Frasi e aforismi sul mordere, il morso e il morsicare. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla bocca, Frasi e aforismi sulla pelle e Frasi e aforismi sul cibo e il mangiare.
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Frasi e aforismi sul mordere e il morso
Morderlo il tempo, fino a strappargli il sapore; prima che svanisca il gusto e con esso la fame.
(Fabrizio Caramagna)
Quello che mi piace ho bisogno di scoprirlo con un morso. Cibo, pelle, vita.
(Fabrizio Caramagna)
Morsi, rimorsi e percorsi. La vita.
(Fabrizio Caramagna)
Il bacio è un morso tra il collo e il cielo.
(Fabrizio Caramagna)
Mordere le tue parole come mele croccanti. Finché rimane solo un torsolo. Di baci.
(Fabrizio Caramagna)
I morsi, questi baci lussuriosi e selvaggi.
(Fabrizio Caramagna)
Ci siamo fermati in un prato.
Non c’è cosa più delicata dei fiori. Eppure a volte dovrebbero avere la museruola per come ci mordono con la loro bellezza.
(Fabrizio Caramagna)
Il sesso – in tutto il tempo che ci prendiamo per amare, desiderare, carezzare, stringere, mordere, penetrare, vibrare, stordire, in tutte le dimensioni in cui manifestiamo il desiderio e la voglia – cerca quel vero che la mente non può raggiungere.
(Fabrizio Caramagna)
La realtà, a volte, ti accarezza proprio dove ti morderà domani.
(Fabrizio Caramagna)
Si finisce per leccare quando si vuole continuare a mordere e non si hanno più i denti.
(Fabrizio Caramagna)
Le tue risate come ciambelle zuccherose. Viene voglia di morderle. E leccare tutto lo zucchero della felicità.
(Fabrizio Caramagna)
Voglio un po’ di fragole. La tua risata. E la felicità. A piccoli morsi.
(Fabrizio Caramagna)
Quando mordi una barretta di cioccolato e senti sprigionarsi tutte le particelle dell’irresistibilità.
(Fabrizio Caramagna)
Mordere l’anguria è un po’ come mordere l’estate.
(Fabrizio Caramagna)
Ogni banana si spoglia nuda per essere morsa a morte.
(Fabrizio Caramagna)
Il profumo del fico impregna le dita e, complice la sera, ricorda spicchi condivisi, morsi zuccherosi, labbra e baci rubati.
(Fabrizio Caramagna)
Guardare, respirare, baciare, leccare, mordere, succhiare, sputare o ingoiare, sussurrare e poi stare in silenzio felici.
(Fabrizio Caramagna)
Saliva e morsi.
Baci senza freni e il rumore dei vestiti che cadono.
(Fabrizio Caramagna)
Mi piace baciarti dove non te lo aspetti, quando non è il momento, e vederti sorridere dopo. Mi piace mordicchiare i tuoi ricordi.
(Fabrizio Caramagna)
Mi fanno male le labbra per non baciarti, non morderti, non leccarti. Non assaporarti.
(Fabrizio Caramagna)
Non c’è desiderio se non c’è qualcosa bacio, qualcosa che mordo, qualcosa che bagno con la mia saliva.
(Fabrizio Caramagna)
La intrappolò nella ragnatela del suo sorriso, l’annegò nella saliva e la finì con un morso di passione.
(Fabrizio Caramagna)
Bacio-lingua-saliva-morbidezza-labbra-morsi-braccia-respiro-morbidezza-bacio-risate-silenzio-carezza-silenzio-amore.
(Fabrizio Caramagna)
La lettera C: la mela che ha morso Eva.
(Fabrizio Caramagna)
Vorrei provare la sensazione di essere morso da una mela, colto da un fiore, soffiato da un soffione.
(Fabrizio Caramagna)
Con le caramelle al limone non si sa mai come comportarsi. Se farle sciogliere lentamente e morderle subito e sentirne il gusto aspro.
(Fabrizio Caramagna)
E poi c’è quella mancanza lì di te che morde i miei desideri e mi spinge a cercarti.
(Fabrizio Caramagna)
L’amore è un cannibale: ci divora senza pietà e noi moriamo felici di essere divorati, chiedendo altri morsi.
(Fabrizio Caramagna)
Lo sbadiglio di chi si annoia è la voglia di mordere qualcosa, ma non si sa cosa. Forse una mela, forse un desiderio, forse il nulla.
(Fabrizio Caramagna)
Il serpente del paradosso ama mordere il collo dell’evidenza.
(Fabrizio Caramagna)
La spirale è una retta che vuole mordersi la coda.
(Fabrizio Caramagna)
La frusta schiocca come un serpente che ha imparato non solo a mordere ma anche a tirare schiaffi.
(Fabrizio Caramagna)
Come si fa a vivere senza un rimpianto? Senza aver addosso tutta la stanchezza, tutte le rughe, tutta la malinconia, tutti i sorrisi di chi per un attimo ha morso la felicità?
(Fabrizio Caramagna)
Un addio accade così. Lo sguardo vago, i gesti lenti, una morsa alla gola. E l’aria di chi non prova più interesse.
(Fabrizio Caramagna)
Triste, come mordere dove eri abituato a leccare.
(Fabrizio Caramagna)
Le persone sensibili vengono divorate a grandi morsi.
Soprattutto le loro parti molli.
Il cuore. Lo stomaco. La gola.
(Fabrizio Caramagna)
La metafora gli morse la mano mentre componeva la poesia. Siccome non era vaccinato, si ammalò di fantasia.
(Fabrizio Caramagna)