Frasi e aforismi sull’aggrapparsi e il restare aggrappato, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla caduta e il cadere, Frasi e aforismi sulle mani e Frasi e aforismi sull’equilibrio.
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Frasi e aforismi sull’aggrapparsi
Là fuori è pieno di gente che ha paura di star da sola
e si aggrappa a qualunque cosa, chiamandola amore.
(Fabrizio Caramagna)
Sono rimasto aggrappato
ma le mie mani erano stanche, contratte
e piene di ferite.
Solo dopo mi è venuto in mente
che per sapere se qualcosa era mio
avrei dovuto lasciarla andare.
(Fabrizio Caramagna)
Il vuoto non è vuoto. È pieno di rimpianti, amori finiti, lacrime, rabbia, paure, incubi, tramonti bruciati, follia, confusione, ansia e braccia tese aggrappate a un amore che non c’è più.
(Fabrizio Caramagna)
Quella voglia di riprovare sapendo che non funzionerà. Quella mania di aggrapparsi a qualcosa che sfugge. Quella maledetta abitudine di non mettere un punto in fondo alla frase.
(Fabrizio Caramagna)
Il problema è quando ci si aggrappa a una persona sfuggente.
Le diamo forma e contorni, ci disegniamo sopra i nostri desideri,
le diamo tutta l’illusione del “vorrei che fosse”.
(Fabrizio Caramagna)
La voglia di innamorarsi
si scontra con una strana forza di gravità che ci governa:
l’io che si aggrappa alle sue vecchie abitudini,
e ha paura di volare, di confondersi con la persona amata.
(Fabrizio Caramagna)
Sono strani gli abbracci quando ci si dice addio.
Sei lì sospeso, e stringi qualcosa a cui non potrai mai rimanere aggrappato.
(Fabrizio Caramagna)
Siamo tutti appesi a un filo. Ma lo siamo in modo diverso.
Ci sono i funamboli che ci camminano sopra per andare a scoprire chi tiene l’altro capo.
E ci sono coloro che si tengono aggrappati al filo, senza mai farsi domande né tantomeno chiedersi dove porta il filo.
I primi sono gli artisti, i creativi, i pensatori, gli inventori. I secondi sono gli abitudinari, i ciechi, i mediocri.
(Fabrizio Caramagna)
Scrivere, ovvero aggrapparsi a una pagina per non scivolare via insieme al tempo.
(Fabrizio Caramagna)
Ricordare è la cosa più vicina all’aggrapparsi all’aria.
(Fabrizio Caramagna)
Com’è paziente, quel ragno, vedi? Come s’aggrappa fiducioso all’invisibile.
(Fabrizio Caramagna)
Che meraviglia potersi aggrappare alla semplicità, alle parole nitide, alla coerenza dei fatti. Senza inganni e senza sotterfugi.
(Fabrizio Caramagna)
A volte mi stupisce quanto e quanto bene qualcuno possa aggrapparsi all’indicibile.
(Fabrizio Caramagna)
Quando il naufragio è imminente, non manca il ratto furbo che riesce ad aggrapparsi alla tavola che gli galleggia accanto.
(Fabrizio Caramagna)
Le parole sono una corda. Ben annodate possono essere una trappola. Ma anche un filo a cui aggrapparsi e una rete per fermare la caduta.
(Fabrizio Caramagna)
Dicano quello che vogliono sull’orgoglio, ma in certe tempeste è l’unica cosa a cui ci si può aggrappare per restare a galla.
(Fabrizio Caramagna)
Diffida di chi loda le tue parole senza sentirle, di chi ti stringe la mano solo quando ha bisogno di aggrapparsi a qualcosa.
(Fabrizio Caramagna)
Ho visto ipocrisie cadere talmente in basso da non sapere più a quale bugia aggrapparsi per risalire.
(Fabrizio Caramagna)
La felicità è fatta di piccoli momenti che hanno trovato il modo di aggrapparsi a qualcosa di eterno senza provare quell’ansia che mancasse qualcosa.
