Frasi e aforismi sul dimenticare e sull’oblio, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sui ricordi, Frasi e aforismi sulla memoria e Frasi e aforismi sul passato.
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Frasi e aforismi sul dimenticare e sull’oblio
L’oblio accumula, custodisce miliardi di ricordi dimenticati. E’ un infinito deposito di cose smarrite.
(Fabrizio Caramagna)
Tutti siamo l’oblio di qualcuno che, in cambio, accende la nostra memoria.
(Fabrizio Caramagna)
La società moderna produce quantità industriali di oblìo. Ogni giorno dimentichiamo centinaia di cose.
(Fabrizio Caramagna)
Puoi uccidere per vivere, calpestare per arrivare, dimenticare per sorridere, ma cosa vuoi che ti dica? Non è la stessa cosa.
(Fabrizio Caramagna)
Sottile, come l’oblio che un attimo prima era Memoria.
(Fabrizio Caramagna)
Finché un giorno ti accorgi che lei non è più l’ultima cosa a cui pensi prima di andare a dormire. Il mistero dell’oblio che lavora silenziosamente.
(Fabrizio Cararamagna)
Il momento in cui dimentichi ciò che non avresti mai pensato di dimenticare.
(Fabrizio Caramagna)
Che la dimenticanza non tocchi mai il nome delle persone che ci hanno aiutato, che non ci vengano mai amnesie di gratitudine.
(Fabrizio Caramagna)
Minimizzare i danni, massimizzando l’oblio. E’ matematica anche questa.
(Fabrizio Caramagna)
Succede che di giorno l’oblio cuce quello che di notte il ricordo scuce. E non so più se tirare via il filo o stringere il nodo.
(Fabrizio Caramagna)
La memoria umana è fragile, è l’oblio sta sempre in agguato, vigilando in continuazione.
(Fabrizio Caramagna)
Una delle più profonde sofferenze è essere scordati vivi.
(Fabrizio Caramagna)
Come posso dimenticarti?
E’ impossibile persino dimenticare tutte le parole che non mi hai detto, tutti i luoghi che non ho mai visto insieme a te.
(Fabrizio Caramagna)
Come posso dimenticarti se sei stata la prima goccia di pioggia quando stavo morendo di sete?
(Fabrizio Caramagna)
Tu hai creato stupore, ecco perché non ti posso dimenticare.
(Fabrizio Caramagna)
Pensavo di averti dimenticato. Ma il cuore ha sempre degli spazi segreti.
E io non lo sapevo.
(Fabrizio Caramagna)
Uno dei desideri più forti e improvvisi: il desiderio di dimenticare qualcosa.
(Fabrizio Caramagna)
Esci con me?
Ti offro una birra e tutti i miei tentativi di dimenticarti.
(Fabrizio Caramagna)
Certi ricordi si dimenticano in un attimo, ma certe dimenticanze si ricordano per sempre.
(Fabrizio Caramagna)
Riesci a dimenticare davvero qualcuno, solo quando hai la certezza di poter avere una affinità altrettanto speciale con qualcun altro.
(Fabrizio Caramagna)
Solo dopo che hai dimenticato una persona pare incredibile averci messo così tanto.
(Fabrizio Caramagna)
Sappiamo dimenticare guardando l’altro negli occhi e siamo incapaci di dimenticare qualcosa che non è mai esistito.
(Fabrizio Caramagna)
L’oblio è una opportunità che ci diamo per avere un nuovo inizio. Senza oblio non potremo mai ricominciare.
(Fabrizio Caramagna)
Mi chiedevo se un giorno, uno di quelli in cui magari torni a casa prima, che hai più tempo per te stessa, che non devi vedere nessuno, ecco, se magari un giorno come questo, ti va di fare un salto da me a vedere quanto sono buffi i miei tentativi di dimenticarti.
(Fabrizio Caramagna)
A certi ricordi devi dare forma, ad altri dimenticanza.
(Fabrizio Caramagna)
Gli estremi durano, le cose in mezzo sono dimenticate.
(Fabrizio Caramagna)
Spingo il ricordo di te più in là, per farlo cadere dalla testa e mandarlo in frantumi
Ma lui si arrampica di nuovo, sposta gli altri ricordi e si mette nel centro.
