Frasi e aforismi sulla lavagna, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla scuola, Frasi e aforismi sugli insegnanti e l’insegnare e Frasi e aforismi sullo studente e l’allievo.
**
Frasi e aforismi sulla lavagna
Dietro il retro di una lavagna a muro ci sono tutti gli sbadigli, le risate e i sogni degli studenti che sono passati in quella classe.
(Fabrizio Caramagna)
La scuola e le sue cose antiche. Il grande rettangolo di ardesia della lavagna, il banco che aveva ancora il buco per il calamaio. Le sedie di legno piene di schegge. La bottiglia di latte in vetro per la colazione all’intervallo.
(Fabrizio Caramagna)
Una volta la scuola era semplice. Campanella, lavagna, lezione, promozione o bocciatura. Adesso è un labirinto di funzioni, acronimi, corsi, riunioni, competenze digitali, fondi europei e altro ancora.
(Fabrizio Caramagna)
La lavagna vorrebbe essere un gesso per non sentirsi graffiata. Il gesso vorrebbe essere una lavagna per non consumarsi.
(Fabrizio Caramagna)
Un lavagna al giorno toglie l’asino di torno.
(Fabrizio Caramagna)
Una lavagna di ardesia sta a una lavagna elettronica come un libro a un ebook.
In una lavagna d’ardesia c’è l’odore di gesso e di tempo, quei solchi di certe immagini o parole che, a guardarli bene non sono sottolineature, ma graffi dell’anima, e poi c’è la lentezza di chi scrive che fa capire che l’apprendimento è sempre una questione di pazienza e fatica, a volte anche di precarietà.
(Fabrizio Caramagna)
Una lavagna mantiene le promesse: se impari ogni giorno i suoi segni, la tua vita migliorerà.
(Fabrizio Caramagna)
A volte sulla lavagna sporca di gesso compaiono strani personaggi e strane figure. Chissà chi li ha scritti? Sembrano incomprensibili, ma forse sono il codice di una verità nascosta. Peccato che il cancellino ci passi ogni volta sopra, a levare tutto.
(Fabrizio Caramagna)
Nelle giornate di primavera la lavagna nera deve sempre competere con una finestra piena di colori.
(Fabrizio Caramagna)
Una formazione scolastica, una lavagna e una cattedra non fanno un insegnante. L’insegnamento è prima di tutto una vocazione. O si nasce insegnanti o non si nasce.
(Fabrizio Caramagna)
A scuola la lavagna è uno spazio su cui viene tracciato un nuovo confine. E ogni mattina l’insegnante cerca di far passare quante più persone da una parte all’altra. Dall’incertezza, dal dubbio, dal vuoto verso la conoscenza e il sapere. Non ci sono clandestini, tutti possono e devono sconfinare.
(Fabrizio Caramagna)
Dopo tre mesi di vacanze estive, la lavagna riconosce sempre il gesso del suo insegnante.
(Fabrizio Caramagna)
Noi siamo davanti all’amore dei pessimi alunni.
i giorni, le settimane e gli anni passano,
e ci sono sempre gli stessi litigi e incomprensioni,
e la stessa lezione sulla lavagna.
(Fabrizio Caramagna)
Mi aveva promesso la bellezza di una barchetta di carta, un mondo di bolle di sapone e un gessetto con scritto “Ti amo”.
Mi voleva donare tutto ciò che apparteneva all’effimero.
(Fabrizio Caramagna)
Durante un congresso di geometria, venne scritto sulla lavagna un problema che nessuno scienziato era stato in grado di risolvere. La sera arrivò un ragno nella sala vuota e ci mise 5 minuti a trovare la soluzione. “Mah, ne ho trovati di più difficili mentre stendevo la ragnatela” disse il ragno, prima di andarsene.
(Fabrizio Caramagna)
Nei bar di provincia i menù con l’elenco degli alcolici e dei toast sono ancora scritti a mano con pennarelli colorati su una lavagna di carta.
(Fabrizio Caramagna)
**
3 poesie di Gianni Rodari sulla lavagna
ORA PARLA LA LAVAGNA
È finita, è finita
la lunga dormita…
Mi sento così fresca e riposata
che con queste due zampe di legno
vorrei farmi una passeggiata.
Dite, ho la faccia pulita?
Per favore, signor cancellino,
vorreste cancellarmi per benino?
(Gianni Rodari)
IL CANCELLINO
Ecco fatto, madama.
Sentite la campana come chiama.
Preparatevi a sopportare
i soliti scarabocchi
dei soliti marmocchi.
Sempre, appena il maestro volta gli occhi,
qualcuno per suo spasso
vi coprirà di evviva e di abbasso,
mescolando alle quattro operazioni
nomi di squadre e di campioni.
(Gianni Rodari)
I GESSETTI
Ella è piena d’invidia, già si sa:
tutto quello che noi scriveremo
lei lo cancellerà.
(Gianni Rodari)