Frasi e aforismi sull’arte contemporanea

Frasi e aforismi sull’arte contemporanea, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sull’arte, Frasi e aforismi sulla pittura, Frasi e aforismi sulla scultura e Frasi e aforismi sull’avanguardia.

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Frasi e aforismi sull’arte contemporanea

L’arte dell’arte contemporanea è l’astuzia di far credere che quella sia arte.
(Fabrizio Caramagna)

Niente è nuovo, ma tutto può essere rinnovato e reinventato: forse questo è il modello migliore a cui può aspirare la nostra arte contemporanea.
(Fabrizio Caramagna)

Una agenzia di viaggi all’avanguardia? L’arte contemporanea. Anche se spesso non capisci in quale luogo ti porta.
(Fabrizio Caramagna)

L’arte contemporanea ci dice che una cosa qualunque può essere arte, a seconda del momento e dello spazio.
Una stanza buia dove la luce si accende e si spegne è solo una stanza. Ma in una mostra è arte contemporanea.
(Fabrizio Caramagna)

L’arte contemporanea deve trasmetterci una scossa, un impulso di sorpresa. Fosse anche per criticarla. Se restiamo inerti, non è arte contemporanea.
(Fabrizio Caramagna)

La reazione di un visitatore di fronte a molte opere d’arte contemporanea è: “Lo potevo fare anche io”. Sì, potevate farlo voi, ma lo ha fatto prima qualcun altro. Che è riuscito, con talento o furbizia, a focalizzare l’attenzione sulla sua opera.
(Fabrizio Caramagna)

Una scatola di scarpe vuote in mezzo a una sala. Arte contemporanea in una mostra, dimenticanza del commesso in un negozio di scarpe.
(Fabrizio Caramagna)

Un giorno un artista mise uno scolabottiglie in mezzo a una sala di una mostra e da lì cominciò l’arte contemporanea.
(Fabrizio Caramagna)

Si dice “vado a una mostra di arte contemporanea” perchè dire “vado in una sala dove ci sono un sacco di persone che si rotolano nude per terra e dicono parole incomprensibili” era troppo lungo.
(Fabrizio Caramagna)

Muoio dalla voglia di sapere come chiameranno questa “arte contemporanea” una volta che non sarà più tale.
(Fabrizio Caramagna)

Tutta l’arte è stata contemporanea nei suoi inizi.
(Fabrizio Caramagna)

– Sai cosa mi sembra l’arte contemporanea? Una merda attaccata a un muro.
– Ebbene, l’altro giorno in un museo ho visto proprio questo.
(Fabrizio Caramagna)

L’arte contemporanea è capace di imporre alla collettività qualsiasi cosa: persino un cesso rovesciato o un graffio nella tela.
(Fabrizio Caramagna)

Sei come l’arte contemporanea: non mi piaci e non ti capisco. In più, sembra che tu mi stia prendendo in giro.
(Fabrizio Caramagna)

Sei come l’arte contemporanea: incomprensibile, insulso e pretenzioso.
(Fabrizio Caramagna)

L’arte contemporanea è fondata sulla tollerenza del visitatore. Che è disposto a tollerare anche qualcosa che è brutto, orrendo e banale. Perchè sa che ci sarà sempre qualcuno nel mondo che penserà che quella “cosa brutta orrenda e banale” è al contrario “bella, sublime e originale”.
(Fabrizio Caramagna)

Si scrive “arte contemporanea” e si pronuncia “metti insieme colori, materiali e forme a caso e venga fuori fuori quello che deve venire fuori, sicuramente significherà qualcosa”.
(Fabrizio Caramagna)

Arte colta e arte popolare, arte per pochi eletti e arte per il popolo, arte per una generazione e arte per l’eternità, arte per un solo giorno e arte per il web, arte necessaria per accorgersi che forse non lo è…
(Fabrizio Caramagna)

L’arte contemporanea si è posta il compito più difficile: trasformare gli escrementi in oro. E spesso ci riesce, a giudicare dalla quotazione di alcune opere.
(Fabrizio Caramagna)

Ormai nell’arte contemporanea la bellezza si trova solo in qualche affascinante donna presente alla mostra.
(Fabrizio Caramagna)

Oggi l’arte non ha nulla a che fare con l’arte. E se ne vanta pure.
(Fabrizio Caramagna)

Gli scultori sono quasi scomparsi. Chi ha voglia di studiare le tecniche per scolpire la materia? E’ troppo faticoso. Richiede tempo e apprendistato. Più comodo comporre e montare installazioni. Chiunque può prendere un oggetto e farlo diventare una installazione e dichiararsi artista.
(Fabrizio Caramagna)

A volte la vita è come un lunghissimo e noiosissimo testo in un catalogo d’arte contemporanea. E le opere d’arte nel catalogo sono pochissime.
(Fabrizio Caramagna)

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