Frasi e aforismi sull’avvicinarsi

Frasi e aforismi sull’avvicinarsi, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla lontananza e la distanza, Frasi e aforismi sugli incontri e l’incontrarsi, Frasi e aforismi sullo sfiorare e Frasi e aforismi sul riconoscere e il riconoscimento.

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Frasi e aforismi sull’avvicinarsi

Bisognerebbe avvicinarsi piano a certi occhi; alleggerirli dalle ombre che hanno visto.
E finalmente capirne il colore.
(Fabrizio Caramagna)

Avvicinati, che ti rivelo il segreto che c’è in comune tra le tue spalle e le mie dita.
(Fabrizio Caramagna)

Avvicinati, non ti sento e le tue mani hanno molto da dirmi.
(Fabrizio Caramagna)

La sintonia è avvicinarsi per comporre insieme un accordo indimenticabile
(Fabrizio Caramagna)

Tu che prendi le distanze e le porti altrove, e poi ti avvicini a un centimetro dalla mie labbra.
(Fabrizio Caramagna)

Prima immagina qualcosa di bello, poi avvicinati il più possibile.
Come fanno i bambini, in punta di piedi.
Con lo sguardo che può.
(Fabrizio Caramagna)

Per me un caffè e uno sconosciuto che mi si avvicini alle spalle e mi sussurri “Dai, scappiamo!”
(Fabrizio Caramagna)

Ci si allontana per capirsi.
Ci si avvicina per riscoprirsi.
(Fabrizio Caramagna)

La sua tristezza era come il sole. Bellissima da lontano, ma se ti avvicinavi faceva troppo male.
(Fabrizio Caramagna)

La guardavo avvicinarsi e stringermi sorridente i fianchi. Era una stella, un fiore nel prato, la strada che porta a casa, un incantesimo.
Lei viveva in una dimensione di stupore. La realtà non era che il coro, l’accompagnamento.
(Fabrizio Caramagna)

La tua pelle sa di miele e cannella e colline carezzate dal sole.
Ma se mi avvicino al tuo collo sento un profumo particolare. Sa di strade nascoste, foreste selvagge e oscuri peccati.
(Fabrizio Caramagna)

Lei è una di quelle donne elettriche. Se l’avvicini e la tocchi con un dito, uno scintilla illumina la stanza, e tu resti folgorato e sai che una strana sensazione di stupore e dipendenza si impadronirà di te per tutta la vita.
(Fabrizio Caramagna)

La sua bellezza l’aveva sempre portata in tasca, riservata e mai ostentata.
La sua intelligenza l’aveva nutrita in dialoghi e letture.
La sua sensibilità l’aveva curata come un fiore, facendola germogliare nell’atto di accogliere e ascoltare.
Chi le si avvicinava, scopriva subito tutto questo.
E restava incantato.
(Fabrizio Caramagna)

Le piccole attenzioni sanno come avvicinarsi al cuore. Senza tanti proclami, e con pochissime parole dette a bassa voce.
(Fabrizio Caramagna)

Riconoscersi da lontano e non avere il coraggio di avvicinarsi.
E poi ognuno per la sua strada, a portare con sé il proprio vuoto, a non condividerlo con nessuno.
(Fabrizio Caramagna)

Il dramma di due bolle di sapone che si amano, ma non possono avvicinarsi perché altrimenti scoppierebbero.
(Fabrizio Caramagna)

Avvicinarsi a certe persone è come salire su una vetta, ogni passo verso la cima è anche un passo piu vicino alla discesa dall’altro versante. Sai già che ti allontanerai.
(Fabrizio Caramagna)

Mi avvicino al tuo corpo con la stesso dolcezza con cui mi avvicino ai miei errori.
(Fabrizio Caramagna)

Coloro che temporeggiano e rimandano sempre hanno una maniera di amare la perfezione che impedisce loro di avvicinarsi.
(Fabrizio Caramagna)

Ci si brucia le ali avvicinandosi troppo alla lampada che ci illumina.
Il mistero difende le nostre vite dal voler sapere ogni cosa.
(Fabrizio Caramagna)

E’ difficile avvicinarsi a certe persone. Loro hanno troppi spigoli e tu hai troppi lividi.
(Fabrizio Caramagna)

In alcuni casi, l’assolutamente vicino può costeggiare l’inavvicinabile.
(Fabrizio Caramagna)

Se ti avvicini abbastanza a certe persone puoi avvertire in modo evidente il loro bisogno di dire “non avvicinarti troppo”.
(Fabrizio Caramagna)

Non avvicinatevi troppo a certi incantesimi se poi non sapete tornare indietro.
(Fabrizio Caramagna)

Le persone negative sono baratri, se ti ci avvicini troppo ci cadi dentro e hai finito.
(Fabrizio Caramagna)

Gente che ti avvicini troppo al cuore e fa la fine di quando da bambino ti avvicinavi troppo ai rovi.
(Fabrizio Caramagna)

C’è un modo per avvicinarsi alle persone senza rimanere impigliati?
(Fabrizio Caramagna)

Non avvicinarti che ti contagio una malinconia.
(Fabrizio Caramagna)

Spensierati, sorridenti, senza soldi e con un bagaglio leggero, quando si era giovani era più facile avvicinarsi all’inatteso.
(Fabrizio Caramagna)

Quelli che si avvicinano a te con distrazione vogliono soltanto specchiarsi nel proprio ego.
(Fabrizio Caramagna)

