Frasi e aforismi sul bosco

Frasi e aforismi sul bosco, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sugli alberi, Frasi e aforismi sulle foglie e Frasi e aforismi sul prato.

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Frasi e aforismi sul bosco

Se scuoto forte un bosco, chissà quanti gnomi e fate e tesori si librano per un attimo nell’aria.
(Fabrizio Caramagna)

La mano del vento carezza il bosco con lo stesso rumore con cui si apre una lettera d’amore.
(Fabrizio Caramagna)

Me ne accorgo quando qualcuno è stato in un bosco. Sa di pietra, muschio, resina e foglie e negli occhi ha il bagliore di un folletto.
(Fabrizio Caramagna)

Nel bosco, dove meno te lo aspetti, c’è un albero che sta sognando un cervo.
(Fabrizio Caramagna)

Il bosco non smette mai di ripetere la parola “pace”.
(Fabrizio Caramagna)

Entro in un bosco sfiduciato e giù di morale.
E subito un abete mi mette sulle spalle una cappa verde e fa di me un cavaliere
e sento di nuovo la vita vibrare
e la voglia di correre a perdifiato verso l’orizzonte.
(Fabrizio Caramagna)

In un bosco mi piace mettere l’orecchio per terra e sentire che cosa raccontano le radici al cielo e i sentieri alle galassie.
(Fabrizio Caramagna)

A volte vorrei raccontare l’odore del bosco. È legno umido, pietra, muschio, qualcosa di smosso nel terreno (forse l’abisso?), un principio di frutta e bacche e foglie, una scia lasciata da fate o principesse e il pelo selvaggio di qualche animale.
(Fabrizio Caramagna)

Di certi boschi ricordo l’abbraccio delle ombre e gli alberi che raccolgono i miei pensieri stanchi.
(Fabrizio Caramagna)

Non so se ho ancora persone a cui rivolgermi o se andare nel mio amato bosco (dove le foglie hanno sempre le idee chiare), attraversarlo piano e alla fine trovare un amico invisibile nel canto di un fringuello.
(Fabrizio Caramagna)

Potremmo sempre incontrarci in un bosco pieno di fate, unicorni e cascate colorate: cosa importa se sarà solo un’illusione. Non lo vedi come è distratta la vita? Dai, vieni, prendiamoci per un attimo gioco di lei.
(Fabrizio Caramagna)

Mi hai invitato a un ballo sulla luna, due giri di birra, tre spettacoli di magia, quattro passi con gli unicorni, cinque mostre d’arte, sei tramonti, sette giri di giostra, otto fughe in un bosco e diecimila risate. Come potevo dire di no?
(Fabrizio Caramagna)

Se ti frughi in tasca e da molto molto tempo non ci trovi una pigna, un sassolino o un folletto è ora di rimediare e andare a fare un giro nel bosco.
(Fabrizio Caramagna)

Che cosa possiedi di te stesso dentro un bosco? La tua anima è nelle foglie.
(Fabrizio Caramagna)

Vieni con me. Ti porto nel bosco ad ammansire i lupi, a coltivare le fragole, ad ascoltare le confidenze delle radici, a sentire il profumo del muschio innamorato.
(Fabrizio Caramagna)

Se sapessimo dove si nasconde il lupo, il bosco perderebbe tutto il suo segreto.
(Fabrizio Caramagna)

Entra in un bosco, siediti accanto a un albero e raccontagli tutto
(Fabrizio Caramagna)

Gli alberi millenari li trovi spesso fisicamente isolati, quasi come se ci fosse una sorta di sacra riverenza degli altri alberi. E chi vuole entrare nel bosco sa che deve prima passare da loro e ascoltare la loro voce, se non vuole perdersi i segreti di quel luogo.
(Fabrizio Caramagna)

A volte sei entrato troppo in profondità in un bosco per tornare indietro. Le tue mani sono piene di lucciole e gnomi e il tuo cuore è meravigliosamente perso.
(Fabrizio Caramagna)

Ho bisogno di una camminata nei boschi, a toccare i muschi, ad ascoltare le radici, a osservare le edere inerpicarsi, a inebriarmi degli odori selvaggi e segreti, per poi scomparire tutto d’un tratto dentro l’incantesimo di una fata o di un folletto.
(Fabrizio Caramagna)

I boschi profondi sono dei rimedi per i pensieri senza uscita.
(Fabrizio Caramagna)

Bisogna camminare nel profondo di un bosco per trovare la versione di noi che abbiamo perso nella routine quotidiana
(Fabrizio Caramagna)

Non presentarmi i tuoi genitori.
Portami dai tuoi parenti nel bosco.
Da tuo fratello Mirtillo, da tua sorella Violetta.
(Fabrizio Caramagna)

Oggi è una bella giornata per stare a letto ma prima voglio spostare il letto nel profondo di un bosco.
(Fabrizio Caramagna)

