Frasi e aforismi sulla colonna, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla torre, Frasi e aforismi sulla statua e il monumento e Frasi e aforismi sulla scala.
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Frasi e aforismi sulla colonna
Un bambino sulle spalle di sua padre: nessuna piramide o colonna dell’antichità è più alta.
(Fabrizio Caramagna)
Una colonna è come un volo reso immobile. L’ha fermata un architetto mentre saliva in alto.
(Fabrizio Caramagna)
La dimensione verticale ama travestirsi da colonna, torre, obelisco, guglia.
(Fabrizio Caramagna)
La parte erotica della colonna è l’obelisco.
(Fabrizio Caramagna)
Solo la torre e l’obelisco sono liberi, e di notte possono toccare le stelle. La colonna, al contrario, deve sostenere il peso e la bellezza di altri volumi.
(Fabrizio Caramagna)
Si costruisce il capitello prima della colonna: l’ossessione di incoronare qualcosa che ancora non esiste.
(Fabrizio Caramagna)
Sulle colonne più alte della cattedrale, non visti, gli angeli e i santi giocano a scambiarsi di posto.
(Fabrizio Caramagna)
Quando le cattedrali, con tutte quelle guglie sul capo, hanno mal di testa, provano nostalgia per la semplicità delle piramidi.
(Fabrizio Caramagna)
Le cattedrali vanno visitate con una comitiva. Se lo fai da solo, rischi di avere una crisi mistica all’ombra delle sue colonne.
(Fabrizio Caramagna)
I templi delle religioni hanno più colonne dove perdersi che tetti sotto cui rifugiarsi.
(Fabrizio Caramagna)
Un glicine viola si appoggia fresco a una colonna come una marea che sale nel caldo dell’estate.
(Fabrizio Caramagna)
Il corpo è una colonna liscia, scolpita, luminosa. Poco a poco diventa un sacco.
(Fabrizio Caramagna)
Un tentativo come tanti altri. E tu che provi a tenerlo in piedi nonostante tutto. Finché non diventa l’ennesima colonna caduta nel deserto.
(Fabrizio Caramagna)
La montagna è una immensa colonna vertebrale. Scalarla ci dà l’impressione di possederla, di avere una colonna vertebrale di ricambio. E’ come se questa colonna entrasse dentro di noi e sostituisse quella fragile e provvisoria che abita il nostro corpo.
(Fabrizio Caramagna)
La cervicale ci dice che sulla colonna vertebrale qualcosa è andato storto. Il modo in cui reggiamo il peso del mondo, ad esempio.
(Fabrizio Caramagna)
Ci sono tre mestieri che è sufficiente far bene per fare il bene. Il maestro di scuola, il prete e il medico. Costoro sono le bussole che guidano la nostra società e le colonne che sorreggono il cielo.
(Fabrizio Caramagna)
In piazza San Pietro ci vedo anche un altro santo: il prodigioso colonnato di Gian Lorenzo Bernini.
(Fabrizio Caramagna)