Il maschio narcisista ha un sesto senso per le persone sole, ed è il primo ad avvicinarsi, a nutrirle, a plagiarle.
(Fabrizio Caramagna)

Quell’illusorio, fragile e aleatorio “avvicinare le persone”. Le si avvicina per curiosità, noia, narcisismo, interesse, insoddisfazione. Ma quasi mai per comprenderle o aiutarle.
(Fabrizio Caramagna)

Le mele si sbucciano senza fretta e con attenzione, altrimenti con la buccia togli via anche il buono e lo sprechi. Così bisogna fare con certe persone. Avvicinarsi pian piano e fare in modo che tolgano a poco a poco le loro corazze.
(Fabrizio Caramagna)

Questa è l’epoca dell’effimero.
Ciò che un istante prima sembrava bello e inavvicinabile, all’improvviso diventa noioso e infastidisce.
(Fabrizio Caramagna)

Quanta varietà di paure, attese ed esitazioni, eppure dentro c’è la stessa intenzione, quella di avvicinarsi un po’.
(Fabrizio Caramagna)

Sempre più vicino all’allontanarsi.
Sempre più lontano dall’avvicinarsi.
Così opposti, non riuscivano a ritrovarsi.
(Fabrizio Caramagna)

Ciò che ci avvicina al male è che noi ne siamo sempre l’origine. Il bene non sembra sgorgare da noi. Ci attraversa e basta.
(Fabrizio Caramagna)

L’inverno si avvicina con il suo seguito e io sento il bisogno di parlare con un ortensia prima che sfiorisca.
(Fabrizio Caramagna)

La sospensione del tramonto. E nell’eccesso di luce la necessità di avvicinarsi al mondo. Di riconoscerne i contorni segreti finché si può.
(Fabrizio Caramagna)

Con passo leggero e con un vento forte che mi porta il mare nei polmoni, provo ad avvicinarmi al paradiso.
(Fabrizio Caramagna)

Il campo di papaveri dice di essersi innamorato di te.
E ogni volta che ti avvicini arrossisce di più.
(Fabrizio Caramagna)

Quando vedo certi colori in autunno, sento gli angeli che si avvicinano a noi, sento la superficie delle foglie morte scricchiolare sotto i loro piedi di luce.
(Fabrizio Caramagna)

C’è questo febbraio che si avvicina travestito da marzo, e le prime gemme sugli alberi sembrano quasi crederci.
(Fabrizio Caramagna)

Nella campagna di notte non è come in città. Le stelle si avvicinano al mondo e la loro luce più viva e brillante è come una dichiarazione d’amore agli alberi, ai campi coltivati e alle fattorie.
(Fabrizio Caramagna)

Sto sistemando la libreria non più in ordine alfabetico o di editore, ma avvicinando tra loro i libri che secondo me si amano segretamente.
(Fabrizio Caramagna)

Avvicinare le dita, perché la coccinella passi da una mano all’altra.
Quanti ponti invisibili costruiamo nell’universo, senza saperlo.
(Fabrizio Caramagna)

Quando allontani le tentazioni ti avvicini sempre di più alle frustrazioni.
(Fabrizio Caramagna)

La luna è curiosa e a volte si avvicina per vedere come dormono quelli che non abbassano le persiane e le tapparelle.
(Fabrizio Caramagna)

La prospettiva della cima che ti avvicina al rumore del cielo. E gli spazi così ampi da incrinare il respiro.
(Fabrizio Caramagna)

L’umorismo si avvicina al tragico senza mai caderci dentro. Ci fa ridere di situazioni che ci fanno soffrire.
(Fabrizio Caramagna)

Che strana la vita.
La felicità e la bellezza e l’amore sono sempre a un centimetro fuori dalla nostra portata.
E il premio è così distante che non basta salire su centinaia di podi.
E il sogno sta sempre così in alto che nessun’ala è in grado di avvicinarsi.
(Fabrizio Caramagna)

Lentamente il mio passato si avvicinò alle mie spalle
e poiché che la sua stretta si faceva sempre più forte
mi aggrappai al tuo braccio.
“Se vai nel futuro, portami con te”, ebbi solo la forza di dirti.
(Fabrizio Caramagna)

Ci si avvicina alla morte come ci si è avvicinati alla nascita. Senza saperlo. E’ stato un seme incosciente che è caduto in un ovulo, sarà un corpo incosciente che cadrà in terra senza rialzarsi più.
(Fabrizio Caramagna)

La fine si avvicina. E la temi. Ma perché?
Non ti accorgi che i nostri ricordi sono già morti un miliardo di milioni di volte,
nel corso del tempo?
(Fabrizio Caramagna)

Questa vita è solo un rumore di passi che si avvicinano a una finestra luminosa. Guardiamo il cielo e ogni volta cerchiamo le nostre ali perdute.
(Fabrizio Caramagna)

Se esiste l’antimateria, dovrà esistere anche “l’antispazio”, una particella che annulla la distanza tra due punti, avvicinandoli.
(Fabrizio Caramagna)

2 commenti su “Frasi e aforismi sull’avvicinarsi”

  1. Anna Maria Monacelli

    Meraviglioso come sempre, le frasi di Caramagna accompagnano sempre le mie giornate ed esprimono in maniera originale ogni sentimento. Fabrizio è una voce fuori dal coro.

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