Frasi per dire Come stai, scritte da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi per dire Ti penso, Frasi e aforismi sul chiedere Scusa e Frasi per dire Buongiorno.
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Frasi per dire come Stai
Quando ti chiedo come stai, non rispondermi “bene”. Dimmi perché salti quella pagina ogni volta che sfogli il libro, parlami di quella stanza nel tuo cuore dove non entri più da anni, raccontami di che colore è oggi la tua anima.
(Fabrizio Caramagna)
A volte invece di scrivere un banale “come stai”, bisognerebbe scrivere: “Hai fatto colazione? Cosa si vede dalla finestra di camera tua? Qual è il tuo sogno oggi?”.
(Fabrizio Caramagna)
Quanti “Niente di che” in risposta ai “Come stai?”. Il mondo è pieno di “niente di che” che non vogliono dire nulla.
(Fabrizio Caramagna)
Preferisco un Come starai? a un Come stai?
Raccontiamoci un po’ di futuro, ogni tanto.
(Fabrizio Caramagna)
“Hai dormito?” è il “Come stai?” delle persone sensibili.
(Fabrizio Caramagna)
Ad un paio di “come stai?” avrei voluto rispondere “Lo so cosa vorresti dirmi. Togliti questa maschera e andiamo a bere qualcosa”.
(Fabrizio Caramagna)
Ciao sono io.
Volevo sapere come stai, se fai ancora i tuoi esercizi di meraviglia, se ti ricordi ancora come si scrivono le parole con ditate di luce nel cielo ed in compagnia di quale galassia resti sola la sera.
(Fabrizio Caramagna)
Le dita appiccicose di marmellata. I fichi maturi. Il profumo dell’estate. Ancora cinque minuti di queste meraviglie. E tu, come stai?
(Fabrizio Caramagna)
C’è una delicata richiesta di carezzare la tua treccia dietro ai miei “come stai”.
(Fabrizio Caramagna)
Il “come stai?” sostituiscilo con un “come è il tuo cielo oggi?”. Forse solo da quel momento inizierai ad interessarti davvero alle persone.
(Fabrizio Caramagna)
La domanda “come stai?” ha la straordinaria capacità di cambiare colore a seconda della bocca che la pronuncia.
(Fabrizio Caramagna)
Quando vi sembra che qualcuno si sia dimenticato di voi, provate a chiedervi quando è stata l’ultima volta che gli avete chiesto “come stai?”.
(Fabrizio Caramagna)
Millenovecentonovantotto. Sono così triste oggi nel pensare che non ci parliamo davvero dal 1998 e io sono qui che vorrei chiederti come stai.
(Fabrizio Caramagna)
Amici. Abbracci sinceri puntellati di “come stai”, “se vuoi, sono qui”, “vedrai che si risolve”.
(Fabrizio Caramagna)
Il maestrale finisce per diventare uno stato d’animo.
“Come stai?”
“Maestrale, grazie”.
(Fabrizio Caramagna)
Alle volte l’indifferenza si nasconde in un semplice “come stai?” la cui risposta non verrà mai ascoltata.
(Fabrizio Caramagna)
Sono convinto che molti ci domandano “come stai” solo per avere la certezza che stiamo peggio di loro.
(Fabrizio Caramagna)
In certi momenti la domanda più indiscreta, più insolente, più crudele è sempre e solo: “Come stai?”.
(Fabrizio Caramagna)
Nessun riassunto serio né tanto meno un’analisi, può essere fatta nel tempo che ti danno per rispondere alla domanda: “come stai?”
(Fabrizio Caramagna)
– Come stai?
– Prima di risponderti e diffondere informazioni così riservate devo chiedere l’autorizzazione della mia autostima.
(Fabrizio Caramagna)
Attenzione all’opportunismo di certe amicizie. Quando diventi “utile” come una forchetta, una forbice, una sedia o un ventilatore e non ti chiedono mai come stai.
(Fabrizio Caramagna)
Quelle domande di cortesia, domande retoriche a chiedere “Come stai?”. Ma la risposta, come il mistero, è chiusa in me.
(Fabrizio Caramagna)
Quando uno che non sento da tanto tempo mi chiede in modo subdolo”come stai”, rispondo “dimmi subito cosa vuoi, così starò sicuramente meglio”.
(Fabrizio Caramagna)
Un “come stai?” è uno schiaffo che fa male quando non te lo chiede la persona da cui lo aspettavi.
(Fabrizio Caramagna)
Ci sono alcune bugie standard, che vengono tollerate, come la risposta “bene” a un “Ciao, come stai?”
(Fabrizio Caramagna)
Esiste un armamentario di parole che spesso utilizziamo a sproposito. Ad esempio “dunque”, “assolutamente”, “nel senso che”, “piuttosto che”, “cosa ti costa”. Anche un semplice “come va”, detto nel momento sbagliato, può risultare devastante.
(Fabrizio Caramagna)