Mi manchi – Frasi e aforismi sulla mancanza

Mi manchi – Frasi e aforismi sulla mancanza e il mancarsi, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi per dire Ti amo, Ti voglio bene – Frasi e aforismi e Frasi sull’addio e la fine di un amore.

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Mi Manchi – Frasi e aforismi sulla mancanza

Mi manchi in modi che non sapevo neppure esistessero.
(Fabrizio Caramagna)

“Mi manchi”. Penso sia questa la frase più bella che ci si possa sentir dire.
Perché il “ti amo” implica un’univocità.
Io ti amo. Anche se tu non provi questo sentimento. Anche se non ci sei.
Ma il mi manchi è richiesta dell’altro.
E’ bisogno dell’incastro perfetto che nessun altro può essere.
“Mi manchi” significa “perché la mia vita sia completa, ho bisogno che ci sia anche tu”.
(Fabrizio Caramagna)

– E lei ti manca?
– Ti dico solo che non vedo l’ora
che arrivi la sera per poter parlare di lei alle stelle,
che arrivi la notte per poterla sognare.
(Fabrizio Caramagna)

Lontano da te anche il cielo più nitido è un po’ sporco, e l’erba più morbida un poco punge e graffia, e ogni cosa sembra fuori dalla sua aurea misura.
(Fabrizio Caramagna)

C’è un cielo che potrei sedermi qui e raccontartelo. E dirti quanti colori gli mancano quando non ci sei.
(Fabrizio Caramagna)

Mi manchi adesso. Mi manchi addosso.
(Fabrizio Caramagna)

I miei sette peccati capitali sono: ti amo, sto bene con te, ti voglio, mi manchi, ti penso, mi rendi felice e ti adoro.
(Fabrizio Caramagna)

Manca una parola
alla mia vita.
Tu.
(Fabrizio Caramagna)

Mi manchi sempre, tra un tantissimo e l’altro.
(Fabrizio Caramagna)

Vuoi venire a trovarmi per vedere da vicino quanto mi manchi?
(Fabrizio Caramagna)

Persino con il suo riflesso la luna ti dice stanotte quanto mi manchi,
(Fabrizio Caramagna)

Alcuni mi manchi non si dicono, si sussurrano.
(Fabrizio Caramagna)

Mi manchi sempre, anche se sei qui. Ti penso sempre, anche quando non ci penso.
(Fabrizio Caramagna)

Nella scala da “di tanto in tanto” fino a “sempre”, ci stanno tutti i verbi, ma non mi manchi.
Mi manchi è più di “sempre”.
(Fabrizio Caramagna)

Mi manchi in certi istanti,
ma non quegli istanti che durano solo un momento,
ma quegli istanti che durano una vita.
(Fabrizio Caramagna)

Stavo per addormentarmi, poi mi sono ricordato che mi manchi.
(Fabrizio Caramagna)

Vorrei che tu fossi qui dove ti amo, non lì dove mi manchi.
(Fabrizio Caramagna)

Mi manchi in ogni angolo spazio temporale dell’universo.
(Fabrizio Caramagna)

Mi manchi in tutti i luoghi in cui mi hai abitato
(Fabrizio Caramagna)

Mi manchi. Ma soprattutto manco a me stesso quando non ci se tu.
(Fabrizio Caramagna)

A quest’ora è quando mi manchi di più, il letto diventa grande e il silenzio penetra in ogni angolo della stanza.
(Fabrizio Caramagna)

Mi manchi tanto nelle mie parole, come io mi manco tanto nella tua voce.
(Fabrizio Caramagna)

Mi manchi. Non so quando ma so dove. Nel mio cuore.
(Fabrizio Caramagna)

Mi manchi quando te ne vai per sempre dalla mia vita, giusto quelle due ore.
(Fabrizio Caramagna)

Come dirti quanto mi manchi, senza provocare tempeste con i sospiri.
(Fabrizio Caramagna)

