Frasi e aforismi sulla fabbrica

Frasi e aforismi sulla fabbrica e il fabbricare, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla costruzione e il costruire, Frasi e aforismi sull’imprenditoria e l’imprenditore e Frasi e aforismi sul lavoro.

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Frasi e aforismi sulla fabbrica

Con certe persone, se non hai tempo, lo fabbrichi.
(Fabrizio Caramagna)

Ogni volta che un giornalista riporta una notizia non verificata, chiude una fabbrica di obiettività.
(Fabrizio Caramagna)

A volte mi tocco l’ombelico con una pizzicotto sperando di poter ripristinare le impostazioni di fabbrica.
(Fabrizio Caramagna)

Il vento viene sempre nuovo dalla fabbrica del vento, come il pane fresco dal forno.
(Fabrizio Caramagna)

Un tempo l’industria fabbricava i suoi prodotti per gli uomini. Poi un giorno ha capito che era meglio fabbricare gli uomini per i suoi prodotti. Di qui la pubblicità, il marketing, la televisione, i media e la manipolazione delle menti.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono idee imprenditoriali che non funzioneranno mai come mollare tutto e costruire una fabbrica di ginocchiere per giraffe. O in alternativa una fabbrica di scarpe per millepiedi. O di martelli di cristallo.
Eppure c’è gente che continua a crederci.
(Fabrizio Caramagna)

La fabbrica delle bufale, delle ingiurie e delle falsità assume sempre… e poi dicono che in giro c’è disoccupazione.
(Fabrizio Caramagna)

Se l’essere umano non viene fatto con un difetto di fabbrica, non è un essere umano.
(Fabrizio Caramagna)

L’universo non ci ha concesso dei diritti. Ce li siamo fabbricati noi con la nostra filosofia.
(Fabrizio Caramagna)

La vita è un business che riguarda la ricerca di un socio con cui avviare una fabbrica di ricordi.
(Fabrizio Caramagna)

Aprire un pacco di biscotti, poi aprirne un altro, poi un alto ancora, e finché non compri la fabbrica non ti fermi.
(Fabrizio Caramagna)

Nello spazio tra il cuscino e il materasso è nascosta una fabbrica di sogni.
(Fabrizio Caramagna)

– Che barbarie, chiuderanno la fabbrica di bretelle!
– Da quanto tempo non compri una bretella?
– Ehm… non ricordo
– Esattamente
(Fabrizio Caramagna)

I social sono una fabbrica di palloni. Gonfiati.
(Fabrizio Caramagna)

Siamo diventati fabbriche di invidie e rancori che non riescono a diversificare la produzione.
(Fabrizio Caramagna)

La gelosia è una fabbrica di ombre e fantasmi.
(Fabrizio Caramagna)

Il mio cuore è una fabbrica inesauribile di miraggi.
(Fabrizio Caramagna)

La socievolezza è una fabbrica di assemblaggi.
(Fabrizio Caramagna)

Il divano è una fabbrica di sbadigli
(Fabrizio Caramagna)

Dovrebbe essere così facile incontrarsi, ma tra un incontro e l’altro fabbrichiamo labirinti.
(Fabrizio Caramagna)

La società è una grande fabbrica di maschere.
(Fabrizio Caramagna)

In politica per fabbricare il consenso bisogna fabbricare capri espiatori.
(Fabrizio Caramagna)

Ciò che non ti uccide, ti fabbrica solo una preziosa corazza.
(Fabrizio Caramagna)

Le tue labbra sono una fabbrica di sogni.
(Fabrizio Caramagna)

Ho sognato che le stelle vengono fabbricate ogni notte da una fata che canta.
(Fabrizio Caramagna)

Guardo fuori dal finestrino una fabbrica di fuochi d’artificio a mezzo isolato da una silos di gas. Sembra una metafora della mia patria
(Fabrizio Caramagna)

Se prende fuoco una fabbrica di incenso, il popolo diventa zen.
(Fabrizio Caramagna)

Mentre l’operaio stava uscendo dalla fabbrica dove era stato appena licenziato, un politico si avvicinò e disse: – Qui sono stati appena inaugurati cento posti di lavoro.
(Fabrizio Caramagna)

