Frasi e aforismi sull’arrendersi e la resa, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla rinuncia, Frasi e aforismi sulla rassegnazione e Frasi per non arrendersi.
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Frasi e aforismi sull’arrendersi e la resa
Quel momento della sera in cui le distanze si arrendono e ogni cosa perde nome, peso, confine.
(Fabrizio Caramagna)
Ogni tanto bisogna arrendersi e godersi lo spettacolo della nostra fragilità.
(Fabrizio Caramagna)
C’è una bellezza insuperabile nella serenità di quei pochi secondi prima di arrendersi definitivamente.
(Fabrizio Caramagna)
Un po’ come quando ti lasci andare.
L’arrendevolezza del cedere, la consapevolezza dello scivolare, l’accettazione serena di tutto ciò che sarà.
(Fabrizio Caramagna)
Non ti arrendi quando senti di non farcela più, ti arrendi quando, qualunque cosa sia, pensi che non ti appartenga più.
(Fabrizio Caramagna)
Arrendersi per un attimo. Morire per un attimo. Chiudere gli occhi per un attimo. Va tutto bene se dura un attimo.
(Fabrizio Caramagna)
Mi sono arreso tante volte più per paura di vincere che per paura di perdere.
(Fabrizio Caramagna)
La normalità è una diversità che si è arresa.
(Fabrizio Caramagna)
Non è arrendersi.
È rendersi conto.
Che dentro di te c’è qualcosa che muore e qualcos’altro di nuovo che regali a te stesso e che può cominciare a fiorire.
(Fabrizio Caramagna)
Con me se ti arrendi hai vinto.
(Fabrizio Caramagna)
Ci riprovò con così tanta dolcezza, determinazione e lentezza che chiunque avrebbe potuto giurare che lei si sarebbe arresa per sempre.
(Fabrizio Caramagna)
Arrendersi è semplicissimo. Con il mare negli occhi. E le onde a travolgerti.
(Fabrizio Caramagna)
Notti che ti fanno cadere addosso tutte le stelle. E dovunque ti giri non ci sono che stelle, e tu non puoi fare altro che arrenderti a quelle luci.
(Fabrizio Caramagna)
Sei tutte quelle volte in cui la paura si arrende,
Sei quel bivio dove non c’è altra direzione che verso la luce,
sei quel vento dove tutto si compone anche se i pezzi sono sparsi ovunque.
(Fabrizio Caramagna)
Certe volte è uno slancio, altre è un arrendersi. I sentimenti non si misurano, si respirano nella loro mutevolezza.
(Fabrizio Caramagna)
A volte cedere un millimetro è come cedere tutto.
(Fabrizio Caramagna)
Persino il cielo stanotte si è arreso. Ai giorni perduti, alle parole spezzate, alle mani che non si intrecceranno più.
(Fabrizio Caramagna)
La pesantezza dell’incedere, agli occhi chiusi, le spalle curve, le nuvole sfatte di pioggia, i gesti arrugginiti che non riescono più a voltare pagina. Fotografia della resa.
(Fabrizio Caramagna)
Nelle strade di novembre, i passi non risuonano più come un tempo. Troppa malinconia ha invaso il mondo, troppe foglie si sono arrese.
(Fabrizio Caramagna)
La parola prova a conquistare il non detto, il non proferito, poi si arrende e lo restituisce intatto.
(Fabrizio Caramagna)
C’è un mistero contro il quale il mistero stesso finisce per arrendersi.
(Fabrizio Caramagna)
L’amore non ha un testo a fronte. E i suoi traduttori spesso si arrendono.
(Fabrizio Caramagna)
Le battaglie più dure sono quelle in cui decidi che forse è il caso di arrendersi.
(Fabrizio Caramagna)
Chi si arrende al tempo ha rimpianti. Chi impara dal tempo ha consapevolezza.
(Fabrizio Caramagna)
Non devi puntare una pistola contro.
Se punti la telecamera della tv, si arrendono tutti e subito.
(Fabrizio Caramagna)
In una coppia la sopportazione può assumere il carattere di una eroica resistenza: “Non mi arrendo. Sono debole in tante cose, ma qui riesco a sopportare situazioni che nessun altro riuscirebbe a sopportare”.
(Fabrizio Caramagna)
Il più nascosto e indicibile dei desideri che m’è rimasto è arrendermi a tutto.
(Fabrizio Caramagna)
Chi rinuncia o si arrende pensa di conquistarsi la pace ma non sa che lo attende una battaglia feroce: quella contro i rimpianti.
(Fabrizio Caramagna)
Un giovane che piange è una sfida. Un vecchio che piange, una resa.
(Fabrizio Caramagna)
Quelli che vogliono sembrare giovani anche a costo di essere ridicoli, sembrano tanti piccoli travestimenti di una resa.
(Fabrizio Caramagna)
Le bombe devastarono la città ma anche allora non ci fu una resa. I fantasmi e le ombre iniziarono la resistenza.
(Fabrizio Caramagna)
La tragedia è inseguita dal coraggio dell’eroe ed è costretta alla resa. Ci riproverà in un altro momento, con altre persone.
(Fabrizio Caramagna)
Ci sono rese che chiamiamo rinvii per non soffrire troppo.
(Fabrizio Caramagna)
Siamo capaci di sfondare una porta chiusa e ci arrendiamo davanti a una aperta e con uno zerbino di benvenuto.
(Fabrizio Caramagna)
Puoi tentare di resistere o decidere di lasciare andare. E scegliere quale tra lo sforzo insensato e la resa possa essere l’ancora di salvezza.
(Fabrizio Caramagna)
C’è una parte di me che ancora resiste all’assedio dell’assurdo. Quella che invece si è arresa aggrappa alle spine e agli spigoli come una sopravvissuta.
(Fabrizio Caramagna)
Ricominciare è tutto. Perfino per chi si arrende.
(Fabrizio Caramagna)
Rivolgi il tuo viso verso il “No” e volta le spalle all’accondiscendenza e all’arrendevolezza. Ripetilo più e più volte. Fa male, ma funziona.
(Fabrizio Caramagna)
Il coraggio di pretendere o la forza di arrendersi.
Ogni volta bisogna saper trovare i tempi giusti.
(Fabrizio Caramagna)
Aprire una porta che ieri sera è stata chiusa, nascondendo il rumore dell’arrendersi. E che nessuno ci ascolti, non significa che non siamo dei perdenti.
(Fabrizio Caramagna)
Lei era pronta a sciogliersi in un arrendevole abbandono. Ma non sarebbe mai stata arresa né sottomessa.
(Fabrizio Caramagna)
La mia autostima è divisa in due: pura ostinazione e arrendevole fragilità.
(Fabrizio Caramagna)
Quando ci si nasconde dietro il proprio muro e si lascia che il mondo agisca. Chiamala fragilità, arrendevolezza, condiscendenza.
(Fabrizio Caramagna)
La memoria non è dolce né arrendevole. Non permette che le vengano cancellati certi ricordi.
(Fabrizio Caramagna)
So esattamente dove vado con questo cielo, ad arrendermi alla brezza dolce e azzurra di maggio.
(Fabrizio Caramagna)
Forse è per stanchezza, o rassegnazione, o davvero è una resa pacifica, ma arriva un giorno in cui la smetti di autofustigarti.
(Fabrizio Caramagna)