Frasi e aforismi sul cestino

Frasi e aforismi sul cestino e il cesto, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla carta, Frasi e aforismi sulla spazzatura e l’immondizia e Frasi e aforismi sull’inutile.

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Frasi e aforismi sul cestino

Ho un cestino pieno di cose che a un certo punto della mia vita mi erano sembrate importanti.
(Fabrizio Caramagna)

Certi giorni iniziano come una pagina bianca e finiscono come una pallina di carta accartocciata nel cestino.
(Fabrizio Caramagna)

Accartocciare la vita e, prima di buttarla nel cestino, rendersi conto che avrebbe potuto essere usata ancora un po’ di più.
(Fabrizio Caramagna)

Cestino tutto l’universo e arrivo da te. Ce le hai tu le istruzioni per crearne uno nuovo?
(Fabrizio Caramagna)

Smettila di non fidarti. Getta nel cestino le preoccupazioni.
Lascia che le tue mani si riempiano di ciliegie e di rosso.
(Fabrizio Caramagna)

La lettera d’addio stracciata e buttata nel cestino, mentre in casa si sentivano di nuovo gemiti e sospiri dovunque.
(Fabrizio Caramagna)

Quelle occasioni che buttiamo nel cestino, il fato le conserva e ce le mette davanti dopo anni, è così che ritroviamo la strada.
(Fabrizio Caramagna)

La cosa più difficile dello scrivere non è aggiungere, ma sottrarre, togliere, eliminare. Tutti sono capaci ad aggiungere personaggi, storie, capitoli, pochi sanno eliminare.
Un corso serio di scrittura creativa, dovrebbe prevedere quattro moduli: corso per l’utilizzo della gomma per cancellare, corso per l’ utilizzo della gomma blu per cancellare i tratti scritti a penna, corso per il corretto uso di Ctrl-Alt-Del e infine corso per il corretto uso del cestino e rimozione delle bozze nella differenziata.
(Fabrizio Caramagna)

La carta buttata nel cestino si domanda cos’è sbagliato, come, e se magari non sarebbe bastato un punto e virgola messo nel modo giusto.
(Fabrizio Caramagna)

Un cestino vuoto e un sacco di carta sparsa sulla scrivania con poche correzioni. E ovvio che sei un pessimo scrittore.
(Fabrizio Caramagna)

Era così pessimista che insieme al curriculum allegava il cestino dove appallottolarlo.
(Fabrizio Caramagna)

Lo scrittore pessimista si lamenta che nessuno compra i suoi libri. L’ottimista pensa che sia solo una questione di tempo. Lo scrittore realista butta nel cestino il suo libro e ne scrive uno migliore.
(Fabrizio Caramagna)

Certo, il tempo s’incaricherà di buttare nel cestino, come ogni altro fenomeno, anche tutte le banalità, ma intanto, queste folleggiano dovunque.
(Fabrizio Caramagna)

Nel mio cestino trovo argomenti più interessanti della tua opinione.
(Fabrizio Caramagna)

Tu la pensi mai una giornata con me tra un cestino di meraviglie e una fetta di torta, un tavolo di legno, l’ombra di una quercia e tanti segreti da confidare?
(Fabrizio Caramagna)

Non ci vorrebbe un pic nic in piena campagna, oggi? Tovaglietta a quadri, cestino della merenda, pane fresco, vino, formaggi e marmellate fatte in casa, e te che mi guardi.
(Fabrizio Caramagna)

Non sarebbe più facile se ora ce ne andassimo in un parco con un cestino della merenda stracolmo di fragole, ribes e lamponi?
(Fabrizio Caramagna)

Ti porterò notizie dal bosco, campanule viola e un cestino di brividi.
(Fabrizio Caramagna)

La notte ha mille pensieri.
E io raccolgo le stelle cadenti e le metto in un cestino.
Così la mia amata è un po’ meno triste quando mi vede.
(Fabrizio Caramagna)

Il profumo dell’uva nei cesti di paglia. L’odore di mosto dalle cantine scure. Risate e sapori che risvegliano ricordi dell’infanzia.
(Fabrizio Caramagna)

Piccoli momenti di felicità. Respirare l’aria del mattino, prendere una mela dal suo cesto, riempirsi gli occhi di colori.
(Fabrizio Caramagna)

Un cesto di fiori è più santo di qualsiasi libro di preghiere.
(Fabrizio Caramagna)

E’ dai funghi, dalle more e dalle fragole selvatiche che porta nel cesto che si riconosce il vero cacciatore.
(Fabrizio Caramagna)

Tutti i giorni ti aspetto, papà.
Tornerai, l’avevi promesso. Dalla finestra ti vedrò passare con il cestino dell’orto e saprò che tutto sarà uguale a un tempo.
(Fabrizio Caramagna)

Primo giorno dell’anno. Tutti i calendari scaduti sono stati buttati nel contenitore di carta.
Hanno annotato sulle loro pagine quello che è successo nelle case dove sono stati per 365 giorni. Riunioni, compleanni, vacanze, malattie, spese, imprevisti, preoccupazioni, successi, amori.
I calendari scaduti sono molto consapevoli della loro data di fine. E sanno molto anche sulla nostra.
(Fabrizio Caramagna)

C’era una volta un principe obeso, un buffone depresso, un’orrenda principessa e un drago con problemi di gastrite. Lo scrittore propose la favola all’editore, che la buttò nel cestino. E nessune seppe come finì quella favola.
(Fabrizio Caramagna)

Le donne non dimenticano. Non svuotano mai il cestino dei loro ricordi.
(Fabrizio Caramagna)

– Sei sicuro di voler svuotare il cestino?
– Sì, si chiama cuore.
(Fabrizio Caramagna)

L’impegno più importante che mi sia mai preso finora è dire di sì a “sei sicuro di voler svuotare il cestino del computer?”
(Fabrizio Caramagna)

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