Mi manchi e non so come dirlo alle mie mani quando chiedono di te.
(Fabrizio Caramagna)

Posso fare a meno di tutto ma non del calore del sole, di un caffè tra la labbra, di un drink quando ho bisogno di sorridere e di un mi manchi quando ho bisogno di andare avanti.
(Fabrizio Caramagna)

E se mi manchi
e se ti sogno
e se penso a te
e se ti voglio
e se mi fai impazzire
e se mi fai tremare,
è perché ti amo.
(Fabrizio Caramagna)

Mi manchi in ogni dove. Ti penso in ogni adesso. Ti amo in ogni respiro.
(Fabrizio Caramagna)

Porto con me tutti i miei “mi manchi” per incontrare tutti i tuoi “Ti penso”
(Fabrizio Caramagna)

Il problema è che mi manchi dentro e si vede tutto fuori.
(Fabrizio Caramagna)

Allontanati un po’ da me e dimmi se si nota quanto mi manchi.
(Fabrizio Caramagna)

Se mi vedi in qualcuno dei tuoi sogni, baciami che mi manchi.
(Fabrizio Caramagna)

A volte un mi manchi è un ti amo che non è stato detto in tempo.
(Fabrizio Caramagna)

Non ti avvicinare, ho un mi manchi e non esiterò a usarlo.
(Fabrizio Caramagna)

Dire mi manchi non basta, a meno che sia faccia a faccia.
(Fabrizio Caramagna)

Il problema è che tu stai bene con tutto, e tutto non sta bene con niente senza di te.
Mi manchi.
(Fabrizio Caramagna)

Stare senza di te è come stare senza domande, senza risposte, senza guerra, senza silenzi, senza sorrisi, senza luce.
Mi manchi
(Fabrizio Caramagna)

Mi manchi da impazzire,
perché è così che ti ho amato,
perché è così che ti amo,
perché non so come farlo altrimenti.
(Fabrizio Caramagna)

Si scrive “ciao”, e si legge: non sai quanto ti amo, quanto mi manchi e quanto vorrei stare sempre con te.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono giorni in cui ho bisogno di te e giorni in cui mi manca l’aria se non ci sei.
(Fabrizio Caramagna)

A volte “mi manchi” non è abbastanza per dirti quanto ho bisogno di te.
(Fabrizio Caramagna)

Ho bisogno di te qui. Mi manchi lì. Non c’è angolo dell’universo dove non ti vorrei.
(Fabrizio Caramagna)

Ti scrivo, ti sento, ti penso, ti ascolto, ti capisco, ti aspetto, mi manchi, ti amo.
(Fabrizio Caramagna)

Mi manchi in tutte i modi che conosco e ti amo in tutti gli istanti che voglio vivere con te.
(Fabrizio Caramagna)

Quello che più mi manca di te a quest’ora è poterti dire negli occhi: Ti amo.
(Fabrizio Caramagna)

Mi manchi se soffia il vento, bevo caffè e disegno lettere tra le nuvole.
Vorrei che fossi qui se leggo, sospiro o sorrido.
Ti amo se sento e respiro.
(Fabrizio Caramagna)

Le sue dita tremano sulla tastiera e distorcono le parole, tante cose vuole catturare e riesce solo a scrivere “Mi manchi. Vorrei che fossi qui”.
(Fabrizio Caramagna)

Cosa fa il 30 febbraio? Cosa fa un re senza un erede? E cosa sto facendo io senza di te.
Mi manchi.
(Fabrizio Caramagna)

Non so come sarebbe Venezia senza di te, ma Parigi ha perso quasi tutta la sua luce, quando non c’eri tu. Mi manchi.
(Fabrizio Caramagna)

Mi piace prendere cucchiaiate di mi manchi e poi imboccarti il cuore.
(Fabrizio Caramagna)

Vestiti di cuore e vieni a dirmi che mi manchi, adesso da me.
(Fabrizio Caramagna)

Quel bisogno ineludibile di stare a io per tu.
(Fabrizio Caramagna)

