Frasi e aforismi sul fango

Frasi e aforismi sul fango, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sullo sporco e la sporcizia, Frasi e aforismi sulla palude e lo stagno e Frasi e aforismi sulla pozzanghera.

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Frasi e aforismi sul fango

Il fango potrà mai avere la geometria perfetta di un cristallo di neve?
(Fabrizio Caramagna)

Non sei mai stato bambino se non sei saltato a piedi pari dentro una pozzanghera, svegliando le fate che dormivano e facendole saltare in mille gocce di luce fino al cielo
(Fabrizio Caramagna)

Come ogni mattina tolse il fango davanti alla sua porta, strofinò le miserie dai suoi vestiti, colse il fiore del coraggio che lo aspettava e uscì in strada col suo sorriso.
(Fabrizio Caramagna)

Quelli che gettano fango sugli altri per cercare di riemergere dal proprio.
(Fabrizio Caramagna)

Più agiti le ali per volare e più il fango si attacca ai piedi.
(Fabrizio Caramagna)

La nostra vita: un passo avanti e un piede incastrato nel fango che fatica a uscire
(Fabrizio Caramagna)

Diventi superiore quando, sotto al fango che ti gettano addosso, non smetti mai di essere limpido.
(Fabrizio Caramagna)

La bellezza viva di un diamante calpestato.
Resiste al fango, in attesa di occhi che sapranno riconoscerlo.
(Fabrizio Caramagna)

Il rancore: il fango che resta intorno a noi dopo l’alluvione della rabbia.
(Fabrizio Caramagna)

Cadde nel fango e, vuoi la nudità, vuoi il contatto con la terra, finalmente comprese di essere un verme.
(Fabrizio Caramagna)

L’ironia è una cosa e il cinismo un’altra. Alcune persone fingono di essere ironiche e finiscono per scivolare nel pantano del cinismo.
(Fabrizio Caramagna)

Era incrostato in ogni suo angolo del fango secco dei pregiudizi.
(Fabrizio Caramagna)

A volte mi piacerebbe sapere cosa ha capito dell’essere umano un Dio che ha creato l’uomo dal fango e la donna da una costola.
(Fabrizio Caramagna)

Camaleonte al contrario.
Il politico pieno d fango, per mimetizzarsi, fa in modo che siano tutti pieni di fango.
(Fabrizio Caramagna)

Il primo modo di manipolare è dire che tutti siamo uguali, il secondo modo è cancellare ogni sfumatura, il terzo è dire che ogni cosa è fango e che potrai scegliere tra il fango che detesti di meno.
(Fabrizio Caramagna)

Che l’abisso ci attragga lo capisco, ma che ci attragga il fango?
(Fabrizio Caramagna)

Con i piedi per terra e nel fango fino al collo.
(Fabrizio Caramagna)

Molte persone devono pensare che il modo migliore per non cadere nella melma sia non uscirne più. In caso contrario, non mi spiego tanto fango addosso a loro.
(Fabrizio Caramagna)

Quelle giornate lentamente colate a picco e poi inghiottite dal fango
(Fabrizio Caramagna)

Gente così abituata a muoversi nel fango da saper distinguere tra stagno, palude, acquitrino, gora, melma, pantano.
(Fabrizio Caramagna)

Ho toccato il cielo con un dito ed era tutto pieno di fango.
(Fabrizio Caramagna)

La scrittura non è un badile che cerca di togliere il fango bensì che scava in esso.
(Fabrizio Caramagna)

Con certe persone idiote è impossibile dialogare. E’ come cercare di trasformare il fango in acqua limpida.
(Fabrizio Caramagna)

E alla fine, quando la goccia sconfigge la roccia, non c’è più la roccia. Nella migliore delle ipotesi, un po’ di fango.
(Fabrizio Caramagna)

C’è un lago di luce in fondo all’anima dove prima o poi tutti ritornano. È l’unico specchio sincero, l’unico di cui non avere paura. Sta lì, in un angolo, e attende, mentre noi lassù dissipiamo la vita con la nostra vanità, stupidità e orgoglio.
E’ così quieta l’acqua di quel lago e verrebbe voglia di immergersi per sempre.
Ma abbiamo ancora strade fangose da percorrere, persone da offendere, atti assurdi e insensati da realizzare.
Non siamo ancora saggi. Non siamo ancora pronti per quello specchio di luce. Siamo ancora troppo umani.
(Fabrizio Caramagna)

Siamo pozzanghere di fango per strada: inutili e casuali.
Finché qualcuno non ci passa vicino e ci vede il mondo.
(Fabrizio Caramagna)

Non sono ordinato. Mi piace inzaccherarmi di vita e di domande.
(Fabrizio Caramagna)

Dopo il temporale stagnano fra l’erba minuscole pozze d’acqua e di fango, tra poco vi si specchierà la sera, sarà una grande festa notturna per i rospi e le rane.
(Fabrizio Caramagna)

Anno nuovo, nessuno ti conosce.
Chissà se vieni dalle stelle, dal fango o da un altro luogo.
Non c’è alcun legame, alcun ricordo di te.
Sei completamente nuovo.
Nuovo è il tuo vento, nuova è la tua luce,
nuova è la tua pioggia.
Ci sono ponti che non ho ancora passato,
ci sono rive che non ho ancora toccato.
Chissà se sarai tu a portarmi oltre,
se sarai tu a darmi il giusto passo.
O se, invece, dovrò aspettare un altro anno ancora.
(Fabrizio Caramagna)

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