Frasi e aforismi sulle lettere d’amore, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sull’amore, Frasi e aforismi sulle parole e Frasi sullo scrivere e la scrittura.
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Frasi e aforismi sulle lettere d’amore
La mano del vento carezza il bosco con lo stesso rumore con cui si apre una lettera d’amore.
(Fabrizio Caramagna)
Oggi voglio scrivere una lettera d’amore a una ragazza con il tramonto negli occhi.
(Fabrizio Caramagna)
Mi piaci perché sei fatta di libri e lettere d’amore scritte a mano.
Mi piaci perché la tua risata è come il suono di uno scontro di stelle, come il fruscio di una scolaresca di bambini all’uscita di scuola
Mi piaci perché a volte assomigli a una fanciulla che scrive i suoi segreti sulla suola delle scarpe e li rivela solo al vento e ai fiori selvaggi.
(Fabrizio Caramagna)
Ritrovare in un cassetto una vecchia lettera d’amore e maneggiarla incautamente come una pistola dimenticata, senza immaginare che dentro è ancora carica…
(Fabrizio Caramagna)
Mi piace scrivere le lettere. Attraverso le lettere ci presentiamo non solo all’altro, ma anche e soprattutto a noi stessi, come un eterno primo appuntamento con la nostra anima.
(Fabrizio Caramagna)
Vorrei riprovare le emozioni d’un tempo, il fascino di infilare i gettoni nella cabina telefonica, il batticuore nell’aprire la cassetta delle lettere.
(Fabrizio Caramagna)
Io vengo da un posto dove l’erba è travolta dalla meraviglia, dove i girasoli crescono fino alla luna e il mare scrive lettere d’amore al cielo.
E tu da dove vieni?
(Fabrizio Caramagna)
Cammino in un parco della città, intorno a me gli alberi e i rami che vibrano nel freddo.
Ho una tua lettera d’amore in tasca, quando la tocco mi scalda la mano.
(Fabrizio Caramagna)
Scrivere una lettera d’amore è prendere una pagina bianca e mettere in fila tutta la luce raccolta in fondo al cuore.
(Fabrizio Caramagna)
Quando i messaggi erano lettere e l’inchiostro un sodalizio intimo tra la carne e la carta.
(Fabrizio Caramagna)
Dovrebbero tornare in auge le lettere con un sigillo di ceralacca. Non sono hackerabili e impiegano abbastanza tempo per arrivare a dire qualcosa di importante.
(Fabrizio Caramagna)
Sì alle note vocali solo se dicono: “Ti ricordi quella lettera che mi scrivesti vent’anni fa?”.
(Fabrizio Caramagna)
Chissà se prima o poi riuscirò a spedirle tutte quelle lettere che ti scrivo nella mia mente.
(Fabrizio Caramagna)
Guarda che lo sento se mi scrivi senza sorridere.
(Fabrizio Caramagna)
Non è che le lettere scritte a mano siano più belle, solo che puoi toccarle, respirarci sopra, farci gli svolazzi con le dita, sottolineare più a fondo alcune parole, pensare “adesso cancello tutto” , aggiungere un punto sulle i, mettere i P.S. a fondo pagina (quelli dove vanno a finire le vere emozioni), rileggere tutto e sorridere.
Le cose scritte mi piacciono un po’ di più.
(Fabrizio Caramagna)
Inutile come dire ad un bambino di non usare le matite colorate, a un innamorato di non scrivere lettere d’amore di notte, a un inquieto di non comprare sei o sette biglietti d’aereo al giorno.
(Fabrizio Caramagna)
In un cassetto conservo tutte le lettere d’amore che non ti ho mai spedito.
Sono fantasmi anche questi.
(Fabrizio Caramagna)
Quelle lettere d’amore un po’ stropicciate , con i bordi usurati, strappati dal tempo, scoloriti da tante promesse non mantenute.
(Fabrizio Caramagna)
Farò un fuoco delle le tue vecchie lettere, mi riempirò le mani di cenere e scriverò un verso senza fine.
(Fabrizio Caramagna)
Poi ad un certo punto sono tornato spaesato verso casa con le tasche pesanti di lettere d’amore, un disco rigato e una margherita che mi diceva “Non m’ama”.
(Fabrizio Caramagna)
L’infelicità non è mai contenta, s’insinua nelle tue mani e ti fa fare cose sciocche tipo mettere in disordine antiche lettere d’amore o picchiettare contro la finestra cercando volti che non ci sono più.
(Fabrizio Caramagna)
Sono tempi bui per l’eskimo e il chiodo,
i baci rubati sulle panchine,
le puntine che graffiavano i dischi,
le cornette messe giù perché rispondeva il padre,
Le lettere scritte a mano. Quelle che annusavi e non cancellavi più.
Adesso c’è solo la luce artificiale di uno smartphone
e tanto nulla intorno.
(Fabrizio Caramagna)
Una volta passavamo un’ora davanti al vocabolario per scrivere una lettera.
Adesso passiamo un’ora davanti allo specchio per mandare un messaggio.
(Fabrizio Caramagna)
Le donne più interessanti hanno spine, cicatrici e rughe. Hanno migliaia di chilometri percorsi fino a galassie lontane, la libertà tatuata nel sangue e lettere d’amore che aspettano di essere spedite.
(Fabrizio Caramagna)
Ho scritto e riscritto mille volte quel messaggio.
Finché non le ho trovate.
Le parole perfette.
Quelle che ti potrò dire solo con gli occhi.
(Fabrizio Caramagna)
Ci sono morti che amano così tanto la vita che continuano a scriverle. Le loro lettere vengono lasciate sulle nuvole e solo gli uccelli e gli angeli le leggono.
(Fabrizio Caramagna)
Con l’età l’amore diventa il postino che lascia in buca sempre meno lettere d’amore e sempre più estratti conto e propaganda inutile.
(Fabrizio Caramagna)