Frasi e aforismi sul respiro

Frasi e aforismi sul respiro e il respirare, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati si veda Frasi e aforismi sull’aria, Frasi e aforismi sul sospiro e Frasi e aforismi sul sorriso.

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Frasi e aforismi sul respiro e il respirare

Ti si incastrano tra il respiro e le vene. Certi colori. Certe canzoni. Certe persone.
(Fabrizio Caramagna)

Il sorriso permette all’anima di respirare.
(Fabrizio Caramagna)

Fai un respiro, tuffati in un campo di girasoli e compi il tuo destino
(Fabrizio Caramagna)

Cogli l’istante,
ferma il tempo,
respira la vita,
colleziona ricordi.
(Fabrizio Caramagna)

I respiri, quelli giusti, quelli che ti spezzano il fiato in gola e sembra che in quella frazione di istante tu sia immortale.
(Fabrizio Caramagna)

Milioni di volte al giorno, inconsapevole, il respiro uccide la morte.
(Fabrizio Caramagna)

Mi calmano: la regolarità di un respiro, l’idea di un’altra possibilità, il colore del mare, i libri ovunque, la cioccolata, i tuoi occhi che volteggiano nella meraviglia.
(Fabrizio Caramagna)

Viene a respirare le stelle con me? Portati l’anima e un sogno da esaudire.
(Fabrizio Caramagna)

Di te mi piace che ti respiro sottovoce, mentre il cuore batte a squarciagola.
(Fabrizio Caramagna)

Quei giorni in cui l’aria ha il tepore e l’intensità lieve del respiro che ti manca.
(Fabrizio Caramagna)

A te, che sei il solo spazio di parole in cui c’è respiro.
(Fabrizio Caramagna)

Vieni qui. Tra le mie braccia c’è un rifugio. Tra il collo e le spalle due possibili stanze. Sul petto un cuscino per sogni mai sognati. Sulle labbra uno scrigno per il tuo respiro.
(Fabrizio Caramagna)

Certe sere mi sembra di respirare di nuovo. Intravedo una serenità leggera che, con un soffio, mentre cerco di sfiorarla, scorre fra le dita.
(Fabrizio Caramagna)

Respiri, anche brevi, quasi fulminei, che sembrano riconnetterci a mondi perduti.
(Fabrizio Caramagna)

La bellezza: quando respira, il fiato lo toglie a noi.
(Fabrizio Caramagna)

Di certe voci si dovrebbe ascoltare prima il respiro, per capire.
(Fabrizio Caramagna)

Il mio paese.
È casa, radici, colori, respiri, sangue, orizzonte che mi appartiene.
E una strada che porta sempre dove bisogna essere, in quel punto esatto della felicità.
(Fabrizio Caramagna)

Di te mi piace che ti respiro sottovoce, mentre il cuore batte a squarciagola.
(Fabrizio Caramagna)

Come quando si respira meglio con le labbra di qualcun altro.
E’ questo lo stare bene.
(Fabrizio Caramagna)

Non respiro bene che sotto la pelle di chi amo.
(Fabrizio Caramagna)

Rileggere il tuo sorriso, per meglio respirarlo.
(Fabrizio Caramagna)

A volte, vicino non è abbastanza.
E neanche addosso.
Meglio sotto la pelle, dentro il sangue, in fondo ai respiri.
(Fabrizio Caramagna)

E poi tutti i tuoi “mai più”, smentiti da un bacio, tra un respiro forte e l’altro.
(Fabrizio Caramagna)

I respiri, sono solo un modo per scandire il tempo che mi separa da te.
(Fabrizio Caramagna)

Un abbraccio deve togliere il fiato e ridare il respiro.
(Fabrizio Caramagna)

E se l’amore fosse una respirazione bocca a bocca con l’universo, un rianimare qualcosa ed un essere rianimati?
(Fabrizio Caramagna)

La delicatezza è il vento che si ferma, per sentire il respiro delle lucciole.
(Fabrizio Caramagna)

Piccoli momenti di felicità. Respirare l’aria del mattino, prendere una mela dal suo cesto, riempirsi gli occhi di colori.
(Fabrizio Caramagna)

Dovremmo stare quasi in silenzio un paio di volte al giorno. Essere solo respiro, sguardo aperto sulla vita senza parole.
(Fabrizio Caramagna)

Il giorno ansima nell’urgenza. Solo la notte si lascia respirare.
(Fabrizio Caramagna)

Una terrazza, il vento, un tavolo, dei bicchieri, le parole che corrono. Certe sere sanno stare tutte in un respiro.
(Fabrizio Caramagna)

Oggi così.
Gli scudi abbassati, lo sguardo che sa di vette e di cieli e i pensieri finalmente liberi di respirare.
(Fabrizioo Caramagna)

Il respiro lieve del week end, la delicatezza del mattino che ti sveglia pian piano, la voce delle cose che aspettavi da tempo.
(Fabrizio Caramagna)

Certi luoghi non si guardano soltanto. Si respirano con l’anima
(Fabrizio Caramagna)

Respira e saprai che cos’è un fiore. Sii un fiore e saprai che cos’è un respiro.
(Fabrizio Caramagna)

