Frasi e aforismi sulla conclusione

Frasi e aforismi sulla conclusione, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sull’inizio e il ricominciare, Frasi e aforismi sulla mente e il cervello, Frasi e aforismi sull’ipotesi e Frasi e aforismi sul possibile e la possibilità.

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Frasi e aforismi sulla conclusione

Nulla ci segna tanto quanto le cose che non si concludono.
(Fabrizio Caramagna)

La conclusione ha il fascino di aver attraversato tutti i lati di una questione.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono sere che cedono alla conclusione, alla chiarezza, all’insistenza di essere felici.
(Fabrizio Caramagna)

Saltare subito alle conclusioni di un bacio potrebbe essere un buon inizio.
(Fabrizio Caramagna)

A volte sono come quei bambini che, partendo da premesse ovvie e con logica irreprensibile, arrivano a conclusioni assurde e piene di immaginazione.
(Fabrizio Caramagna)

Oggi sono impegnato con i mughetti. Guardate voi cosa c’è dentro la conclusione di questa giornata.
(Fabrizio Caramagna)

Ho messo tutte le conclusioni affrettate sotto un biancospino e mi godo l’orizzonte.
(Fabrizio Caramagna)

È un’abitudine tipicamente umana estrarre conclusioni affrettate dal campo dell’indefinito e dell’incerto.
(Fabrizio Caramagna)

Quante conclusioni finché non ti scrive di nuovo.
(Fabrizio Caramagna)

Nel saltare subito alla conclusioni ti perdi la vista di qualche bel panorama e spesso finisci in un precipizio.
(Fabrizio Caramagna)

La maggior parte delle persone trae conclusioni in base alle propria idee. Pochi in accordo con i fatti.
(Fabrizio Caramagna)

Se affermi che non ti piace il colore bianco, la conclusione che ne trae lo stupido è che ti piace solo il colore nero.
(Fabrizio Caramagna)

La fede elimina ogni spiegazione. Andando direttamente alle conclusioni.
(Fabrizio Caramagna)

L’intelligenza critica, argomenta, mette in discussione le premesse, mostra i suoi ragionamenti, corregge le sue conclusioni.
La stupidità offende, usa i pregiudizi, attacca l’individuo e vuole solo avere ragione.
(Fabrizio Caramagna)

Premessa maggiore, premessa minore, conclusione. Quanti “argomentatori” da bar dello sport sapranno come funziona il ragionamento, quali sono le sue leggi e a cosa serve?
(Fabrizio Caramagna)

C’è un elemento della socialità che si ripete sempre allo stesso modo, che sia l’ufficio, il bar, il social: la gente muore dalla voglia di tirare conclusioni su faccende che non la riguardano o che non conoscono.
Si chiama saccenza.
(Fabrizio Caramagna)

Apprezzare, richiede un’operazione più complessa, di quanto non avvenga con il suo opposto, vale a dire condannare: il primo, infatti, è obbligato a conoscere il soggetto, appassionandosi e immedesimandosi. Il secondo, invece, approfitta della presenza di una virgola fuori posto, per trarre affrettate conclusioni.
(Fabrizio Caramagna)

Tirano subito le conclusioni e colpiscono qualcuno.
(Fabrizio Caramagna)

Saltare alle conclusioni ostacola la riflessione.
(Fabrizio Caramagna)

Perché analizzare, valutare, fare ipotesi quando possiamo subito arrivare a delle conclusioni affrettate?
(Fabrizio Caramagna)

Su certe conclusioni era meglio fermarsi all’ipotesi.
(Fabrizio Caramagna)

Riflettere è salutare, ma giungere a conclusioni ineluttabili può far ammalare chiunque.
(Fabrizio Caramagna)

Sarebbe tutto più semplice se arrivassimo alle conclusioni passando dalle ipotesi e non dai pregiudizi.
(Fabrizio Caramagna)

Si comincia con un bel pregiudizio e ci si costruisce sopra una conclusione arbitraria.
(Fabrizio Caramagna)

Le persone che traggono conclusioni semplicistiche sui comportamenti altrui hanno deciso di preservare i neuroni per qualche pensiero più importante?
(Fabrizio Caramagna)

Giungere alla conclusione e ritrovarsi soli. Senza premesse, senza pensieri, senza te.
(Fabrizio Caramagna)

Partiamo dal presupposto che ho bisogno di te e che averti mi fa male. Qual è la conclusione?
(Fabrizio Caramagna)

Non capisco perché le conclusioni sfuggano sempre alle premesse e accadano in modo diverso.
(Fabrizio Caramagna)

La coalizione tra le promesse menzognere e le conclusioni sballate è salita al governo.
(Fabrizio Caramagna)

Troppe precauzioni possono non portare a nessuna conclusione. Perché una campana risuoni non c’è bisogno di una mano guantata, ma di un martello.
(Fabrizio Caramagna)

Ho appena avuto in incontro silenzioso con un bambino. Ci siamo guardati negli occhi e abbiamo comunicato nel linguaggio delle stelle. Poi siamo giunti alla stessa conclusione che ci ha fatto scoppiare a ridere nello stesso momento.
(Fabrizio Caramagna)

Le conclusioni negative stanno manipolando le mie buone premesse.
(Fabrizio Caramagna)

Sono giunto alla conclusione arbitraria e priva di un qualunque fondamento di prova che le conclusioni si organizzano in forme a noi incomprensibili.
(Fabrizio Caramagna)

Dammi la mano, febbraio, proviamo a saltare subito alle conclusioni di questo inverno.
(Fabrizio Caramagna)

Giornate in cui un treno e una spiaggia sono l’unica conclusione possibile,
se proprio una conclusione deve esserci.
(Fabrizio Caramagna)

Conosco bene le conclusioni, ma preferisco frequentare solo le ipotesi.
(Fabrizio Caramagna)

Baratto premesse mai usate con qualche conclusione, purché orginale.
(Fabrizio Caramagna)

Sono giunto a una conclusione e sono ripartito in cerca di nuovi inizi.
(Fabrizio Caramagna)

Oramai è tardi. Rimando a domani tutti i buoni propositi di inconcludenza.
(Fabrizio Caramagna)

Dopo aver bevuto il mio settimo Margarita, sfogliandolo, la conclusione è che non mi ama.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono due approcci nella discussione. Il primo è “l’ho letto su internet” e “me lo ha detto mio cugino”.
Il secondo è studiare la materia con il dovuto distacco, scomporla nei suoi tanti elementi e poi trarne una conclusione personale e sensata.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono cose che non farei mai. E cose che invece ho ripetuto così tante volte senza mai ad arrivare a una conclusione, dando senso soltanto all’incompiuto.
(Fabrizio Caramagna)

Non so chi sarò, ma so chi non voglio essere: questo, almeno, mi dà l’abbozzo di una premessa, una speranza sulla possibilità di una conclusione.
(Fabrizio Caramagna)

Quando un conferenziere dice “mi avvio alla conclusione” ci sono ancora di mezzo un migliaio di frasi, una dozzina di sbadigli e due o tre digressioni infinite.
(Fabrizio Caramagna)

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