La fragilità delle parole quando le avvolgi attorno ad un “mi manchi”.
(Fabrizio Caramagna)

Avrò un pezzo di te un giorno, così meravigliosamente intenso da farmi dimenticare tutti i momenti in cui mi sei mancata.
(Fabrizio Caramagna)

La mancanza è quantificabile in numero di ore senza sonno, in numero di volte che vorresti chiamare, in numero di “chissà cosa sta facendo adesso”, in perdita di dignità e di pudore.
(Fabrizio Caramagna)

Vieni, andiamo a ridere insieme, a sfogliare le pagine del cielo e a regalarci qualcosa di molto privato come un “mi sei mancato”.
(Fabrizio Caramagna)

L’amore dista dalla felicità lo spazio di una mancanza.
(Fabrizio Caramagna)

Sei quel che manca, anche quando ho tutto.
Perché non ho niente, se non ho te.
(Fabrizio Caramagna)

Conto i giorni che mancano.
A me. Di te.
(Fabrizio Caramagna)

I “mi manchi” di quando parti, pieni di ombre e di pezzetti di mondo che si staccano,
e i “mi sei mancato” di quando torni, pieni di luce e stupore.
(Fabrizio Caramagna)

L’arte lenta e sensuale del baciare che dice “Mi piaci tanto”. Quella che lascia senza fiato del “mi sei mancato”. Quella timida del “ma sei sicuro?”.
(Fabrizio Caramagna)

Oggi che non sei qui, vedo in giro troppi sguardi senza i tuoi occhi e troppi volti senza i tuoi sorrisi.
Mi manchi.
(Fabrizio Caramagna)

La mancanza di te si posa dovunque stasera. Sulle mani, sugli occhi, sul libro che leggo, negli angoli della stanza.
Sembra una neve invisibile, che porta malinconia e pensieri.
(Fabrizio Caramagna)

Vorrei dire “mi manchi” più spesso, ma la paura mi toglie il fiato.
Così ti ho comprato le prime fragole.
Che è un po’ la stessa cosa.
(Fabrizio Caramagna)

La mancanza arriva all’improvviso, si siede in un angolo dei tuoi ricordi e ti guarda dritto nel cuore.
(Fabrizio Caramagna)

Inghiotto questo tormento insieme a un bicchiere di whisky e poi torno a vagabondare nella mancanza di te.
(Fabrizio Caramagna)

[(mi piaci + ti voglio + mi manchi = ti amo) – Gelosia x Incomprensione e Abitudine = ti lascio] x Solitudine + mi manchi = ti amo ancora
La matematica dell’amore
(Fabrizio Caramagna)

Mancarsi e non potersi vedere dovrebbe essere illegale.
Bisognerebbe essere arrestati. E chiusi in una cella. Con quella persona.
(Fabrizio Caramagna)

Sono caffè, spremuta d’arancia e un libro mentre aspetto che tu non mi dia il tempo di sentire la tua mancanza.
(Fabrizio Caramagna)

La mancanza, che occupa la stanza e l’orizzonte e si prende tutti gli spazi dell’universo, dimenticandosi di essere solo vuoto.
(Fabrizio Caramagna)

Possiamo dare molte cose a coloro che amiamo: passione, felicità, cieli e colori nuovi.
Tu mi hai dato la cosa più preziosa di tutte: la mancanza.
Mi è impossibile fare a meno di te,
e anche quando ti vedo mi manchi ancora.
(Fabrizio Caramagna)

Che strano modo che ha di amare.
Ti ama
ma non te lo dimostra,
gli manchi
ma non è mai presente,
ha paura di perderti,
ma non ti cerca mai.
(Fabrizio Caramagna)

Vieni, passiamo questa domenica insieme a preparare la mancanza l’uno dell’altro.
(Fabrizio Caramagna)

Non so come sono chiamati gli spazi tra i secondi ma è in quegli spazi che il dolore picchia più forte quando si sente la mancanza di una persona.
(Fabrizio Caramagna)

