Frasi e aforismi sulla saccenza e il saccente

Frasi e aforismi sulla saccenza, il saccente e la supponenza, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla superbia e la presunzione, Frasi e aforismi sull’ignoranza e Frasi e aforismi sulle chiacchiere.

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Frasi e aforismi sulla saccenza e il saccente

I saccenti.
Dalla punta di un iceberg, giudicano tutto l’Antartide.
E anche il mare ghiacciato su Marte.
(Fabrizio Caramagna)

Penso che siamo tutti d’accordo sul fatto che le persone che sanno tutto ma non dicono nulla sono preferibili alle persone che non sanno nulla ma dicono tutto.
(Fabrizio Caramagna)

Tutti supponiamo che, avendo un cellulare o una matita abbiamo qualcosa da dire e, quel che è peggio, che qualcuno sia obbligato a leggerlo.
(Fabrizio Caramagna)

Nella battaglia delle opinioni si affrontano “l’ho sentito dire da mio cugino” da un lato contro “l’ho letto su internet” dall’altro lato, e a nessuno importa che cosa abbia da dire la scienza.
(Fabrizio Caramagna)

Sono tutti saccenti, arroganti, presuntuosi nei commenti in rete, pensano di sapere tutto loro, ma ci sarà qualcuno che sa cos’è un sillogismo aristotelico o un paradosso di Zenone, queste categorie della logica che ogni persona razionale e sensata dovrebbe conoscere?
(Fabrizio Caramagna)

Per alcuni saccenti non ci sono dati concreti che li convincano. Fosse per loro, confuterebbero anche una definizione del dizionario.
(Fabrizio Caramagna)

Il saccente è quel tipo di persona che quando incontra una gallina gli spiega come fare le uova.
(Fabrizio Caramagna)

E’ bello dialogare con Sant’Agostino, William Shakespeare, Thomas Mann, Marcel Proust, Jorge Luis Borges… Sanno più cose sul mondo di qualsiasi supponente e arrogante dei social.
(Fabrizio Caramagna)

Di solito chi ha letto due libri in vita sua cerca di indottrinare chi ne ha letti duemila. Non è mai il contrario.
(Fabrizio Caramagna)

I social network, questo mondo alla rovescia in cui i più stupidi e arroganti consigliano a chi sa le cose di leggere e di informarsi.
(Fabrizio Caramagna)

La supponenza è l’ignoranza che ignora se stessa.
(Fabrizio Caramagna)

Approssimativi e saccenti, i nuovi giustizieri.
(Fabrizio Caramagna)

Viviamo in un tempo di confusione in cui i saccenti trovano un ampio campo per l’esercizio della loro arroganza.
(Fabrizio Caramagna)

C’è un elemento della socialità che si ripete sempre allo stesso modo, che sia l’ufficio, il bar, il social: la gente muore dalla voglia di tirare conclusioni su faccende che non la riguardano o che non conoscono.
Si chiama saccenza.
(Fabrizio Caramagna)

Una volta si era ignoranti e basta. Oggi si è ignoranti e saccenti.
(Fabrizio Caramagna)

“SS” è la sigla che contraddistingue l’ignorante: Simplissità (la riduzione del complesso a semplice) e Saccenza.
(Fabrizio Caramagna)

– Perché parli con tanta autorità di cose di cui non sai niente?
– Perché sono un medium e quando ho dei dubbi mi consulto con Pico della Mirandola e Stephen Hawking.
(Fabrizio Caramagna)

La conoscenza degli effetti, e l’ignoranza delle cause, produce una “teoria” di “saccenti affetti da “opinione precoce”.
(Fabrizio Caramagna)

Sanno tre cose (apprese sul web o per sentito dire) e ti trattano come se tu ne sapessi una. Che tu ne sappia dieci (lette e documentate sui libri) non sfiora loro il pensiero.
(Fabrizio Caramagna)

La saccenza è l’orgoglio degli incompetenti.
(Fabrizio Caramagna)

Il saccente pretende di avere voce in capitolo senza neanche sapere di che libro si tratta.
(Fabrizio Caramagna)

Cari saccenti, non è obbligatorio esprimere un’opinione su tutto.
(Fabrizio Caramagna)

Un tempo la scienza era contrapposta all’ignoranza. Oggi alla saccenza.
(Fabrizio Caramagna)

Non basta che una evidenza scientifica venga dimostrata da uno scienziato, da un esperto, da un professore. Deve ancora passare al vaglio dei ciarlatani e del popolo dei social.
(Fabrizio Caramagna)

I saccenti si allenano tutto il giorno alle chiacchiere, parlando di tutto. Nessuno li può battere nel loro campo.
(Fabrizio Caramagna)

Parlate, parlate. Fate prendere un po’ d’aria al vuoto dei vostri pensieri.
(Fabrizio Caramagna)

Meno pillole di saccenza, più pillole di saggezza.
(Fabrizio Caramagna)

La saccenza è il nulla rivestito di grande arroganza.
(Fabrizio Caramagna)

Le idee sbagliate sono contagiose. E non esiste medicina o vaccino.
(Fabrizio Caramagna)

Sono certo che i tempi siano maturi per l’istituzione di una cattedra universitaria di Saccenteria.
(Fabrizio Caramagna)

Dovresti coprirti bene adesso, perché di notte, sai, prende freddo anche la saccenza.
(Fabrizio Caramagna)

Quando tutti gli ignoranti si saranno infettati con la saccenza e l’arroganza e saranno sordi a qualsiasi richiamo dell’intelligenza, si parlerà di “immunità di gregge degli asini”.
(Fabrizio Caramagna)

Saccenti di tutto il mondo, scendete dalla cattedra, prendetevi per mano e andate tutti a leggere qualche buon libro in biblioteca.
(Fabrizio Caramagna)

L’ignoranza è bidimensionale. Così come la supponenza a cui sovente si accompagna.
(Fabrizio Caramagna)

La mancanza di comunicazione rovina molte cose, perché invece di sapere come si sente l’altro, lo supponiamo e basta.
(Fabrizio Caramagna)

La supposizione è una barriera infrangibile alla comunicazione.
(Fabrizio Caramagna)

Persone che hanno letto due canti in croce della Divina Commedia e che hanno finito a malapena il liceo, e che adesso si danno delle arie e continuano a chiedersi se Dante fosse un uomo libero o un servo di partito.
(Fabrizio Caramagna)

Ma no, non volevo darle dell’arrogante, saccente e presuntuoso, ho solo fatto notare che il suo Ego si vede su Google Earth.
(Fabrizio Caramagna)

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