I fiori di giacinto ondeggiano debolmente nel vento, con il respiro di un mondo diverso rispetto a quello in cui gli altri mi invitano a stare.
(Fabrizio Caramagna)

Quando canta, l’usignolo soffia un’aria più pura di quella che respira.
(Fabrizio Caramagna)

A furia di respirare cielo e mare, sto diventando dello stesso colore della felicità.
(Fabrizio Caramagna)

Guardare il mare di notte come si guarda una madre che dorme. Avere cura di ogni suo respiro. Imparare a udire quel suo fiato che sembra dire “Apriti alle cose e sogna”.
(Fabrizio Caramagna)

Mentre dormi, sento il tuo respiro raccontare al mie petto ogni motivo per cui stiamo insieme.
(Fabrizio Caramagna)

Andare su uno scoglio fuori dalla vista di tutti e respirare un’aria non toccata da nessuno
(Fabrizio Caramagna)

Aspetto faccia giorno per vedere il sole luccicare sul mare. È lì che il tempo si ferma per lasciarti sentire il tuo respiro.
(Fabrizio Caramagna)

La vacanza è quando riprendi a respirare con il tuo ritmo.
(Fabrizio Caramagna)

Amo certi ponti. Trattengono il respiro e lo stupore di chi ci è passato sopra.
(Fabrizio Caramagna)

Di fronte a un campo di tulipani, respirarci pian piano.
(Fabrizio Caramagna)

L’ombellone aperto, la stoffa che si tende nell’aria, poi si appiattisce, poi si tende ancora.
L’immagine del respiro del mare.
(Fabrizio Caramagna)

Le nuvole correvano lentamente, come dei respiri che cercavano delle labbra, come degli enigmi incantati. Tu le guardavi e sorridevi.
(Fabrizio Caramagna)

Guardando la neve che cade,
anche il silenzio trattiene il suo respiro.
(Fabrizio Caramagna)

Hai presente quando fai un respiro e poi lo devi restituire. Ecco funziona allo stesso modo con la felicità. Funziona tutto come un respiro
(Fabrizio Caramagna)

Tra un mulino a vento e una corrente d’aria piena di strani presagi, deve essere lì che ho perso il tuo respiro.
(Fabrizio Caramagna)

Non si guarisce mai del tutto. Mai da quel confine tra respiro e apnea in cui ci si può ritrovare o perdere ogni cosa di schianto.
(Fabrizio Caramagna)

Nessuno conosce il nostro respiro meglio del nemico che desidera strangolarci.
(Fabrizio Caramagna)

Dovrebbero metterle in una scatola le sere tiepide di fine estate, aria, riflessi e sogni compresi, per respirarle durante i primi freddi dell’inverno.
(Fabrizio Caramagna)

Per conquistare una persona,
non importa solo quanto cuore ci metti, ma quanti respiri riesci a togliergli.
(Fabrizio Caramagna)

Non prendertela con me per averti voluto respirare, sono stato senza ossigeno per molto tempo.
(Fabrizio Caramagna)

Ostinatamente aspetto. Quel giorno in cui smetterai di vivermi come fuga e inizierai a respirarmi come casa.
(Fabrizio Caramagna)

Ti aspetto qui. La scala non è poi così alta. I respiri del tempo sono lievi. E insieme si vede un cielo diverso, più morbido e aperto, dove ci si infila l’incanto.
(Fabrizio Caramagna)

Appoggio l’orecchio al tuo cuore. E capisco come fa la conchiglia a raccogliere il respiro del mare.
(Fabrizio Caramagna)

Le pietre respirano. Una volta ogni mille anni e la nostra vita è troppo breve per accorgersene
(Fabrizio Caramagna)

Oggi così sensibile che sento pure la respirazione diaframmatica delle stelle.
(Fabrizio Caramagna)

Chissà che aria tira in mezzo ai due respiri che hanno paura di avvicinarsi.
(Fabrizio Caramagna)

La grazia è di chi sa alleggerire pure l’aria che respira.
(Fabrizio Caramagna)

Non trattenere un pregiudizio più a lungo di quanto tu possa trattenere un respiro.
(Fabrizio Caramagna)

Dio creò la vita pensando di aver creato qualcosa di più grande del cielo e delle stelle. Ma la vita aveva questo grande problema: respirava.
(Fabrizio Caramagna)

Respirò. Con la rabbia del perdente quando stava per vincere o del sognatore scosso da una sveglia.
(Fabrizio Caramagna)

Non c’è peggior asfissia che non poter respirare sul tuo petto.
(Fabrizio Caramagna)

La solitudine è come un serpente, sembra un abbraccio fino a che non ti asfissia.
(Fabrizio Caramagna)

Il medico legale stabilì che il defunto era morto per asfissia nella cella frigorifera dell’obitorio.
Quanto è necessaria una finestra immaginaria quando senti che la tua mente sta morendo di asfissia.
(Fabrizio Caramagna)

L’ultimo respiro è l’ultimo della fila. Ma aspetta con pazienza da anni. Senza mai lamentarsi.
(Fabrizio Caramagna)

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