(Fabrizio Caramagna)
“Indimenticabile” è una parola più vasta che “infinito”.
(Fabrizio Caramagna)
Ok, adesso puoi andartene.
Ma ti chiedo solo una cosa.
Quando mi ignorerai,
ignorami
come se fossi la cosa più importante.
Quando mi dimenticherai,
dimenticami
come se fossi il ricordo più bello.
(Fabrizio Caramagna)
Professionisti nel ricordare, eterni principianti nel cercare di dimenticare.
(Fabrizio Caramagna)
La strana matematica dei numeri. 40 muscoli per sorridere, 5000 modi di dimenticare per non sentirsi in colpa.
(Fabrizio Caramagna)
Certi volti basta che li guardi pochi secondi e poi ti prendi giornate intere per cercare di dimenticare la loro bellezza.
(Fabrizio Caramagna)
Quelli che ti dicono “Ma figurati!” ti hanno già dimenticato.
(Fabrizio Caramagna)
Quelle persone che noi ricordiamo e che ci hanno dimenticato
e quelle persone che abbiamo dimenticato e che ci ricordano continuamente.
Basterebbe questo a spiegare il caos dell’universo.
(Fabrizio Caramagna)
L’oblio inghiotte in fretta coloro che si credono indispensabili.
(Fabrizio Caramagna)
Hai sentito un brivido sulla tua spina dorsale, proprio qui vicino alle scapole?
Una farfalla sta provando le tue ali e volteggia felice nel prato,
e si chiede perché ti sei dimenticata di usarle.
(Fabrizio Caramagna)
Per me crescere è non dimenticare mai le proprie radici, non importa quanto alto sia il tronco.
(Fabrizio Caramagna)
Penso ai giocattoli dimenticati in un baule,
mi chiedo quanta nostalgia abbiano dei bambini che ridono.
(Fabrizio Caramagna)
Sono morto tutte le volte che mi hai dimenticato, ma questo respiro è finalmente voglia di rinascita.
(Fabrizio Caramagna)
La fine si avvicina. E la temi. Ma perché?
Non ti accorgi che i nostri ricordi sono già morti un miliardo di milioni di volte,
nel corso del tempo?
(Fabrizio Caramagna)
L’oblio deve essere molto simile a un falò. Di alcuni ricordi conservi solo la luce e la fiamma, ma non ricordi altro.
(Fabrizio Caramagna)
Dimentichiamo la maggior parte dei sogni, tranne quelli che non si dimenticano di noi e ci inseguono tutto il giorno.
(Fabrizio Caramagna)
La prima virtù che, ahimè, si esige da un essere molto anziano: che cominci a farsi dimenticare. Per poterlo mandare in ospizio senza sensi di colpa.
(Fabrizio Caramagna)
Dimenticare, rimuovere, occultare: è un’operazione così facile quando manca la volontà di conoscere, raccontare, tramandare.
(Fabrizio Caramagna)
Questa società è un invito universale all’amnesia. Nel giro di pochi secondi dimentichiamo ogni cosa. Anche quello che fino a pochi istanti prima ci interessava o ci incuriosiva.
(Fabrizio Caramagna)
Passare le cose tra le dita, per deporle in angoli dimenticati del “mondo”. Un gesto silenzioso che si ripete ogni giorno.
(Fabrizio Caramagna)
Distratti dalla paura. Preoccupati dal futuro. Assorbiti dal passato. Ci scordiamo di vivere il presente, questa dimenticanza imperdonabile.
(Fabrizio Caramagna)
Dimentichiamo per ripetere il dimenticato. Se almeno facessimo qualcosa di nuovo, quando dimentichiamo…
(Fabrizio Caramagna)
Le donne che puniscono cento uomini per dimenticarne uno.
Ah, se solo quei poveri uomini sapessero…
(Fabrizio Caramagna)
La quattro fasi che seguono una tragedia nazionale. 1. Sgomento 2. Commozione 3. Critica 4. Oblio
(Fabrizio Caramagna)
Quel momento magico quando non ricordi una password ma le dita lo fanno per te e ti salvano la giornata.
(Fabrizio Caramagna)
La presenza dovrebbe essere premiata con la presenza. L’assenza dovrebbe essere punita con l’oblio.
(Fabrizio Caramagna)