Frasi e aforismi sulla sedia, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla casa, Frasi e aforismi sul letto e Frasi e aforismi sul cuscino.
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Frasi e aforismi sulla sedia
Non ho mai creduto al silenzio degli oggetti. E’ tutta una questione di orecchio.
Accostati a una sedia e sentirai quante cose ha da dire.
(Fabrizio Caramagna)
Le sedie non si siedono mai. Sono sempre in piedi. Aspettandoci. Come un cane che aspetta il suo padrone.
(Fabrizio Caramagna)
In tutte le case c’è sempre una sedia più stanca delle altre. Su quella sedia non si siede più nessuno da tempo.
(Fabrizio Caramagna)
Ringrazio la sedia e la lampada
che mi accolgono nella mia debolezza,
quando improvvisa entra nella stanza
l’ombra dell’incertezza.
(Fabrizio Caramagna)
La casa è senza rumore, ma non è mai silenziosa. I mobili, le lampade, le sedie parlano e dicono qualcosa.
(Fabrizio Caramagna)
La sera prima di partire saluto sempre la casa, le sedie, le piante. E’ il minimo che posso fare per chi ha tacitamente promesso di restare.
(Fabrizio Caramagna)
Le sedie declassate a sorreggere solo il peso dei vestiti. Esse che vorrebbero sentire ancora una volta il peso di un corpo che si siede.
(Fabrizio Caramagna)
Il silenzio dietro una porta chiusa, una luce opaca, una sigaretta consumata per terra, una sedia traballante che guarda il soffitto e cerca invano una risposta.
(Fabrizio Caramagna)
Noi lasciamo sulla sedia una camicia, un maglietta, un paio di pantoloni e questi si afflosciano, non ricordando più le nostre forme. Solo le scarpe ricordano fedeli la forma dei nostri piedi.
(Fabrizio Caramagna)
La maniglia che aspetta la presa delle cinque dita, il pavimento che sorregge i nostri passi, il lavandino che ci lava, la sedia che ci accoglie, la parete che ci guarda. E’ ignota la loro volontà. A volte ci fanno degli scherzi imprevedibili, ma quasi sempre soccorrono le sponde di un corpo che vorrebbe cadere. Animali domestici di pietra, legno e metallo con cui da tempo condividiamo le forme della nostra vita
(Fabrizio Caramagna)
Quando vuoi sussurrare mentre gli altri urlano, quando vuoi danzare mentre gli altri corrono verso il successo, quando vuoi disegnare e inventare neologismi mentre gli altri guardano uno smartphone, quando vorresti parlare con la luna mentre gli altri parlano del tempo, quando vorresti sdraiarti su un arcobaleno quando gli altri usano le sedie.
E’ dura la vita di noi strani, che viviamo controcorrente.
(Fabrizio Caramagna)
L’entusiasmo trova scomoda ogni sedia.
(Fabrizio Caramagna)
La depressione spegne la disponibilità che le cose, anche le più indispensabili, offrono al loro possibile uso. E allora senti con forza tutta l’inutilità del cibo, delle scarpe, della sedia, del giorno…
(Fabrizio Caramagna)
Quei matrimoni dove “qui niente vestiti sulla sedia” “qui nessuna briciola sulla tovaglia”, “qui nessun piatto sporco fuori dalla lavastoviglie” insomma avete capito.
(Fabrizio Caramagna)
Non c’è niente di più fastidioso che avere in mano una tazza di caffè bollente che ti brucia le dita, una sigaretta spenta e un accendino che non funziona e nessuna sedia su cui sedersi.
(Fabrizio Caramagna)
A una certa ora del giorno la sedia più comoda della casa è sempre il cesso.
(Fabrizio Caramagna)