Quando perdi qualcuno
un intero universo se ne va con lui.
E quando ti affacci alla finestra
vedi come erano il vuoto e il nulla prima della creazione.
(Fabrizio Caramagna)

Strano come dentro un “mai più” non ci sia più posto per un “io” e un “te”, ma ci sia posto per infiniti “mi manchi”, pensati in ogni momento del giorno.
(Fabrizio Caramagna)

“I non voglio più” su sponde opposte. Ma i “mi manchi” provano di nuovo ad attraversare la corrente del fiume.
(Fabrizio Caramagna)

L’azzurro profondo del cielo, l’acqua carica di salsedine e di nostalgia, il vento che viene da un luogo misterioso e le mancanze incolmabili.
(Fabrizio Caramagna)

Un po’ guardo le foto di noi, un po’ mi manco.
(Fabrizio Caramagna)

Ho provato ad andare indietro per capire se c’era un modo per recuperare il tuo respiro. Ma tutto era gelato e tu mancavi.
(Fabrizio Caramagna)

Quasi non lo sai ciò che ti manca fino a quando non lo incontri fuori di te, inaspettatamente, in un altro essere.
(Fabrizio Caramagna)

Mi manchi papà.
E un po’ lo odio questo sole, che non disegna più la tua ombra.
(Fabrizio Caramagna)

La mancanza rivela la dimensione primordiale di ogni singola esistenza: il nulla risuona senza posa, tra il presente e il futuro, tra noi e l’altro.
(Fabrizio Caramagna)

Vorrei guardati negli occhi solo per accertarmi che non mi sbaglio. Che questo desiderio di te è vera e reale, quanto la tua mancanza.
(Fabrizio Caramagna)

Sarà sempre una mancanza a far pulsare il mondo.
(Fabrizio Caramagna)

E’ strano, ma ci mancano quei tipi di persone che sono una tempesta e che, pur avendo lasciato dei danni, hanno saputo farci sorridere.
(Fabrizio Caramagna)

Mi manca essere casa senza tetto, senza porte, senza muri, ma con mille finestre.
(Fabrizio Caramagna)

Mi mancano tutti quei sogni che non si possono scambiare con niente, né vendere, e neppure regalare.
(Fabrizio Caramagna)

Continuo a riempire i vuoti del nostro amore ma – se ne chiudo uno – subito se ne apre un altro.
Non ci sono più abbastanza “mi manchi” o “ti amo” ad arginare l’abisso tra noi due.
(Fabrizio Caramagna)

– Mi manchi
– Hai provato a schiacciare il tasto F5?
(Fabrizio Caramagna)

– Mi manchi
– Non sei tu, sono io
– Cioè?
– Scusa, ho sbagliato chat
(Fabrizio Caramagna)

Mi manchi, poi ricordo quanto sei stata stronza e allora mi manchi di più.
(Fabrizio Caramagna)

Sono triste, come l’ultimo “mi manchi” ignorato.
(Fabrizio Caramagna)

Nessuno mi ha ferito come te, non mi sono donato a nessuno come te, non ho amato nessun altro sguardo con quell’intensità e tu mi chiedi se mi manchi?
(Fabrizio Caramagna)

In alcuni mi manchi abbiamo cominciato a giocare a nascondino.
(Fabrizio Caramagna)

Mi manchi come il capriccio più terribile che potesse inventare la mia immaginazione.
(Fabrizio Caramagna)

Mi manchi anche quando sono riuscito a dimenticarti del tutto.
(Fabrizio Caramagna)

Ho un’immagine rimasta nella mia memoria, un addio incompiuto e un mi manchi che sta morendo.
(Fabrizio Caramagna)

Non possiamo essere amici, perché ancora non riesco a guardarti senza dire “ti amo”, né riesco a sorridere senza dire “mi manchi”.
(Fabrizio Caramagna)

Ad un paio di “come stai?” avrei voluto rispondere “mi manchi”.
(Fabrizio Caramagna)

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