Frasi e aforismi sull’avverbio, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sull’aggettivo, Frasi e aforismi sulla grammatica, Frasi e aforismi sull’accanto, Frasi e aforismi sull’adesso e Frasi e aforismi sull’amore eterno e il per sempre.
**
Frasi e aforismi sull’avverbio
A volte mi sento come un avverbio: vorrebbe essere colui che agisce, ma non va oltre un mero complemento.
(Fabrizio Caramagna)
Quante volte il significato fugge dalla frase insieme all’avverbio sbagliato.
(Fabrizio Caramagna)
“Momentaneamente”, è l’avverbio che a mio parere descrive la nostra epoca. Lo faccio adesso. Ma non è detto che lo farò anche domani.
(Fabrizio Caramagna)
Resto sempre impigliato in qualche avverbio di tempo come “ieri”, “ormai” “è tardi”, a elemosinarne uno di luogo come “accanto”, “vicino” e “ovunque” con te.
(Fabrizio Caramagna)
La continua lotta della nostra mente per sostituire l’avverbio “ormai” con l’avverbio “ancora”.
(Fabrizio Caramagna)
Troppi grandi amori sfioriscono quando incontrano un un unico piccolo avverbio come “mai”.
(Fabrizio Caramagna)
A volte basta un avverbio tipo “domani” a farti inumidire gli occhi all’improvviso.
(Fabrizio Caramagna)
“A domani” non è solo un avverbio di tempo. E’ una promessa, una possibilità, un sogno.
(Fabrizio Caramagna)
Adesso non dovrebbe essere solo un avverbio di tempo. Ma anche di luogo. Ti voglio adesso, qui.
(Fabrizio Caramagna)
In amore l’avverbio più importante è “per sempre”. Ma viene spesso sostituito da “prima o poi”. Prima o poi ti amerò, prima o poi vivremo insieme, prima o poi lo farò.
(Fabrizio Caramagna)
I politici che fanno finta “di niente” dovrebbero smetterla di fare i politici e diventare avverbi.
(Fabrizio Caramagna)
Propongo una avvertenza all’inizio del vocabolario sull’uso spropositato dell’avverbio “ovviamente”. E’ vero che la realtà è piena di banalità e ovvietà, ma molte cose non sono ovvie come sembrano.
(Fabrizio Caramagna)
Diffidare di chi usa con larghezza l’aggettivo “straordinario” e soprattutto l’avverbio “assolutamente”. E’ improbabile che le cose di cui parlino siano straordinarie e soprattutto assolute.
(Fabrizio Caramagna)
Assolutamente è un avverbio che avvelena le frasi.
(Fabrizio Caramagna)
Il governo dice di avere il suo “Piano Emergenza Climatica”. Dove “piano” è chiaramente un avverbio.
(Fabrizio Caramagna)
Peraltro: l’avverbio più minaccioso in una riunione. Quando si dice “peraltro”, anziché concludere un discorso se ne apre un altro e si allunga la riunione.
(Fabrizio Caramagna)
Quelli che usano sempre “fondamentalmente”. E’ il loro unico modo di dare “fondamento” a una frase che si fonda sul nulla.
(Fabrizio Caramagna)
“Paradossalmente” è l’avverbio più gonfiato, sopravvalutato e, soprattutto, usato in un modo che è tutto meno che paradossale.
(Fabrizio Caramagna)
Le frasi dove l’avverbio trionfa sul sostantivo sono le frasi del vuoto. La nostra epoca ne è piena.
(Fabrizio Caramagna)
L’avverbio “moderatamente” non dovrebbe esistere nel vocabolario dell’amore.
(Fabrizio Caramagna)
“Prevalentemente” è un avverbio stupido. Come se ogni volta usassimo una nostra strana statistica mentale per quantificare le misure di qualche cosa.
(Fabrizio Caramagna)
Sogno un mondo in cui l’avverbio “praticamente” non si pratica più.
(Fabrizio Caramagna)
“Compatibilmente” è l’avverbio moderno dell’egoismo. Lo faccio, compatibilmente con…
(Fabrizio Caramagna)
“Forse”. Qualche volta è prudenza, molte volte è l’avverbio dei vinti.
(Fabrizio Caramagna)
“Insperatamente”. E’ un avverbio simpatico. Di quelli che capita una volta ogni quattro-cinque anni.
(Fabrizio Caramagna)
Tra tutti gli avverbi, “contemporaneamente” è il più pericoloso. Possono capitarti contemporaneamente due cose belle, ma possono capitarti contemporaneamente due disgrazie.
(Fabrizio Caramagna)
“Involontariamente” è l’avverbio più usato nel calcio. Anche l’entrata più criminale a gamba tesa è stata fatta involontariamente.
(Fabrizio Caramagna)
“Purtroppo”. Un avverbio che ci guarda sempre con occhi costernati.
(Fabrizio Caramagna)
Ogni volta che scrivete “sta volta”, in Italia un avverbio si impicca, un libro di grammatica si indigna, un vocabolario si vergogna.
(Fabrizio Caramagna)