Frasi e aforismi sul dialetto, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sul linguaggio, Frasi e aforismi sulle lingue e Frasi e aforismi sulle parole.
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Frasi e aforismi sul dialetto
Amo i dialetti. Se la lingua fosse un prato, l’italiano sarebbe l’erba, di un solo colore, e i dialetti dei coloratissimi fiori.
(Fabrizio Caramagna)
Tutti abbiamo una cadenza dialettale: la mia è quella della galassia Andromeda.
(Fabrizio Caramagna)
Nel dolore fisico si costruisce un dialetto personale che solo i più cari riescono a capire.
(Fabrizio Caramagna)
Ogni coppia ha il suo dialetto per dire “ti amo”.
(Fabrizio Caramagna)
Persone che sfoggiate il romanesco, vi svelo un segreto: il dialetto non vi rende automaticamente simpatici, ma solo un po’ più coatti.
(Fabrizio Caramagna)
Il napoletano non è solo un dialetto né una lingua. Il napoletano è un umore, uno stato d’animo, un’atmosfera, una gestualità, un’energia.
(Fabrizio Caramagna)
A Milano in pochi parliamo il dialetto, ma quasi tutti hanno familiarità con l’inglese. L’inglese è il vero dialetto di Milano.
(Fabrizio Caramagna)
Bologna. I portici pieni di segreti, angoli di sole, silenzi orlati da fruscii di biciclette, incroci d’occhi gentili e il dialetto dolce.
(Fabrizio Caramagna)
Un dio autoctono che conosce i vicoli e le stradine, gli usi i costumi e il dialetto stretto e pure i nomi delle vicine. E risponde solo alla preghiere fatte dagli abitanti del posto.
(Fabrizio Caramagna)
Il dialettologo sapeva distinguere tra l’accento di un passero lombardo e quello di un passero calabrese.
(Fabrizio Caramagna)
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Le mie 5 frasi preferite sul dialetto, di autori celebri e famosi
La nostra vita avrebbe tutt’altro aspetto se fosse detta nel nostro dialetto.
(Italo Svevo, La coscienza di Zeno)
I dialetti sono eterni. Gesù parlava in dialetto. Dante scriveva in dialetto. Il Padreterno, in cielo, parla in dialetto.
(Libero Bovio)
Tutti i dialetti sono metafore e tutte le metafore sono poesia.
(Gilbert Keith Chesterton)
Il dialetto nasce dentro, è lingua dell’intimità, dell’habitat, “coscienza terrosa” di un popolo, sta all’individuo parlante come la radice all’albero; nasce nella zolla, si nutre nell’humus, si fonde nella pianta stessa. È, insomma, l’anima di un popolo.
(Marcello D’Orta)
Due persone che si ponessero a scrivere uno stesso dialetto senza saper l’uno dell’altro, né seguire un metodo già ricevuto, si può scommettere che non iscriverebbero una parola sola nello stesso modo. La più parte dei nostri dialetti hanno un alfabeto di suoni più ricco assai del comune.
(Giacomo Leopardi, Zibaldone)