Frasi e aforismi sull’oceano

L’8 giugno di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale degli Oceani (World Ocean Day) con l’intento dichiarato di sensibilizzare l’opinione pubblica allla salvaguardia dei mari e degli oceani.

Frasi e aforismi sull’oceano, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sul mare, Frasi e aforismi sul fondo del mare e Frasi e aforismi sull’orizzonte.

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Frasi e aforismi sull’oceano

Al fondo dell’oceano bottiglie piene di messaggi attendono una risposta.
(Fabrizio Caramagna)

Che una donna dorma dall’altro lato dell’oceano e uno riesca ad ascoltarne il respiro, così deve essere nata la prima poesia.
(Fabrizio Caramagna)

Vieni, ti mostrerò il panico che vive in una goccia d’acqua quando sta per entrar nell’oceano.
E poi ti farò vedere come brilla felice quando è in cima a un’onda.
(Fabrizio Caramagna)

Ah, poter dire all’oceano “vorrei che tu fossi qui” e sentire le sue onde risuonare a centinaia di chilometri di distanza in segno di assenso.
(Fabrizio Caramagna)

Gli uomini temono le donne impegnative.
Desiderano la pienezza delle onde e un oceano vasto, ma poi si lasciano spaventare dalla sua immensità, e in cuor loro preferirebbero una pozza d’acqua, di quelle con tutti i colori del cielo, ma nessuna increspatura e profondità.
(Fabrizio Caramagna)

Guardare un prato di fiori mi ricorda quanto sono giovane, guardare il cielo mi ricorda quanto sono divino, guardare l’oceano mi ricorda quanto sono fragile.
(Fabrizio Caramagna)

Per quanto tempo devi continuare a fissare un oceano per diventare un oceano?
(Fabrizio Caramagna)

I miei sette peccati capitali oggi hanno tutti vista sull’oceano selvaggio.
(Fabrizio Caramagna)

Passare dal caos alla calma in pochi istanti, solo un oceano può capirmi.
(Fabrizio Caramagna)

Gli oceani capiscono tutto, vero? Le onde dei battiti del cuore, la quiete della mente, la profondità dei sogni e il blu della malinconia.
(Fabrizio Caramagna)

Voglio solo prendere un caffè con te e ascoltare l’oceano per un po’.
(Fabrizio Caramagna)

Ascoltare lei parlare dell’oceano è come fare un viaggio fino ai confini dell’universo.
(Fabrizio Caramagna)

La leggenda vuole che se tieni l’orecchio appoggiato al suo cuore puoi sentire l’oceano.
(Fabrizio Caramagna)

Oggi la mia pelle profuma di sole, oceano e scogliere e vorrei solo dire grazie all’universo per avermi permesso di farlo.
(Fabrizio Caramagna)

Non vedi come la luna chiama sempre l’oceano e l’oceano risponde sempre?
(Fabrizio Caramagna)

Ho un cugino che è blu. Non come un puffo o un tuareg sbiadito. È solo blu. Con i capelli blu, la pelle blu, gli occhi blu, le mani blu… Lo chiamiamo il Grande Blu. Io lo chiamo solo cugino. Quando parla ha la voce dei gabbiani, quando sorride ha il suono delle onde e delle maree e il suo sguardo pieno di orizzonti mi dà sempre protezione.
(Fabrizio Caramagna)

Il mio corpo è sdraiato sul letto di novembre ma io sono su una spiaggia delle isole Fiji, con davanti l’oceano pacifico. A respirare la bellezza dei meridiani e dei paralleli che nei sogni ti portano dovunque.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono sogni che combaciano perfettamente con il suono dell’oceano australiano su una spiaggia di sabbia bianca.
(Fabrizio Caramagna)

All’inizio della creazione del mondo, la goccia d’acqua e il granello di sabbia, stanchi di contare così poco, si insubordinarono contro Dio e crearono l’oceano e il deserto.
(Fabrizio Caramagna)

Il petto di una donna: questo oceano dove emergono due isole gonfie di luce.
(Fabrizio Caramagna)

Non ho ancora incontrato un oceano che avesse i tuoi occhi blu.
(Fabrizio Caramagna)

Lei ha gli occhi a forma di relitto
e all’improvviso vorresti che il fondo dell’oceano fosse la tua casa.
(Fabrizio Caramagna)

Sapevi che le stelle si allineano secondo il tuo umore e la corrente dell’oceano segue la luce dei tuoi occhi?
(Fabrizio Caramagna)

Non dire mai all’oceano di essere calmo, non dire mai a una ragazza di essere docile.
(Fabrizio Caramagna)

La sua tristezza era tale che gli sembrava di ascoltare la pioggia sul fondo dell’oceano
(Fabrizio Caramagna)

Lei amava la malinconia come i naufraghi amano il fondo dell’oceano
(Fabrizio Caramagna)

Tesoro,
tu sei un oceano, non una pozza d’acqua.
Non chiedere mai scusa
se sei troppo insondabile.
(Fabrizio Caramagna)

