Frasi e aforismi sulle canzoni, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla musica, Frasi e aforismi sul canto e il cantare e Frasi e aforismi sui ricordi.
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Frasi e aforismi sulle canzoni
Ti si incastrano tra il respiro e le vene. Certi colori. Certe canzoni. Certe persone.
(Fabrizio Caramagna)
Hai catene. Hai cicatrici. Hai paure.
Ma hai le ali. Hai una canzone che si perde nel cielo. Hai un impulso selvaggio per l’orizzonte.
(Fabrizio Caramagna)
Certe canzoni le ricordiamo per le parole, altre per i brividi.
(Fabrizio Caramagna)
Ricetta per la felicità: chiudi gli occhi, spegni il mondo, metti una canzone, non farti domande.
(Fabrizio Caramagna)
Certe canzoni sono così, non sei tu che le ascolti, sono loro che ti ascoltano da dentro.
(Fabrizio Caramagna)
Uno non sta mai solo. Nel peggiore dei casi sta con il proprio cantante preferito.
(Fabrizio Caramagna)
I punti di sutura che ti sanno mettere certe canzoni e le ferite che ti riaprono altre canzoni.
(Fabrizio Caramagna)
Le note di certe canzoni, infinite, diverse, tristi, spericolate, potenti, da vertigine. Voci, suoni, frequenze che attraversano i miei giorni come una luce che filtra da un cielo più grande.
(Fabrizio Caramagna)
Chi ti ama conosce le pagine dei libri che hai sottolineato, il tuo modo di ridere di nascosto, le canzoni che vorresti ballare lentamente sotto la pioggia.
Chi ti ama ti prende la mano e ti porta negli angoli bui e ti mostra che non c’è nulla da temere.
(Fabrizio Caramagna)
Ritrovare per un attimo il tuo respiro.
Ascoltarlo come se fosse la mia canzone preferita.
(Fabrizio Caramagna)
Come sono corte le canzoni quando le stai riadattando ad astronave per raggiungere pianeti lontani.
(Fabrizio Caramagna)
Vorrei riuscire a dedicartene una sola per te, perché una canzone, si sa, è stata già con tutti.
(Fabrizio Caramagna)
Ti scopri a canticchiare sulla canzone che esce dall’autoradio e ti chiedi quale parte del tuo passato ha deciso di farsi risentire.
(Fabrizio Caramagna)
Chi ti ha dato il permesso di stare dentro le canzoni che ascolto?
(Fabrizio Caramagna)
Rileggere un libro che ci piace, tornare in un luogo che non vedevamo da tempo, riascoltare una vecchia canzone, sono modi per accarezzare la memoria.
(Fabrizio Caramagna)
Lei mi ha sorriso e poi è entrata lentamente, quasi danzando, in una canzone dei Pink Floyd. Non l’ho più rivista, ma a volte mi sembra che sia ancora qui, quando il sole della sera illumina la puntina che scorre sul vecchio vinile.
(Fabrizio Caramagna)
Chiudo le tende e tutto quel cielo infinito. Metto una canzone a volume basso, una matita in mano, qualche idea clandestina. Ci siamo io e la malinconia stasera, e nessuna dei due ha fretta.
(Fabrizio Caramagna)
Hai un nome a cui rispondi, il nome con cui ti chiamano gli uomini. Ma dimmi. Qual è il nome a cui rispondi quando il vento ti chiama, quando il pianista suona la tua canzone, quando la felicità ti dice di girarti verso di lei, quando le paure ti circondano nel buio e ti sussurrano qualcosa all’orecchio?
(Fabrizio Caramagna)
Quando sei innamorato, troppe canzoni, totalmente differenti, ti parlano della stessa cosa.
(Fabrizio Caramagna)
Mi nascondo dentro un ricordo qualunque. Una foto, una canzone, una strada percorsa tanti anni fa.
In lontananza passa un treno, e tutto è malinconia.
(Fabrizio Caramagna)
Ascoltare una canzone: le orecchie sono due farfalle che svolazzano su un prato stracolmo di note, emozioni e ricordi.
(Fabrizio Caramagna)
Canzoni che attraversano la pelle appoggiando sulle vene note, parole e brividi.
(Fabrizio Caramagna)
Ascolti la voce di Fabrizio De André e ti innamori della prima ragazza che passa. E non passando nessuna ti innamori dell’idea della musica.
(Fabrizio Caramagna)
La voce di David Bowie trasforma l’asfalto in un tappeto di velluto messo lì apposta per riportarti a casa.
(Fabrizio Caramagna)
Si può giudicare una canzone dal silenzio che segue. Se in esso echeggia ancora la musica, allora ci ha fatto sognare. Se invece il silenzio è solo un passaggio verso un altro suono (o peggio ancora un sollievo), non era la canzone giusta.
(Fabrizio Caramagna)
Io scappo dalle canzoni false
e dai giorni grigi,
dai sensi unici e dalle strade trafficate,
dal vuoto delle parole,
dalle emozioni contraffatte.
E tu da che cosa scappi?
(Fabrizio Caramagna)
Certi giorni canto Rino Gaetano, penso Rino Gaetano, vedo la gente Rino Gaetano e mi commuovo Rino Gaetano.
(Fabrizio Caramagna)
Facciamo che mandiamo su un altro pianeta tutto il repertorio di J-Ax in cambio di una sola canzone nuova di Rino Gaetano?
(Fabrizio Caramagna)
Certe canzoni, così difficile da digerire, di solito, nel tempo, sono quelle che ci affascinano di più.
(Fabrizio Caramagna)
L’unico a cui piacciono tutte le canzoni che ascolti sei tu stesso. Come le impronte digitali, la playlist di ognuno è diversa.
(Fabrizio Caramagna)
Sono stato all’ufficio oggetti smarriti a chiedere indietro i pomeriggi assolati passati ad ascoltare i Pink Floyd, a leggere le riviste di poesia, facendo finta di capire Celan, mentre finivo di tradurre una versione di latino.
(Fabrizio Caramagna)
Le donne mettono sempre canzoni d’amore tormentate quando è un comunissimo “lui non chiama da mezza giornata”.
(Fabrizio Caramagna)
Le canzoni estive volano nell’aria
– sembrano salsedine, batuffoli e note sonore –
e restano impigliate ai vestiti, alla pelle, al cuore.
Poi viene l’autunno e un giorno – chissà in quale giorno esatto –
ce le scrolliamo di dosso, così all’improvviso,
facendole finire per sempre nella scatola dei ricordi.
(Fabrizio Caramagna)
Non è che io non ti piaccio, ma se io fossi una canzone tu non l’ascolteresti.
(Fabrizio Caramagna)
A volte vorrei andarmi a perdermi tra le parole di una canzone ancora non scritta.
(Fabrizio Caramagna)
Non ricordo il ritmo, né la musica né il testo, ma eccomi ancora a canticchiarla. La vita
(Fabrizio Caramagna)
Sorridi,
la canzone triste si ripete,
ma tu non balli più al suo stesso ritmo.
Hai imparato a cadere e saltare,
a precipitare negli abissi e poi rialzarti
e volare verso il cielo tutte le volte che vuoi.
(Fabrizio Caramagna)
Vorrei visitare quella canzone per vedere se io e te siamo ancora dentro.
(Fabrizio Caramagna)
Seppero che tutto era perduto, quando suonò quella canzone e loro guardarono in direzioni diverse.
(Fabrizio Caramagna)
1960
Il cantante crea una canzone
1980
La casa discografica crea una canzone per il cantante
2000
La casa discografica crea un cantante per la canzone
(Fabrizio Caramagna)