Frasi e aforismi sul petto

Frasi e aforismi sul petto e il torace, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sul cuore, Frasi e aforismi sul seno e il reggiseno e Frasi e aforismi sulla spalla.

**

Frasi e aforismi sul petto

Il cuore, quando ama, si vede da lontano: è un incendio nel petto.
(Fabrizio Caramagna)

Quei battiti che dai tuoi polsi passano al petto dell’altro e poi si fanno sorriso. Quello è l’amore.
(Fabrizio Caramagna)

Cerca la persona che abbia la chiave giusta per aprire il tuo petto e far volare il cuore.
(Fabrizio Caramagna)

Sai cos’è un sorriso? È un muro che cade, una porta che si apre, un enigma che si scioglie, una vibrazione che entra nel petto e si fa cielo e luce.
(Fabrizio Caramagna)

Il mondo è vasto migliaia di chilometri, l’universo è infinito, ma tutto quello di cui ho bisogno stasera è un piccolo spazio tra il mio petto e la tua spalla, dove la testa possa adagiarsi, dove io possa ascoltare questo nostro amore che respira calmo.
(Fabrizio Caramagna)

Ogni giorno porta con sé
24 nuovi motivi per ridere,
86400 battiti del cuore nel tuo petto,
tre milioni di chilometri percorsi intorno al sole
(senza nemmeno uscire di casa!).
Ecco perché, qualsiasi cosa dicano,
nessun giorno è mai ordinario.
(Fabrizio Caramagna)

Insegnamelo tu ad accarezzare le tue spalle scoperte, a soffermarmi con le dita sul petto, come se da lì potessi sfiorare il tuo cuore.
(Fabrizio Caramagna)

Mentre dormi, sento il tuo respiro raccontare al mio petto ogni motivo per cui stiamo insieme.
(Fabrizio Caramagna)

Vieni qui. Tra le mie braccia c’è un rifugio. Tra il collo e le spalle due possibili stanze. Sul petto un cuscino per sogni mai sognati. Sulle labbra uno scrigno per il tuo respiro.
(Fabrizio Caramagna)

Vieni qui, nel mio petto c’è la tua culla, nelle mie mani un nido e nella mia bocca abbastanza sole.
(Fabrizio Caramagna)

Quel momento magico in cui appoggiando il libro sul nostro petto, ascoltiamo battere il suo cuore sopra il nostro cuore.
(Fabrizio Caramagna)

Un istante in equilibrio tra due tremori avanzò verso di noi
si fece luminoso, si posò respirando sul petto,
ci mostrò la bellezza dell’amore.
(Fabrizio Caramagna)

Sei la persona a cui vorrei raccontare ogni cosa,
mentre sdraiati su un campo di girasoli
guardiamo il nostro cuore battere lassù, nella cassa toracica del cielo.
(Fabrizio Caramagna)

Il petto di una donna : questo oceano dove emergono due isole gonfie di luce.
(Fabrizio Caramagna)

Mettiti uno stupore e una camicia leggera a coprire il tuo petto. Me ne starò qui, seduto in disparte a godermi lo spettacolo.
(Fabrizio Caramagna)

Nel nostro petto ci stanno tante cose: il respiro, il sospiro, il batticuore, l’affanno, il grido soffocato, la speranza.
(Fabrizio Caramagna)

La gelosia nasce come un puntino invisibile,
vicino al petto,
poi a poco a poco cresce e prende tutto il cuore.
Certi giorni la senti che avanza e avanza con incredibile furore.
Non basta tutto il corpo a contenerla.
(Fabrizio Caramagna)

“Stanne fuori”. Suggerì l’anima al cuore.
Ma l’anima poteva stare dovunque, fuori, dentro,
in qualunque luogo dell’universo.
Il cuore invece poteva stare solo dentro una gabbia toracica.
Circondato da nervi e carne e sangue.
Condannato ad amare.
(Fabrizio Caramagna)