Se una ruota si inceppa e l’altra gira,
se il lavoratore è in crisi e la fabbrica guadagna,
la ruota che gira non smette di girare,
ma avanza quanto può (e fa soldi a palate)
e trascina l’altra in una corsa diseguale,
ma prima o poi si aprirà una voragine
e il carro finirà per ribaltarsi.
(Fabrizio Caramagna)

Diventi alienato quando come suoneria del cellulare metti una di quelle sirene che annuncia l’uscita dalla fabbrica.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono giorni di stanchezza in cui ci si sente come dei vecchi appena usciti dalla fabbrica in cui si lavora.
(Fabrizio Caramagna)

Immagina l’autocontrollo che devi avere per lavorare in una fabbrica di pluriball per imballaggi fragili.
(Fabrizio Caramagna)

Lei disse: “Ultimamente tutti gli uomini con cui sono stata hanno lo stesso difetto di fabbrica: sono bugiardi, narcisisti, manipolatori e immaturi”.
(Fabrizio Caramagna)

A mia discolpa posso dire che i miei pregi sono talvolta difetti di fabbrica.
(Fabrizio Caramagna)

Cosa c’è alla fine dell’arcobaleno?
Qualcuno dice il cielo. Qualcuno la pentola del tesoro. Qualcuno la fata turchina. Per me c’è una fabbrica di cioccolato che produce scaglie di cacao dai profumi, colori e gusti mai sentiti
(Fabrizio Caramagna)

Entrare nella fabbrica dei cioccolatini Perugina e mettere di nascosto un cartiglio con scritto: “Datti al gioco, che mi sa che sei più fortunato” o “Divorziano anche Angelina e Brad, cosa vuoi che ti dica?” o anche “Mi spiace. Ma stasera ho mal di testa”.
(Fabrizio Caramagna)

Tra i mestieri nuovi, vorrei fabbricare catapulte per cuori da lanciare oltre l’ostacolo.
(Fabrizio Caramagna)

Si allarga la città in cerchi concentrici fatti di casermoni, iperrmercati, fabbriche.
Dall’ombelico misterioso del centro cicatrici di sempre più profonda bruttezza si irradiano.
(Fabrizio Caramagna)

Pomeriggi che odorano di periferia, naufragando tra profumi di tiglio e odori di fabbriche abbandonate.
(Fabrizio Caramagna)

– Mi sono fermato qui perché ho visto molti camion. Segno che si mangia divinamente.
– È una fabbrica di camion.
– OH. E come si mangia?
– Divinamente.
(Fabrizio Caramagna)

Non è giusto dire che il nostro paese sia solo solo una fabbrica di poveri. Hanno anche fabbricato milioni di invalidi.
(Fabrizio Caramagna)

– E’ questa la fabbrica della mediocrità?
– Si, cosa vuole?
– Niente sto bene così, grazie
(Fabrizio Caramagna)

– E’ la fabbrica della volontà?
– Sì
– Volevo sapere se quella che mi hanno dato quando sono nato è ancora in garanzia. Mi sta deludendo.
– No.
(Fabrizio Caramagna)

– Ho la sensazione che tutto quello che faccio finisca nel cesso.
– Forse non dovresti fabbricare la carta igienica.
(Fabrizio Caramagna)

È iniziato con i robot che gestivano le linee di montaggio delle fabbriche e pulivano casa. Poi sono passati a fare cose più creative, come scrivere, dipingere e cucinare. Quando è apparso il primo robot candidato politico, l’umanità capì di essere nei guai.
(Fabrizio Caramagna)

Lo specchio, questa fabbrica di imperfezioni.
(Fabrizio Caramagna)

Come si fa del vino nero con i grappoli bianchi, si fabbrica la menzogna con la verità.
(Fabrizio Caramagna)

Un paese senza giustizia è una fabbrica di impuniti.
(Fabrizio Caramagna)

Forse un astronomo è come un ladro. Lavora nel buio della notte e cerca di rubare qualcosa dalla fabbrica di Dio.
(Fabrizio Caramagna)

Anche nell’arte della parola ci sono anche fabbricanti, filiere, artigiani, esportatori, importatori e contrabbandieri.
(Fabrizio Caramagna)

Un vecchio vive in me fabbricando la mia morte.
Ogni anno soffia sulle candeline e trasforma un anno in più in cenere.
(Fabrizio Caramagna)

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