Lei è in parte oceano e in parte luna
e muove le maree dentro di me.
(Fabrizio Caramagna)

Voglio portarti a vedere l’oceano ma su un altro pianeta.
(Fabrizio Caramagna)

Chissà se nel vasto oceano esiste un’isola dove la tristezza non è mai arrivata.
(Fabrizio Caramagna)

In Bretagna, la vista dell’oceano che, con la sua marea, disfa e ricostruisce senza posa la spiaggia, ci persuade a non fare troppo assegnamento sulle verità fisse e a rivedere con una certa frequenza le idee più stabili e sicure.
(Fabrizio Caramagna)

Il traffico, la radio accesa, le macchine che ti circondano e tu che all’improvviso vorresti essere un faro solitario in mezzo al mare Atlantico.
(Fabrizio Caramagna)

Quelle giornate che sanno di Atlantico anche se l’Atlantico è a mille chilometri di distanza, che sembrano fatte apposta per respirare a fondo tutta le tempeste e i vortici di quell’oceano.
(Fabrizio Caramagna)

Per alleggerire la malinconia, la balena intona canti antichi e misteriosi.
Forse in essi risuona l’eco dell’origine degli oceani quando l’uomo ancora non esisteva con i suoi ramponi e le sue baleniere.
(Fabrizio Caramagna)

Nessuno cinquant’anni fa avrebbe pensato a un oceano interamente ricoperto di plastica.
Quanto tempo passerà prima di poter vedere un arcobaleno di plastica?
(Fabrizio Caramagna)

L’oceano è stanco di inghiottire i nostri problemi.
(Fabrizio Caramagna)

Alcune navi erano relitti prima ancora prima di raggiungere il fondo dell’oceano
(Fabrizio Caramagna)

Siamo tutti capitani di una nave fantasma alla ricerca di un’isola sul fondo dell’oceano
(Fabrizio Caramagna)

Non raccontare mai a un oceano della profondità della tua solitudine. Potrebbe non lasciarti andare più via.
(Fabrizio Caramagna)

Dopo la morte voglio andare a vivere nel fondo dell’oceano.
(Fabrizio Caramagna)

In qualche parte dell’oceano ci sono fari sottomarini che invitano nell’oscurità profonda.
(Fabrizio Caramagna)

Si possono scalare montagne barando sull’altimetro, navigare oceani dalla riva dei fiumi, amare qualcuno fingendosi presente.
Ma se si vive mostrando solo ciò che non si è, alla fine si paga il conto.
(Fabrizio Caramagna)

Questa è la vita della maggior parte delle persone, un oceano di giorni uguali, un paio di momenti felici, un paio di episodi tristi e qualche vergogna indelebile.
(Fabrizio Caramagna)

Creare un oceano di metafore solo per spiegare cosa mi fa il suo dito sul dorso della mano
(Fabrizio Caramagna)

A volte mi stanco di essere un’onda, di muovermi costantemente avanti e indietro nell’oceano dell’ansia
(Fabrizio Caramagna)

Non dirmi nulla. Voglio ignorare il tuo nome, la tua età, il tuo passato, la tua professione, il tuo domicilio. Fammi inventare le tue mille identità, prima di scoprire chi sei. Magari sei un oceano che si lecca le ferite. Una cometa che si è fermata sul tetto di una città. Un fiume che suona la musica di Mozart. Una fata in fuga dal bosco.
(Fabrizio Caramagna)

Le persone che non ti meritano lasciale andare. Lasciale al fiume, le porterà al mare. Il mare all’oceano. L’oceano ad un puntino insignificante nell’universo.
(Fabrizio Caramagna)

Nel prendere sonno il corpo si rilassa, le mani si distendono. Solo il pensiero naviga come una prua sull’oceano ed è l’ultima parte di una nave che affonda.
(Fabrizio Caramagna)

L’amore lo riconosci da tutti gli oceani e le galassie a cui lei da le spalle mentre ti pensa.
(Fabrizio Caramagna)

Mi giungesse la felicità adesso, navigherebbe comunque su un oceano di tristezza.
(Fabrizio Caramagna)

Stiamo distruggendo foreste e ghiacciai, ammazzando animali (ogni anni scompaiono circa 1000 specie), cancellando ecosistemi, riempiendo gli oceani di plastica e l’atmosfera di anidride carbonica. La terra non è un organismo passivo e amorfo, ma è una creatura viva che ha un’anima ed è stufa dell’uomo.
(Fabrizio Caramagna)

E all’improvviso sei una barca trascinata nel deserto e davanti agli occhi hai un oceano mai visto, dune anziché onde, il fruscio della sabbia invece delle grida dei gabbiani. Da qualche parte cerchi un miraggio, per poter tornare a navigare.
(Fabrizio Caramagna)

L’astronomo non guarda la tv. Preferisce assistere alla danza cosmica tra due buchi neri che hanno ballato fino alla loro unione nell’immenso oceano spazio-temporale.
(Fabrizio Caramagna)

L’aforisma è il granello di sale rimasto dopo l’evaporazione dell’oceano.
(Fabrizio Caramagna)

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