Quelle giornate con 3 nodi, uno in gola, uno nel petto e uno nello stomaco.
(Fabrizio Caramagna)

Il problema è quando il tuo tallone d’Achille non si trova in basso, ma dentro il torace.
(Fabrizio Caramagna)

Non voglio più sentire questo tormento nel petto che torna in modo incessante ogni giorno.
Sono disposto anche a mettermi due dita in gola e a vomitare tutte quelle vite mai vissute che continuano a restare dentro di me.
(Fabrizio Caramagna)

Il cielo mi stringe al petto per riassorbirmi tra le sue costole. Chissà se lì in mezzo il mio cuore avrà un battito più sereno?
(Fabrizio Caramagna)

Abbiamo tutti nel petto un violino e abbiamo perduto l’archetto per suonarlo. Alcuni lo ritrovano nei libri, altri nell’incendio di un tramonto, altri negli occhi di una persona, ma ogni volta l’archetto cade dalle mani e si perde come un filo d’erba o un sogno. La vita è la ricerca infinita di questo archetto per non sentire il silenzio che ci circonda.
(Fabrizio Caramagna)

Oggi mi servirebbe una fenice per appoggiare la testa sul suo petto e rinascere.
(Fabrizio Caramagna)

La libertà è sempre fuori di noi. Sta nel petto un pettirosso o negli occhi di un lupo, e ci guarda mentre chiusi nelle nostre gabbie cerchiamo invano di afferrarla.
(Fabrizio Caramagna)

Abbiamo nel petto una gabbia dentro la quale sonnecchia un animale luminoso.
La gabbia non imprigiona questo animale, ma lo aiuta a crescere in segreto.
Poi viene un giorno in cui sentiamo dentro di noi una forza nuova
e la gabbia si apre e l’animale sente il bisogno di volare
verso un un paese, un nome, un’utopia.
E non puoi fare nulla per trattenerlo.
(Fabrizio Caramagna)

Alcuni fanno mea culpa, ma si battono sempre sul petto del vicino.
(Fabrizio Caramagna)

Un merlo si ferma davanti alla finestra. Mi guarda, fa vibrare il petto orgoglioso e poi vola nel cielo azzurro.
E questo è tutto quel che sono del giorno.
(Fabrizio Caramagna)

Impara il coraggio dal filo d’erba.
A petto nudo, crivellato dalla grandine, dalle brina, dai passi umani,
non fa neanche un lamento.
Subito rialza il capo, a godersi ogni carezza del sole.
(Fabrizio Caramagna)

L’orlo della giubba è lacero ma il suo petto brilla di una rossa decorazione.
Il coraggio del pettirosso che affronta il gelo.
(Fabrizio Caramagna)

Piuma per piuma, il pettirosso ama mostrare il suo petto, ma avvampa ogni volta di rossore.
(Fabrizio Caramagna)

Il gorilla si batte il petto come se volesse aprire una porta. Chissà cosa c’è lì dietro?
(Fabrizio Caramagna)

Circondati dalla spina dorsale e dalla cassa toracica, sembriamo un animale in gabbia che prova ogni volta a crearsi una fessura per vivere la vita.
(Fabrizio Caramagna)

Quando il medici appoggia lo steteoscopio sul petto sente tutto il male che stanno dicendo di lui i suoi pazienti in sala d’attesa.
(Fabrizio Caramagna)

Il sole tramonta, e non c’è altra forma che si appoggia al mondo con quel tocco, con quell’impronta – se non le mani di un bambino sulla guancia di una madre o il cuore di una donna sul petto di un uomo.
(Fabrizio Caramagna)

Lo spettacolo del mare mi apre il torace e lo rende più capiente e dentro mi entrano una stella, un nuovo amico, un amore futuro, un viaggio da fare, una vocale sconosciuta e la formula segreta dell’azzurro.
(Fabrizio Caramagna)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *