Frasi e aforismi sul dizionario e il vocabolario

Frasi e aforismi sul dizionario e il vocabolario, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulle parole, Frasi e aforismi sulla grammatica e Frasi e aforismi sulle lingue.

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Frasi e aforismi sul dizionario e il vocabolario

Che bellissimo romanzo è il dizionario. A ogni pagina che lo si apre, è l’inizio di un nuovo episodio.
(Fabrizio Caramagna)

La bellezza di aprire un vocabolario a caso perché si è certi di incontrare una parola verso la quale si proverà curiosità, ammirazione, a volte anche amore.
(Fabrizio Caramagna)

La migliore arma contro la stupidità continua a essere quella di avere un ampio vocabolario.
(Fabrizio Caramagna)

Il vocabolario: una voliera dove volano migliaia di uccelli, pieni di suoni e significati.
(Fabrizio Caramagna)

Le parole fanno fatica a descrivere le cose, ma le parole sono la realtà più profonda dell’uomo. Senza le parole l’uomo non è muto, è inesistente.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono parole che a sussurrarle suonano come il fruscio di una piuma che ondeggia nell’aria. E se provi a toccarle, lasciano le dita piene di colore.
(Fabrizio Caramagna)

La mezza conoscenza di molte lingue straniere non ci giustifica dall’ignorare la metà del vocabolario della nostra lingua.
(Fabrizio Caramagna)

Mi occorre un vocabolario Italiano-Stupore, Stupore-Italiano.
(Fabrizio Caramagna)

Insieme al tramonto voglio redigere un dizionario delle parole che esistono solo alle sei di sera.
(Fabrizio Caramagna)

Il vocabolario di Dante copre tutta la lingua italiana, e addirittura la supera di almeno un centinaio di parole.
(Fabrizio Caramagna)

Sollievo è la parola più sottovalutata del dizionario.
(Fabrizio Caramagna)

Nel dizionario, qualsiasi definizione o spiegazione messa sotto la voce “ridondante” sarebbe ridondante.
(Fabrizio Caramagna)

Nel dizionario “amore” è pag. 65 e “per sempre” è a pag. 912. Troppe parole in mezzo perché si possano incontrare…
(Fabrizio Caramagna)

I vocaboli “anarchia” e “anarchico”, in un dizionario, non dovrebbero stare sotto la lettera A.
(Fabrizio Caramagna)

Attenzione! La parola “fuga” è scappata dal dizionario e vaga libera senza significato.
(Fabrizio Caramagna)

Per una strana coincidenza del destino, nel vocabolario, dopo una delle parole più belle della nostra lingua, “stupore” (che indica incanto, meraviglia e leggerezza), troviamo subito di seguito una delle parole più brutte, “stupro” (che è violenza, tortura, annientamento, trauma, morte psicologica).
(Fabrizio Caramagna)

Nel vocabolario non dovrebbe esserci una definizione precisa della parola approssimazione.
(Fabrizio Caramagna)

Facile: una delle parole più pericolose del dizionario.
(Fabrizio Caramagna)

La parola acqua ha il suono più trasparente del dizionario.
(Fabrizio Caramagna)

Nel dizionario della stupidità la parola “riconoscere” non esiste.
(Fabrizio Caramagna)

Nel dizionario dell’ottimista non c’è la parola “diluvio”. Per lui sono sempre “quattro gocce”.
(Fabrizio Caramagna)

Non esiste un sinonimo per la parola sinonimo e trovo che sia un deplorevole, deprecabile, biasimevole, censurabile, condannabile. riprovevole, spiacevole, sconvolgente, irritante e, per usare un eufemismo, inaccettabile.
(Fabrizio Caramagna)

Irrreprensibilità: vocaboli come questo non avranno mai il favore della moda, perché sono impronunciabili.
(Fabrizio Caramagna)

La vicinanza tra Ipotesi e Ipocrisia nel dizionario mi fa sospettare che se la tua ipotesi fosse stata formulata erroneamente, non me lo diresti.
(Fabrizio Caramagna)

Nel dizionario il termine bipolare si trova in due pagine differenti.
(Fabrizio Caramagna)

Io penso che un padre sia una cosa potente. Forse la parola più potente del dizionario. E quando perdiamo un padre non siamo mai pronti.
(Fabrizio Caramagna)

Regalo vocabolario nuovo a quella persona che ha bisogno di rinfrescare il significato della parola “importante” e poi sparisce senza dire nulla.
(Fabrizio Caramagna)

I rumori sono parole che non stanno nel dizionario.
(Fabrizio Caramagna)

Ogni volta che scopro una parola nuova in una lingua straniera, mi sembra di guardare più lontano, di intuire un mondo segreto, di vedere l’orizzonte della realtà che si dilata in modo sorprendente.
(Fabrizio Caramagna)

Quante sono le parole che giacciono abbandonate per sempre dentro il dizionario, non più consultate da nessuno.
(Fabrizio Caramagna)

