stati molto fortunati, non tutti i pianeti con forme di vita nell’universo hanno le altalene e le mongolfiere.
(Fabrizio Caramagna)
Sull’altalena guardavo il cielo e poi sorridevo a occhi chiusi. Fosse stato per me non sarei mai sceso. Sapevo che la vita degli adulti avrebbe avuto le sue altalene, ma molto meno divertenti.
(Fabrizio Caramagna)
Una sedia quasi sempre arrugginita, due catene che la imprigionano, e un movimento ripetitivo e regolare. Eppure non c’è niente che dia un senso di libertà come l’altalena.
(Fabrizio Caramagna)
Quando in altalena sei con i piedi in cielo e spingi per stare più in alto possibile e chiedi all’asse terrestre laggiù di aspettare qualche attimo.
(Fabrizio Caramagna)
Queste altalene a due, dove ciascuno si dà slancio in senso opposto all’altro, per andare insieme lassù in alto a dare lezioni di equilibrio al cielo.
(Fabrizio Caramagna)
Le altalene fanno l’amore al buio, slacciandosi pian piano le catene.
(Fabrizio Caramagna)
Misuro la distanza tra me e la galassia Alpha Centauri. E provo tenerezza per le regole della fisica.
Se qualcuno spinge l’altalena in modo giusto, ci arrivo subito lassù.
(Fabrizio Caramagna)
L’altalena è il primo luogo in cui ho imparato ad abbracciare il vento. Poi me l’hanno insegnato anche le onde e le corse d’amore nel prato.
(Fabrizio Caramagna)
Mi spettano 30 minuti di altalena di cui non ho fruito nel 1975.
(Fabrizio Caramagna)
Le uniche situazioni in sospeso che ho apprezzato nella mia vita sono state in altalena.
(Fabrizio Caramagna)
Se non ha parchi disegnati negli occhi,
se non ha scivoli e giostre nel sorriso,
se non ha altalene nei pensieri,
se non mette il mare azzurro tra la sua bocca e la mia,
allora non è quella giusta.
(Fabrizio Caramagna)
Certo che l’abbiamo fatto: abbiamo ignorato insieme le regole, gli schemi e le ovvietà del mondo e abbiamo guardato il tramonto da una vecchia altalena dimenticata. E qui sta la nostra compatibilità.
(Fabrizio Caramagna)
Per me la bellezza di un sedere si misura dal modo in cui entra nei seggiolini di un’altalena.
(Fabrizio Caramagna)
Stavo pensando a quante cose sta cercando di dirmi, mentre vado sull’altalena, l’aria che scorre nei miei capelli.
(Fabrizio Caramagna)
Ho bisogno di due giorni di arcobaleno, di un sonnellino di tre ore, di baciarti per quattro giorni di fila, di una dozzina di giri sull’altalena, di uno stipendio triplicato e di un secolo di ferie.
(Fabrizio Caramagna)
Come se fossimo ancora lì, a dondolare. In altalena su un spicchio di luna a guardare le stelle cadere.
(Fabrizio Caramagna)
Oggi pienezza e vuoto giocano con me, come su un’altalena.
(Fabrizio Caramagna)
La tristezza dei parchi giochi in autunno. Fermi i dondoli, ferme le altalene, spoglie e silenziose le panchine. Ogni tanto passa una mamma col passeggino e non si ferma. Intorno i mille occhi dei palazzi che guardano il cielo grigio.
(Fabrizio Caramagna)
Certi amori sono solo un’altalena tra incoscienza e consapevolezza, e lo sai che prima o poi ti vai a sfracellare.
(Fabrizio Caramagna)
La felicità e la tristezza sono sempre su un’altalena, quando si alza una si abbassa l’altra. Ed oggi la prima sta puntando al cielo.
(Fabrizio Caramagna)
Prestami le tue braccia. Voglio appendere l’altalena dei miei desideri.
(Fabrizio Caramagna)
Quando soffia il vento, il fantasma porta i suoi figli a cavalcare sulle altalene.
(Fabrizio Caramagna)
Sai che stai guarendo dalla depressione quando vedi una corda appesa a un albero e pensi all’altalena.
(Fabrizio Caramagna)
Non ho mai smesso di sentirmi il fanciullo che ero, e morirò continuando a crederci. L’ultimo giorno dirò: dov’è la telecamera nascosta? Dai, smettetela di scherzare, ridatemi le mie ginocchia sbucciate, la mia altalena e i miei pattini.
(Fabrizio Caramagna)
La fretta e la pazienza sono sempre su un’altalena, quando si alza una si abbassa l’altra. E oggi la prima sta puntando al cielo.
(Fabrizio Caramagna)
**
Le mie 3 frasi preferite sulla’altalena
La catena si vergognava di se stessa.
«Ecco – pensava – tutti mi schivano e hanno ben ragione: la gente ama la libertà e odia le catene.»
Passò di lì un uomo, prese la catena, salì su un albero, ne legò i capi a un ramo robusto e ci fece l’altalena per i suoi bambini. Ora la catena serve per far volare in alto i figli di quell’uomo, ed è molto contenta.
(Gianni Rodari)
Ho visto Nina volare
tra le corde dell’altalena
un giorno la prenderò
come fa il vento alla schiena.
(Fabrizio De André)
Tu non ricordi
ma in un tempo
così lontano che non sembra stato
ci siamo dondolati
su un’altalena sola
Che non finisse mai quel dondolio
fu l’unica preghiera in senso stretto
che in tutta la mia vita
io abbia levato al cielo.
(Michele Mari)