Ogni bosco ha una pista da ballo invisibile dove danzano fate, elfi e folletti.
(Fabrizio Caramagna)

Il paradiso è una biblioteca nel bosco, vicino c’è un negozio di caramelle e un luna park. C’è anche un bar e i baristi sono fate, folletti e unicorni.
(Fabrizio Caramagna)

Il meglio in un bosco è quando lasciamo che il torrente ci parli. Che ci racconti la sua vita nomade, l’antichità delle sue sorgenti, le sue alte aspirazioni. Se tocchiamo alcune pietre, scopriamo che hanno la superficie morbida e il cuore innamorato. Proprio come le trote che ogni tanto appaiono nei riflessi dell’acqua.
(Fabrizio Caramagna)

Camminare nel bosco è vedere anche con i piedi. E’ sentire sotto la suola il selvaggio e il misterioso.
(Fabrizio Caramagna)

Pensa che bello un bosco pieno di cassetti.
In un cassetto una fata, in un altro uno gnomo,
in un altro un cuculo e un arcobaleno.
(Fabrizio Caramagna)

Non voglio un funerale, nasconderò il mio corpo dentro un vecchio albero e dirò a tutti che il bosco voleva che tornassi a casa.
(Fabrizio Caramagna)

Voglio parlare con il commissario di questo bosco. Ci sono troppi folletti che invece di preparare arcobaleni e cascate luminose, passano il tempo a dormire.
(Fabrizio Caramagna)

Nelle scarpate del bosco, tra edere selvatiche e sentieri di foglie, puoi trovare strane ombre, disegni fantasiosi e grafie selvagge.
(Fabrizio Caramagna)

Vado nel bosco, a raccogliere i silenzi e le meraviglie di stagione.
(Fabrizio Caramagna)

Un sole scintillante, il chiacchiericcio del bosco, e lo sguardo di là dal torrente a fantasticare di escursioni nuove e lanci di sassi sull’acqua.
(Fabrizio Caramagna)

In campagna capitano quelle mattina radiose di verde smeraldo dei prati umidi, di azzurri luminosi del cielo e d’aria mite che accoglie le filastrocche canore dal bosco. Ci sono anche gli gnomi che cantano.
(Fabrizio Caramagna)

L’abisso del bosco si nasconde tra gli alberi e viene fuori quando scende la notte.
(Fabrizio Caramagna)

Quando noi non ci siamo, gli alberi della boscaglia diventano le quinte naturali di un teatro privatissimo e segreto dove si muovono cinghiali, caprioli, volpi e anche lupi.
Allo spettacolo possono partecipare tutti tranne gli esseri umani.
(Fabrizio Caramagna)

C’è un’ora in cui cammino su un ponte di legno che attraversa un bosco bluastro per giungere in un posto magico e ascoltare un pezzo di storia dagli gnomi.
(Fabrizio Caramagna)

Il bosco e la città non avevano mai camminato insieme, eppure in quella giornata di vento il mondo fu affascinato dal candore con cui procedevano l’uno accanto all’altro.
(Fabrizio Caramagna)

Nei boschi ci sono alberi nascosti che nei giorni di pioggia profumano di gelato al pistacchio.
(Fabrizio Caramagna)

Ciao, ti va di venire a fare un giro nel parco della città. A immaginare boschi e sentieri inesplorati al posto del cemento?
(Fabrizio Caramagna)

Ho voglia di passeggiare fra gli alberi, invece sto qui ad annusare le risme di carta pensando che un tempo erano boschi.
(Fabrizio Caramagna)

La solitudine: come un bosco tagliato intorno all’ultimo albero.
(Fabrizio Caramagna)

E’ passato troppo tempo dalla tue ultime parole. Ora chissà dove sei. Forse sei un canto nel bosco.
(Fabrizio Caramagna)

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Le mie 5 frasi preferite sul bosco, di autori celebri e famosi

Troverai più nei boschi che nei libri. Gli alberi e le rocce ti insegneranno cose che nessun maestro ti dirà.
(San Bernardo di Chiaravalle)

Lascia di quando in quando i sentieri battuti e inoltrati fra i boschi. Troverai certo qualcosa che non hai mai visto prima. Probabilmente si tratterà di una piccola cosa, ma non ignorarla.
(Alexander Graham Bell)

Potrei sopravvivere alla scomparsa di tutte le cattedrali del mondo, non potrei mai sopravvivere alla scomparsa del bosco che vedo ogni mattina dalla mia finestra.
(Ermanno Olmi)

Il grazioso popolo dei boschi
mi riceve cordialmente,
i ruscelli ridono più forte quando arrivo.
(Emily Dickinson)

Il bosco rappresenta la nostra coscienza intricata nella quale compiamo il viaggio verso la verità. Percorrerlo incute paura perché spesso ci si perde senza più trovare la strada del ritorno, ma ci si può anche sentire protetti e accolti. Ombre, aria e foglie diventano amici.
(Romano Battaglia)

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