Un esercizio interessante. Prendere una parola a caso nel dizionario e provate a usarla almeno una volta in una conversazione durante il giorno. Se viene fuori “casa” è semplice. Ma se viene fuori “amitto” o balipedio” o “luteo”?
(Fabrizio Caramagna)

Parole nel dizionario, che aspettano da anni qualcuno che le scelga: sono belle parole, come callido, eristico, indarno, liliale, vapido, ma nessuno le considera.
(Fabrizio Caramagna)

Senza dirlo a nessuno, Euforia e Depressione organizzano incontri segreti a metà del dizionario.
(Fabrizio Caramagna)

Finalmente ho finito di leggere il dizionario. Zuzzurellone non muore.
(Fabrizio Caramagna)

Apparteniamo a un’altra epoca, noi, cresciuti sui libri sfogliati con pazienza e le ricerche in biblioteca a sfogliare enciclopedie e dizionari.
Oggi si ha fretta e si chiede subito ai motori di ricerca, a Wikipedia, ai forum, ai social.
(Fabrizio Caramagna)

Una scrittura che non modifichi il dizionario vale poco.
(Fabrizio Caramagna)

Un libro non è altro che un noioso dizionario scosso dall’autore con una tale destrezza che le parole ricombinandosi danno luogo a qualcosa di magico.
(Fabrizio Caramagna)

Il dizionario è un carceriere che ordina le parole in ordine alfabetico.
Poi arriva uno scrittore e le libera, dandogli la possibilità di vivere in un libro.
(Fabrizio Caramagna)

Il vero significato delle parole non è quello che riporta il dizionario, bensì l’altro che esse acquiscono nel momento in cui vibrano sulla bocca di chi le pronuncia.
(Fabrizio Caramagna)

Migliaia di parole nel dizionario, ma poi il dolore, la gioia, lo stupore, l’amore e il desiderio trovano altre vie per mostrarsi.
(Fabrizio Caramagna)

Il dizionario non ci mostra quali sono le parole nate in primavera e quali in autunno, quali nel fuoco e quali nella pioggia
(Fabrizio Caramagna)

Un dizionario enciclopedico dei progetti interrotti bruscamente, dalla A alla metà di A.
(Fabrizio Caramagna)

La parola più lunga in italiano non è supercalifragilistichespiralidoso.
La parola più lunga è “se-fosse-stato”.
Nei giorni del rimpianto, può essere lunga anche mille lettere.
(Fabrizio Caramagna)

Etimologia: a volte la mamma è orgogliosa della parola figlia, altre volte vorrebbe solo rimproverarla per la sua trasformazione che l’ha resa irriconoscibile.
(Fabrizio Caramagna)

Censura: spazio dove la libertà e la verità sono imbavagliati e la menzogna del potere crea il suo dizionario.
(Fabrizio Caramagna)

Per alcuni saccenti non ci sono dati concreti che li convincano. Fosse per loro, confuterebbero anche una definizione del dizionario.
(Fabrizio Caramagna)

L’uomo che nei primi tempi usa tutte le sue forze per rispondere a un messaggio di lei e consulta persino lo Zingarelli e il dizionario delle citazioni per farsi bello, dopo un po’ di mesi sa solo scrivere: “Va bin…”
(Fabrizio Caramagna)

Una volta passavamo un’ora davanti al vocabolario per scrivere una lettera.
Adesso passiamo un’ora davanti allo specchio per mandare un messaggio.
(Fabrizio Caramagna)

Una volta un’enciclopedia mandava i suoi aggiornamenti ai lettori ogni dieci anni e andava bene così. Adesso, dalle app alle notizie, non c’è nulla che non passi sotto la scure dell’aggiornamento costante. Un’enciclopedia o un vocabolario che non vengano aggiornati il giorno seguente sono già vecchi.
(Fabrizio Caramagna)

Non c’è mai un silenzio uguale a se stesso. Ci sono silenzi regolari e silenzi irregolari, silenzi pesanti e silenzi leggeri, silenzi limpidi e silenzi soffocati, silenzi oscuri e silenzi luminosi, silenzi spaventosi e silenzi felici, silenzi gelidi e silenzi empatici.
Un vocabolario dei silenzi non conterrebbe meno voci di un vocabolario delle parole.
(Fabrizio Caramagna)

Ah, poter inventare una lingua in cui non esistono parole e suoni per tramare inganni e menzogne, una lingua da ospitarsi in un vocabolario nuovo, che ha perso la forma rigida e aguzza di un libro e ha preso quella di un fiore o di una cometa.
(Fabrizio Caramagna)

Quando daremo fondo a tutte le parole del vocabolario, in tutte le loro combinazioni, in ogni lingua e capiremo che non è servito a trovare la verità che cerchiamo, allora diventeremo muti e Dio ci porterà finalmente il messaggio che aspettavamo.
(Fabrizio Caramagna)

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