(Fabrizio Caramagna)
C’è una parte di me che ancora resiste all’assedio dell’assurdo. Quella che invece si è arresa si aggrappa alle spine e agli spigoli come una sopravvissuta.
(Fabrizio Caramagna)
Cerca sempre di mantenere un po’ di stupore nelle mie tasche. Non sai mai quando avrai bisogno di metterci mano e aggrapparti stretto quando fa buio.
(Fabrizio Caramagna)
Possedere, dell’edera, il coraggio: di rimanere aggrappato alla vita, nonostante tutto.
(Fabrizio Caramagna)
E quando hai paura, aggrappati a una speranza, un desiderio o un’illusione. Non lasciare che la codardia regni nella tua vita, lascia che il coraggio sia sempre la tua corona.
(Fabrizio Caramagna)
Fantastichiamo perché ogni tanto abbiamo bisogno di aggrapparci all’intensità dell’invisibile.
(Fabrizio Caramagna)
Se mancherà il coraggio, mi aggrapperò all’incoscienza. E almeno cadrò credendo di saper volare.
(Fabrizio Caramagna)
La Tour Eiffel si aggrappa al suolo con tutte le sue gambe come se l’avesse raggiunta la notizia dei problemi di equilibrio della Torre di Pisa.
(Fabrizio Caramagna)
D’inverno il cielo si aggrappa agli alberi per non sparire.
D’estate gli alberi si aggrappano al cielo per farsi luce
(Fabrizio Caramagna)
Quando entra in stazione, il treno procede con fatica come se fosse aggrappato ai binari. Ha lasciato dietro di sé il vento e lo stupore del viaggio.
(Fabrizio Caramagna)
E’ importante scegliere a cosa aggrapparsi e cosa lasciare andare.
(Fabrizio Caramagna)
Quella capacità paradossale di aggrapparsi a ciò che non c’è più e lasciare andare ciò che abbiamo a portata di mano.
(Fabrizio Caramagna)
Sere che hanno bisogno di aggrapparsi a un calore conosciuto e di una mano morbida sotto cui riparare la testa.
(Fabrizio Caramagna)
Lentamente il mio passato si avvicinò alle mie spalle
e poiché che la sua stretta si faceva sempre più forte
mi aggrappai al tuo braccio.
“Se vai nel futuro, portami con te”, ebbi solo la forza di dirti.
(Fabrizio Caramagna)
Per vivere la massa si aggrappa ai capri espiatori.
(Fabrizio Caramagna)
A volte sento la catena stridere, tesa ed allungata come fosse aggrappata a una gabbia e non volesse mollare la presa.
(Fabrizio Caramagna)
La libertà può fare paura.
A volta è meglio aggrapparsi a delle catene per non cadere,
ignorare delle possibilità per non sentire il vento dell’ignoto.
(Fabrizio Caramagna)
E’ vigliacco anche colui che si aggrappa a dei sogni che non diventano mai progetti.
(Fabrizio Caramagna)
Tutto è ancora possibile, sai? Tutto. Tranne le quattro vecchie illusioni a cui t’aggrappi.
(Fabrizio Caramagna)
L’aggrapparsi non dovrebbe mai riguardare qualcuno che non sia te stesso.
(Fabrizio Caramagna)
Anche nei cattivi libri di aforismi, e soprattutto nei peggiori, c’è sempre un buon aforisma a cui aggrapparsi per non affogare nella banalità. Da quello dovrebbe ripartire l’autore inesperto per migliorare la sua scrittura. Invece costui preferisce difendere e attaccarsi agli altri aforismi, pietre pesanti e ciottoli spigolosi che lo tirano giù nel vortice della mediocrità.
(Fabrizio Caramagna)
Che gioia leggere Fabrizio che senso di pace,capure ascoltarsi per lascuar andare chi ancora dopo mesi,si continua ad amare,in mido struggente,ma sai che ti fai male,un male che alimenta un amore morto,e cosa allora alimenti se l amore non ce,darsi forza tanta fino a sfinirsi,per lasciar andare e non aggrapparsi a illusioni.